Maria Giuseppe e Gesù: storie precarie di un dicembre
di Doriana Goracci
A volte mi chiedo che fine ha fatto Maria. Tra pochi giorni un uomo la ricorderà al mondo per la sua verginità, benchè madre. Non ho idea quali rapporti intercorressero tra lei e Giuseppe, il marito. Anche di questultimo si persero da subito le tracce. Era una famiglia di cui non rimase scritto niente, ma se ne parlò molto, dellorigine e della sua fine, della loro esistenza difficile e precaria, come tutte le povere famiglie di ogni tempo.Dicono siano rimaste le impronte, non digitali, del figlio, del volto di un giovane uomo semita, ucciso come fosse un ladrone su una croce. A sentire tutte le storie sul conto di Maria, sembra che lei fosse una grande parlatrice, una donna chiacchierata e chiacchierona, con tutto quellagitarsi di angeli e marito, senza che lei avesse a godere se non della sua immacolata concezione. Ma torniamo al loro migrare: Maria e Giuseppe fuggirono dalla persecuzione, quella che segnò una nascita come fatto degno solo di morte. Malgrado nomadi, come molti nuclei famigliari di allora, riuscirono a campare, a darsi un tetto e del cibo e a veder crescere un bambino, a quanto pare, prodigio. Sembrava chiacchierare bene il bimbo, e troppo da grande, per i signori di allora. Era diventato un predicatore come tanti in quei tempi e si fece un gruppo di amici e molti nemici per le sue parole e i fatti che seguirono alle stesse. Doriana Goracci http://reset.netsonsLuned́, 03 dicembre 2007 |