Shoah
Italiani brava gente? Neppure per sogno!

Un appello di un gruppo di storici italiani


All’appello “NESSUNO ESCLUSO. RENDIAMO VISIBILE L’INVISIBILE” – cui ho aderito- unisco quello che segue:
Augusta De Piero - Udine


APPELLO
A Gerusalemme nel museo di Yad Vashem compare un pannello dedicato all’estensione delle misure antisemite tra gli alleati della Germania nazista. Il passo dedicato all’Italia attualmente suona così: «in Italy racial laws were decreed, but owing to traditional tolerance, were only applied loosely». Gli storici italiani che sottoscrivono questo appello credono che tale formulazione non rispecchi l’avanzamento delle conoscenze in materia e risulti fortemente sottostimato rispetto a quanto oggi sappiamo. In Libia nel 1930-1933, in Etiopia nel 1935-1941, nelle regioni balcaniche occupate durante la seconda guerra mondiale nel 1940-1943, le forze armate italiane agli ordini del governo fascista si resero colpevoli di misure di deportazione, concentramento e persecuzione ai danni delle popolazioni civili. Il 40% degli ebrei italiani deportati verso i lager nazisti venne arrestato soltanto da militi della repubblica fascista di Salò, senza neppure la collaborazione dei tedeschi. È necessario che questi dati di fatto, ormai largamente documentati, entrino a far parte della memoria pubblica internazionale riequilibrando vecchi e superficiali luoghi comuni sulla «traditional tolerance» e sugli «italiani brava gente». Se il museo di Yad Vashem accettasse questa proposta di integrazione darebbe un importante segnale in questa direzione, confermando il proprio ruolo di fondamentale punto di riferimento mondiale per lo studio della Shoah.

Marcello Flores, Università di Siena
Giovanni Gozzini, Università di Siena
Nicola Labanca, Università di Siena
Brunello Mantelli, Università di Torino
Mariuccia Salvati, Università di Bologna

Chi fosse d’accordo è pregato di sottoscrivere comunicandolo a: Giovanni Gozzini (gozzini@unisi.it) oppure Brunello Mantelli (brunello.mantelli@unito.it) e di far circolare il più possibile questo testo. BM



Mercoledì, 23 gennaio 2008