Maria Giuseppe e Gesù: storie precarie di un dicembre

di Doriana Goracci

A volte mi chiedo che fine ha fatto Maria. Tra pochi giorni un uomo la ricorderà al mondo per la sua verginità, benchè madre. Non ho idea quali rapporti intercorressero tra lei e Giuseppe, il marito. Anche di quest’ultimo si persero da subito le tracce. Era una famiglia di cui non rimase scritto niente, ma se ne parlò molto, dell’origine e della sua fine, della loro esistenza difficile e precaria, come tutte le povere famiglie di ogni tempo.Dicono siano rimaste le impronte, non digitali, del figlio, del volto di un giovane uomo semita, ucciso come fosse un ladrone su una croce. A sentire tutte le storie sul conto di Maria, sembra che lei fosse una grande parlatrice, una donna chiacchierata e chiacchierona, con tutto quell’agitarsi di angeli e marito, senza che lei avesse a godere se non della sua immacolata concezione. Ma torniamo al loro migrare: Maria e Giuseppe fuggirono dalla persecuzione, quella che segnò una nascita come fatto degno solo di morte. Malgrado nomadi, come molti nuclei famigliari di allora, riuscirono a campare, a darsi un tetto e del cibo e a veder crescere un bambino, a quanto pare, prodigio. Sembrava chiacchierare bene il bimbo, e troppo da grande, per i signori di allora. Era diventato un predicatore come tanti in quei tempi e si fece un gruppo di amici e molti nemici per le sue parole e i fatti che seguirono alle stesse.

Ma mi sto perdendo, invece ritorno a Maria, perchè vorrei tanto capire se anche lei ruppe il silenzio e la convenzione, come fece l’altra Maria, che invase con la sua presenza il tempo e lo spazio maschile di Gesù e dei suoi giovani amici.Chissà se Maria accettò di tacere per far parlare quel suo eccentrico unico figlio che poi alcuni vollero vederlo trino, magari in cambio della stessa vita, in un altro paese in un altro luogo che non fosse la Palestina.

Nel mio immaginario, malgrado di questa famiglia precaria se ne sia molto parlato, rimane la cronaca di una donna in fuga, forte e giovane che crede e spera in un mondo giusto e possibile e poi infine di una donna più anziana che uscì dal silenzio con il suo dolore, che parlò al figlio mentre moriva. Chissà se anche lei invocò la madre alla fine, come fece Gesù anche se alcuni dicono altro, chissà come sarebbe oggi Maria, chissà che fine ha fatto la nomade Maria...

Il Leviatano se la ride, come sempre.


Doriana Goracci

http://reset.netsons.org/modules/news/article.php?storyid=1214

Luned́, 03 dicembre 2007