L’editoriale del direttore del Tg2, edizione delle ore 13.00, che non sentiremo mai

di Maria G. Di Rienzo

(Modellato sul vero editoriale di Mauro Mazza, Tg2, 19.9.2004, ore 13.00, che potete leggere in calce, se vi interessa)


Ringraziamo Maria G. Di Rienzo[per contatti: sheela59@libero.it]per questo suo intervento.


Direttore, al termine di un filmato: “Li abbiamo sentiti anche adesso, vanno avanti a colpi di insulti, di accuse pesantissime, di male parole. E’ il fenomeno del patriarcato, non a caso fissatosi culturalmente con l’assoluzione piena per l’omicidio di una donna e quello, simbolico, della madre, come testimoniano le parole di Apollo ne L’Orestiade: “ Non è lo stesso uccidere un uomo eletto al potere sulla città, nel nome di Dio, e una donna. (...) Quello che si dice figlio, a concepirlo non è una madre: lei è solo la nutrice di un seme. Lo concepisce il maschio: e lei, indifferente, ne custodisce il germe (...)”
Questa concezione ha avuto più destinatarie, differenti destinazioni, sedimentazioni nelle scienze e nelle religioni umani. Molti parlano della fine del patriarcato, forse anche per provare ad esorcizzare il pericolo. Ma cosa accadrebbe se un giorno all’improvviso un pazzo, uno squilibrato, ascoltasse le innumerevoli accuse formulate contro le donne, e all’improvviso, un brutto mattino, ne lapidasse una, diciamo per immoralità? O ne bruciasse una sul rogo come strega? O stuprasse la figlioletta semplicemente perché non vi sono altre donne in casa e lui ha bisogno di soddisfarsi? O bruciasse la casa dell’ex fidanzata che lo ha lasciato, picchiasse sistematicamente la moglie, violentasse per punizione una donna che non lo desidererà mai perché lesbica?
Una volta in Italia c’erano i cosiddetti “cattivi maestri”, che additavano come nemica una femminista, una suffragista, una pacifista, o una figlia troppo indipendente, o una moglie non abbastanza sottomessa, e accadeva, purtroppo, che qualche pazzo o meno andasse, premesse il grilletto e qualche volta uccidesse. Oggi, nel 3.027, non abbiamo più, per fortuna, maestri ne’ cattivi ne’ buoni. Abbiamo qualche nostalgico del 2007, evidentemente, di ciò che fu quell’anno lontano per il nostro paese, in cui donne si incatenavano davanti al tribunale della loro città per chiedere la fine delle vessazioni dell’ex fidanzato; o venivano stuprate dall’ex, dai tre fratelli di lui e da un suo amico, per castigo; e in cui durante un processo per violenza carnale si presentava la claque degli amici dei violentatori per applaudirli. La Storia, si dice, una volta tragica, quando concede repliche diventa una farsa. Ma cosa accadrebbe se ci fosse un percorso inverso, dalla farsa alla tragedia? Cosa accadrebbe se un mattino, un brutto mattino, qualcuno, ascoltati quegli insulti, quelle volgarità e bestemmie contro l’umanità delle donne, premesse un grilletto all’improvviso?”
Tg2, 19 settembre 2007, edizione delle ore 13.00. Editoriale del direttore del Tg2 Mauro Mazza.
Testo:
“Lo abbiamo sentito anche adesso, va avanti a colpi di insulti, di accuse pesantissime, di male parole. E’ il fenomeno Beppe Grillo, non a caso nato con un colossale ’vaffa’ indirizzato con più destinazioni, con più destinatari. Molti hanno parlato di neoqualunquismo, forse anche per provare a esorcizzare il pericolo.
Ma cosa accadrebbe se un giorno all’improvviso, un pazzo, uno squilibrato, ascoltate quelle accuse contro Tizio o Caio all’improvviso, un brutto mattino premesse il grilletto? Una volta in Italia c’erano i cosiddetti ’cattivi maestri’ che additavano come nemico un commissario di Polizia, un giornalista, un magistrato e accadeva, purtroppo, che qualcuno pazzo o meno andasse, premesse il grilletto e qualche volta uccidesse. Oggi non abbiamo più, per fortuna, maestri cattivi né buoni.
Abbiamo qualche apprendista stregone, evidentemente. La Storia - si dice - una volta tragica quando concede repliche diventa una farsa. Ma cosa accadrebbe se ci fosse un percorso inverso, dalla farsa alla tragedia?
Cosa accadrebbe se un mattino, un brutto mattino, qualcuno, ascoltati quegli insulti, quelle male parole contro Tizio o contro Caio, premesse un grilletto all’improvviso?”
Se questo è il servizio pubblico, voi che avete la tv (io ne faccio a meno da vent’anni), cos’aspettate a chiedere i soldi indietro?



Giovedì, 20 settembre 2007