Taglio dei fondi contro la violenza sulle donne
Ora si dovrebbe evangelicamente gridare dai tetti

di normanna albertini

In Italia noi donne sappiamo che essere donna è pericoloso. Anche lavorare è pericoloso: muiono ogni giorno due operai, più o meno, le chiamano morti bianche, ma essere donna è pericoloso a priori, senza che intervengano cause esterne: ogni giorno se ne ammazza una solo perchè è donna, moglie, fidanzata, sorella, figlia. Ammazzate, magari dopo incubi di violenza infinita. Eppure non è un’emergenza e si ha il coraggio di tagliare i fondi stanziati per arginare questo orrore quotidiano. Con il plauso di Sua Santità, che è così felice di questo nuovo clima politico e di questa nuova Italia! Certo, qui da noi mica ammazzano un prete o un cardinale al giorno, mica ne muoiono due ogni giorno sul lavoro… Che importa se i centri antiviolenza scoppiano, se i servizi sociali non sanno più come fare per collocare le vittime di minacce e violenze e i loro eventuali bambini. Per certi uomini, di donne ce ne sono abbastanza in giro, 70mila sulle strade, schiave a disposizione di tutti, e altre schiave (straniere) nelle case, pagate quattro soldi per sopperire all’inefficienza del welfare italiano. Viviamo un momento di estremo pericolo, siamo alla frutta, anzi: al torsolo. Ora si dovrebbe evangelicamente gridare dai tetti.

Da Repubblica di oggi:

I fondi contro la violenza contro le donne. Spazzati via venti milioni. Non che siano tantissimi ma certo erano moltissimo per gli oltre cento centri antiviolenza che in Italia si occupano di dare protezione e un tetto a donne sole, ragazze-madri maltrattante, per lo più straniere, con bambini piccoli. Storie di senza nome, poco performanti da un punto di vista mediatico, e però passa anche da questi Centri antiviolenza il livello di civiltà di un paese. "Il primo atto del governo contro la violenza sulle donne? Un bel taglio al Fondo istituito dalla Finanziaria 2008 con 20 milioni di euro per il sostegno alle vittime e la prevenzione" denuncia Vittoria Franco, ministro ombra del pd per le Pari Opportunità che chiama in causa il ministro Mara Carfagna: "Cosa intende fare il neo ministro? Se n’è accorta?". Il ministro potrà riflettere su cifre e dati. I numeri dicono che in Italia ci sono 14 milioni di donne vittime di violenza di cui ben tre milioni tra le mura domestiche, drammi vissuti nel silenzio e nell’indifferenza. Una risposta, un segnale di aiuto e di una possibile via di fuga, è arrivato in questo anni soprattutto dai Centri anti violenza. Che ora restano senza fondi. Che fare? Vittoria Franco ha già presentato un’interrogazione al governo.



Venerdì, 30 maggio 2008