Editoriale
Tutta la verità, nient’altro che la verità

Don Gelmini antisemita sui preti pedofili


di Giovanni Sarubbi

Nel nostro forum è stato inserito un articolo del quotidiano "La repubblica" contenente una intervista a don Gelmini sulla vicenda che lo vede indagato per molestie sessuali nei confronti di alcuni ex appartenenti alla comunità di recupero per tossicodipendenti di cui don Gelmini è fondatore.
Saranno ovviamente i magistrati a valutare nel merito sia le accuse sia le sue tesi difensive. Ribadiamo la nostra richiesta di verità e di lasciare fuori la politica da questa vicenda. Don Gelmini è uno di quei personaggi pubblici della nostra collettività nazionale che meno di altri può avere paura di un processo fazioso. Non gli mancano nè i mezzi per difendersi in tribunale nè la possibilità di accedere ai mezzi di comunicazione di massa cosa che, in questa fase, è per esempio del tutto negata ai suoi accusatori.
Si parla di "gogna mediatica" a cui don Gelmini sarebbe sottoposto ma a noi sembra che gli unici ad essere finiti in tale gogna siano i suoi accusatori, descritti come il peggio possibile, rifiuti umani o poco più. Perchè a nessun giornale è venuto in mente di andare ad intervistarli, se non altro per par condicio?
Ma l’argomento su cui vogliamo riflettere è l’affermazione di don Gelmini relativa al problema pedofilia che ha dell’incredibile. Alla domanda del giornalista: "Visto quello che è successo negli Stati Uniti, secondo lei esiste un problema pedofilia nella Chiesa? ", don Gelmini ha risposto con: "È una montatura, hanno tirato fuori cose di 50 anni fa. Secondo me il Vaticano ha sbagliato a pagare gli indennizzi, quelle sono responsabilità personali. La verità è che, partendo dagli Stati Uniti, è in atto un’offensiva ebraico-radical chic che mira a screditare la chiesa cattolica".
Questa risposta ha dell’incredibile sia perchè non si possono definire una montatura circa cinquemila preti pedofili condannati negli USA(quasi il 10%dei preti USA), sia perchè non si tratta di questioni di 50 anni fa come tentiamo di documentare con dovizia di notizie sul nostro sito nella sezione dedicata ai preti pedofili.
Ma la cosa più incredibile è la frase sulla esistenza di "un’offensiva ebraico-radical chic che mira a screditare la chiesa cattolica".
Chi patteggia e paga, come ha fatto la chiesa cattolica USA, diversi miliardi di dollari di risarcimenti danni, per la felicità degli avvocati, fa un’ammissione di colpevolezza inequivoca. Cosa centrano gli ebrei e chi sarebbero i radical-chic che vorrebbero screditare la chiesa cattolica?
Quanto meno sono affermazioni che denotano un vero e proprio "delirio di onnipotenza", una supponenza di perfezione della organizzazione ecclesiastica di cui si fa parte che neppure alcun documento magisteriale della stessa chiesa cattolica ha mai dichiarato ex-cattedra. Una chiesa senza colpa e macchia esiste solo nella testa di don Gelmini che mette in mostra un preoccupante antisemitismo che con le accuse a lui rivolte centra come i cavoli a merenda. Giusto per sollevare un po’ di polvere e distrarre l’attenzione dalle accuse a lui rivolte.
Noi, lo ripetiamo, non siamo ne colpevolisti ne innocentisti. Chiediamo verità e giustizia e che nessuno si dichiari martire prima ancora di aver subito il martirio: ci sembra questo un modo di inquinare le prove e di sollevare polveroni che non giovano allo stesso don Gelmini che, lo ripetiamo, crediamo non abbia nulla da temere dalla magistratura. Attaccarla, come fa lui nell’intervista, parlando di "giudici mascalzoni" o di giudici anticlericali, è una operazione mediatica, questa si, del tutto sconsiderata che tende a delegittimare e ad intimidire la magistratura che, lo chiediamo con forza, deve essere lasciata libera di indagare con serenità, senza pressioni mediatiche o politiche di alcun tipo, affinchè venga a galla tutta la verità, nient’altro che la verità.



Domenica, 05 agosto 2007