Caro Benedetto XVI…*
IL NATALE DI BETLEMME NON E’ IL NATALE DI ‘ROMA’ … NE’ DI ‘EGITTO’!!!

di Federico La Sala

Non è da oggi che “il Natale subisce purtroppo una sorta di inquinamento commerciale, che rischia di alterarne l’autentico spirito", e non solo a causa della “società dei consumi”!!! Se è vero, come è vero, che "costruire il Presepe in casa può rivelarsi un modo semplice, ma efficace di presentare la fede per trasmetterla ai propri figli" e alle proprie figlie; e, ancora, se è vero, come è vero, che "il Presepe ci aiuta a contemplare il mistero dell’amore di Dio che si è rivelato nella povertà e nella semplicità della grotta di Betlemme”, e, che “San Francesco d’Assisi fu così preso dal mistero dell’Incarnazione che volle riproporlo a Greccio nel Presepe vivente, divenendo il tal modo iniziatore di una lunga tradizione popolare che ancor oggi conserva il suo valore per l’evangelizzazione", come mai la Chiesa (che pretende di essere universale - cattolica) continua e continua a negare a Giuseppe il riconoscimento di tutta la sua piena potestà (legale e spirituale) di sposo di Maria e padre di Gesù?! Che ce ne facciamo di un ‘presepe’ con un ‘padre’ de-potenziato dal punto di vista della Legge e dell’Amore?!  Non è questo forse l’inquinamento più grande e più pericoloso … della via, della verità, e della vita?! Che mai potrebbero dire oggi Maria e Gesù di fronte a questa bi-millenaria ostinazione  … di volontà di tutoraggio, di dominio, e di menzogna?! Perché il cuore della Chiesa cattolico-romana  è diventato come e più di quello del Faraone d’Egitto, duro come la pietra? Ma perché  … si è fondata proprio su questa pietra, e non sulla pietra viva!!! Dopo una “inutile strage”, al papa Benedetto XV, Luigi Pirandello ricordava e denunciava proprio questo, nella novella “Un goj” (cfr. www.ildialogo.org) pubblicata sul “Corriere della Sera” nel 1918…. Non dimentichiamolo!!!


Federico La Sala

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Monito del Papa in piazza San Pietro: "Bisogna difendere l’autentico spirito
della festività dall’aggressione commerciale". Ed esalta il presepe
Benedetto XVI sul Natale:
"La società dei consumi lo inquina"

(www.repubblica.it,  11 dicembre 2005 )


CITTA’ DEL VATICANO - Un nuovo atto d’accusa del Papa alla società dei consumi. Questa volta il tema è il Natale, e nel discorso per l’Angelus in piazza San Pietro Benedetto XVI ammonisce: "Nella società dei consumi il Natale subisce purtroppo una sorta di inquinamento commerciale, che rischia di alterarne l’autentico spirito".
Nei giorni in cui molti sono impegnati negli acquisti natalizi, ha proseguito il Papa, bisogna proteggere dalla distorsione della società dei consumi "l’autentico spirito" del Natale, "caratterizzato dal raccoglimento, dalla sobrietà, da una gioia non esteriore ma intima".

Poi un invito a ritovare il valore spirituale del Natale anche attraverso il presepe: "Costruire il Presepe in casa può rivelarsi un modo semplice, ma efficace di presentare la fede per trasmetterla ai propri figli".
"Il Presepe - ha quindi spiegato il Pontefice - ci aiuta a contemplare il mistero dell’amore di Dio che si è rivelato nella povertà e nella semplicità della grotta di Betlemme. San Francesco d’Assisi fu così preso dal mistero dell’Incarnazione che volle riproporlo a Greccio nel Presepe vivente, divenendo il tal modo iniziatore di una lunga tradizione popolare che ancor oggi conserva il suo valore per l’evangelizzazione".



Lunedì, 12 dicembre 2005