8 MARZO
Senza le donne non c’è futuro

di Fausto Marinetti

Quando i maschi si renderanno conto che senza la donna non c’è futuro per l’umanità? Non è lei che porta in grembo e nel cuore l’Uomo? L’ONU dichiara che in nessun paese del mondo si è raggiunta l’uguaglianza tra l’uomo e la donna. La parità è ancora un sogno. In certi paesi arabi non può guidare né votare; Nascere donna in India e in Cina è una sciagura per la famiglia, una tragedia per la neonata.
200 milioni di donne sono vittime di violenza, per lo più, domestica. Donne asiatiche sono sequestrate e obbligate a "consolare" i soldati americani in Iraq e in Afganistan, prima di uccidere o di essere uccisi. Nel sud del mondo è la donna che mantiene la famiglia, che si impegna nei movimenti popolari.
Visto che la moratoria va di moda, perché non farne una specialissima per la festa della donna? Con una proposta all’ONU: siccome hanno sempre comandato gli uomini e non hanno fatto altro che disastri su tutti i fronti, perché non passare il "comando" alle donne? Siano loro a comandare eserciti, imprese, organizzazioni internazionali, dalla Banca mondiale al WTO, dall’FMI all’ONU. Perché non provare, almeno?
Tranne qualche eccezione, da sempre i governanti sono maschi. E, peggio di così, il mondo non è mai andato. Allora, d’ora in avanti vediamo che cosa sanno fare le donne. Pare che solo la Tachter ha dichiarato guerra alle Malvinas e tutte le altre guerre sono state pianificate da uomini. Perché non affidare gli eserciti alle donne/madri con compiti esclusivamente civili? La donna avrà il coraggio di uccidere l’uomo, quello stesso che ha portato nel ventre per nove mesi, che ha allattato, ecc.?
E le religioni? E i loro dirigenti? Non avevano preso il sacro impegno di difendere la "VITA", dichiarandosi "padri di tutti"? Che cosa hanno combinato? Per duemila anni i preti maschi hanno rovinato la chiesa di Cristo, riducendola ad una dottrina astratta, ad una morale da convento, ad un cultualismo insulso, per non parlare delle altre "piaghe"... E allora? Allora siano ordinate prete solo le donne. Vediamo se loro, che sono madri, riescono a ri-partorire la Chiesa come era nata nel cuore di Cristo. Non solo: e se fossero donne anche tutti gli iman/pastori/responsabili delle altre religioni? Chissà, forse loro potrebbero aiutare gli uomini a capire che c’è un vincolo umano che ci unisce prima di ogni religione? L’uomo/donna non è già un tempio in se stesso, prima d’ogni denominazione, dove Dio prega e incensa i suoi figli?



Mercoledì, 05 marzo 2008