"Secondo un vecchio pregiudizio le donne parlano troppo. Ma sarà davvero un danno? Anche le ricerche scientifiche sostengono che le donne riescono meglio nellespressione verbale e gli uomini nellespressione fisica. E allora non sarà meglio che le donne risolvano i conflitti con il dialogo e che si tolga agli uomini il vizio della violenza?" (Aung San Suu Kyi - premio Nobel per la pace, birmana). Sarebbe bello, ma non è così semplice. Ci sono parole che sono dettate dalla volontà di dominio, come sono quelle dei politici e degli economisti, dei militari e dei "missionari"; di certi, almeno...! Ma sono parole di dominio anche il "ti amo" dello stupratore e il "ti voglio bene" del dongiovanni. Artefici tutti, rigorosamente, al maschile! Sono armi. Armi di distruzione e di distrazione. Ci sono invece parole che trasmettono lansia di comunione..., ma sono parole rare che noi uomini siamo ormai incapaci a pronunciare e che affidiamo, insolentemente, ai nostri marchingegni elettronici, come ai registratori di cassa o ai caselli autostradali..... Saranno capaci le donne a restituire questa capacità fabulatoria alla maschia impotente prepotenza? Un abbraccio Aldo
Sabato, 08 marzo 2008
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