Verso l’8 Marzo

di Aldo Antonelli

"Non capisci chi sei tu, Eva?
La maledizione che Dio ha pronunciato sul tuo sesso
grava ancora sul mondo.
Colpevole, ne devi scontare le conseguenze.
Sei la porta del diavolo,
hai dissacrato l’albero fatale,
hai tradito per prima la legge di Dio,
hai sussurrato lusinghe all’uomo
contro cui il diavolo
non sarebbe riuscito a prevalere con la forza.
L’immagine di Dio l’uomo Adamo,
l’hai infranta tu,
è stato un gioco da ragazzi.
Avresti meritato la morte,
ma è stato il Figlio di Dio a dover morire!"


Questo rosario di bestemmie lo ha recitato Tertulliano. Tertulliano nacque a Cartagine verso la metà del II secolo (verso il 160) da genitori pagani e compì gli studi di retorica e diritto.Dopo aver esercitato la professione di avvocato dapprima in Africa e in seguito a Roma, ritornò Cartagine e probabilmente verso il 195 si convertì al cristianesimo. Presi gli ordini sacerdotali, adottò posizioni religiose molto intransigenti e nel 213 aderì alla setta religiosa dei Montanisti, nota appunto per la sua intransigenza e il suo fanatismo...!

Fa pensare come già fin dagli inizi, nella chiesa, attecchisca la malapianta dell’intransigenza, della fobia antifemminista, del disprezzo della donna in quanto donna e di un impianto esegetico e teologico rozzamente maschilista. Parte da lontano questo fiume di veleni che intossica la sorgente da cui nasce e imputridisce tutti i mondi che attraversa. Un tradizione antica, meglio, vecchia, che ancora resta ben radicata nell’ombra delle curie e dei campanili.

Fa pensare.

Ma fa pensare anche com sia stato possibile che un messaggio nato come " Proclama di Liberazione" sia stato piegato a supporto di tanta vergogna.

Mi vergogno.

E chiedo perdono a tutte le donne.

Aldo



Venerd́, 07 marzo 2008