"Da poco sul corso e passato a volo un messo infernale" (Eugenio Montale, La primavera hitleriana, v. 8)
Sabato 9 giugno sara a Roma il presidente degli Stati Uniti dAmerica. Stringera mani, dispensera sorrisi, dira parole di circostanza, incontrera chi deve, forse visitera qualche monumento. Un esimio turista.
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Ma il presidente degli Stati Uniti dAmerica e anche - per suo e nostro disdoro - il capo della folle guerra mondiale contro lambiente di vita dellumanita, e quindi contro lumanita; e anche il capo del terrorismo internazionale, che terrorismo e morti semina e miete, che terroristi guida e suscita; e anche il potentissimo imperatore che sta trascinando nel baratro tutti. Non solo un esimio turista.
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E quindi giusto e necessario che sabato a Roma risuoni anche la voce di chi si oppone alla sua politica onnicida, di chi vuole difendere lumanita e la biosfera. E lunico mondo che abbiamo.
Ma questa protesta deve essere rigorosamente nonviolenta.
Deve essere limpidamente nonviolenta.
Deve essere intransigentemente nonviolenta.
La nonviolenza dei forti.
La nonviolenza di chi resiste e si oppone a tutte le uccisioni e le devastazioni.
La nonviolenza che ogni fascismo contrasta.
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Deve essere la protesta dellumanita contro la devastazione dellambiente, contro la guerra e il terrorismo, contro i fascismi comunque si travestano. Deve essere la protesta e la proposta di unumanita di persone libere ed eguali, che affermano la dignita di ogni essere umano, che si battono perche tutti i diritti umani siano riconosciuti a tutti gli esseri umani.
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Deve essere corale e dialogica una parola, fraterno e sororale un gesto di verita, deve essere la forza della verita, che Gandhi chiamava satyagraha. Deve essere la forza dellinnocenza che si oppone al male, quella forza dellamore, quel fronte della coscienza, quellinnocenza combattiva che Gandhi chiamava ahimsa.
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E non puo limitarsi a dire il ripudio degli orrori commessi da Bush, essa deve dire altresi il ripudio degli orrori commessi dai suoi complici tutti, e tra essi il governo italiano.
E svolgendosi a Roma deve porre obiettivi politici concretamente praticabili, e necessari, ed urgenti, qui e adesso: che lItalia cessi di partecipare alla guerra terrorista in Afghanistan; che lItalia cessi di ospitare armamenti atomici; che lItalia inizi subito il disarmo e la smilitarizzazione; che lItalia inizi subito a praticare lalternativa concreta ed efficace della difesa popolare nonviolenta e dei corpi civili di pace; che lItalia scelga la pace e la costruzione della pace nellunico modo possibile: con la scelta politica e giuriscostituente della nonviolenza; che lItalia realizzi il legato grande e irrevocabile scritto col sangue dei martiri della Resistenza ed inciso nellarticolo 11 della Costituzione.
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E questa protesta, questa proposta, deve collegarsi alla protesta e alla proposta nonviolenta delle donne e degli uomini degli infiniti sud del mondo in lotta per il diritto alla vita e alla dignita; deve collegarsi alla protesta e alla proposta nonviolenta dei veterani e dei familiari delle vittime che negli stessi Stati Uniti dAmerica si oppongono a Bush, alla guerra, ad ogni terrorismo, alla devastazione dellambiente e della vita.
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Solo la nonviolenza puo salvare lumanita. Tratto da Notizie minime de La nonviolenza è in cammino
proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it
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Numero 113 del 7 giugno 2007
Venerd́, 08 giugno 2007
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