Sui funerali di Pavarotti e su quelli dei poveri cristi
I “gerarchiotrochi”

di Paola D’Anna

Premetto che ogni qualvolta, da cristiana, qualunque essere umano si accosta a un sacramento non posso che provarne piacere mi chiedo sempre: perché la Chiesa si comporta SEMPRE applicando due pesi e due misure diverse a seconda con chi si trova davanti???”

Premetto ancora che non ho nulla contro Luciano Pavarotti, anzi lo stimo perché da essere umano, nella sua fortunata carriera, ha pensato a fare del bene ai nostri fratelli.

Ma mi indigna constatare che Pavarotti da divorziato e riconiugato, dunque, secondo la chiesa, non avrebbe dovuto avere camera ardente ed esequie in cattedrale a Modena, e non solo li ha avuti, ma anche con il rito officiato dal Vescovo e da uno stuolo di preti (circa 20)!!!

Ribadisco che non ho nulla in contrario in merito, anzi li meritava eccome, visto il tanto bene che ha profuso in tanti anni di carriera e non mi scandalizzo affatto per il fatto che egli fosse divorziato e risposato, ma la chiesa non dovrebbe mai comportarsi mostrando due pesi e due misure, soprattutto a beneficio dei potenti!!!

Se non sbaglio, proprio pochi giorni fa a una convivente non era stato concesso nemmeno il sacramento della penitenza!!!

E se non sbaglio ancora, non ricordo dove ho letto l’episodio, ma ricordo bene di aver letto che ad un uomo divorziato deceduto, un semplice uomo, fu tenuto debitamente lontano da una chiesa di Sulmona, su espressa richiesta del prete e ci fu un assordante silenzio-assenso da parte del vescovo.
Quest’uomo era stimato, ben voluto da tutto il paese, eppure la chiesa lo espulse!!!

Ci sono stati e ci sono ancora tanti altri casi di rigore praticati dalla chiesa, però, chissà perché soltanto nei confronti di chi non è un personaggio vip o non è potente!!!

Persino Papi sono stati accanto a leader e capi di Stato che di nefandezze (assassinii) ne hanno da trascinare nelle proprie coscienze!!!

Luciano Pavarotti sicuramente sarà già in Paradiso, dove l’amore del Padre accoglie chiunque abbia amato il prossimo, ma mi chiedo e vi chiedo: i “gerarchiotrochi” (nome coniato da me!) della chiesa, che a quanto pare non amano tutto il prossimo in maniera uguale, la vedranno la luce del Paradiso???

Paola D’Anna.



Lunedì, 10 settembre 2007