Taglio dei fondi contro la violenza sulle donne
Ora si dovrebbe evangelicamente gridare dai tetti
di normanna albertini
In Italia noi donne sappiamo che essere donna è pericoloso. Anche lavorare è pericoloso: muiono ogni giorno due operai, più o meno, le chiamano morti bianche, ma essere donna è pericoloso a priori, senza che intervengano cause esterne: ogni giorno se ne ammazza una solo perchè è donna, moglie, fidanzata, sorella, figlia. Ammazzate, magari dopo incubi di violenza infinita. Eppure non è un’emergenza e si ha il coraggio di tagliare i fondi stanziati per arginare questo orrore quotidiano. Con il plauso di Sua Santità, che è così felice di questo nuovo clima politico e di questa nuova Italia! Certo, qui da noi mica ammazzano un prete o un cardinale al giorno, mica ne muoiono due ogni giorno sul lavoro… Che importa se i centri antiviolenza scoppiano, se i servizi sociali non sanno più come fare per collocare le vittime di minacce e violenze e i loro eventuali bambini. Per certi uomini, di donne ce ne sono abbastanza in giro, 70mila sulle strade, schiave a disposizione di tutti, e altre schiave (straniere) nelle case, pagate quattro soldi per sopperire all’inefficienza del welfare italiano. Viviamo un momento di estremo pericolo, siamo alla frutta, anzi: al torsolo. Ora si dovrebbe evangelicamente gridare dai tetti. Venerdì, 30 maggio 2008 |