Bambine

di Maria G. Di Rienzo

[Ringraziamo Maria G. Di Rienzo (per contatti: sheela59@libero.it) per questo intervento.]


Allegria. Presto arrivera’ anche da noi. Lo ha prodotto il "gigante" dei supermercati Tesco e in Gran Bretagna costa solo quattro sterline. Si tratta di un reggiseno imbottito per bambine a partire dai sette anni. Avete letto bene, ma lo riscrivo: bambine di sette anni. Alcuni stilisti lo hanno definito "salace" poiche’ ha uno scollo basso fatto per mostrare "la pelle del seno". Un portavoce della Tesco ha difeso il prodotto asserendo che praticamente lo hanno fatto per il bene delle bambine: "che sono molto sensibili al loro aspetto, a quell’eta’".

Consola, nevvero, tanta comprensione. Potrebbero compiere un passo in piu’ e distribuire i loro regginiente gratis, poiche’ io sono certissima che le bimbe sono sensibili, ma sono altrettanto certa che a sette anni non hanno seni di cui occuparsi, non ancora. E che dovrebbero spendere le quattro steriline, o l’equivalente in euro, in caramelle e pastelli, se non in libri come facevo io alla loro eta’.

La pressione sociale operata sulle piccole affinche’ appaiano "adulte", e adulte significa appetibili sessualmente per gli uomini, non laureate o autonome tanto per dire, sta diventando insopportabile. Ad eta’ sempre piu’ basse le bambine si giudicano, e giudicano le altre bambine, basandosi sulle apparenze. La maggior parte dei giocattoli, e cartoni animati e programmi e libri per l’infanzia, a loro disposizione, le stanno spingendo pesantemente sulla strada della "principessa rosa" (fata, ballerina, modella), i cui scopi nella vita sono sognare, attendere e infine compiacere il "principe azzurro". Per il quale sono disponibili solo gli attrezzi del supereroe macho (guerriero, cowboy, pilota, mostriciattolo corazzato).

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Comincia qui, lo sapete. E sapete anche cosa diventa dopo. Diventa salari ineguali per le donne a parita’ di mansioni. Diventa il non trovare piu’ la tua scrivania quando torni dalla maternita’. Diventa il misero 24% dei seggi parlamentari europei occupati da donne (con la felice eccezione della Spagna) e il 90% maschile dei consigli d’amministrazione di tutta Europa. Diventa traffico di donne e bambine, violenza sessuale, prostituzione forzata. Diventa la proposta di un modello, per femmine e maschi, impossibile da raggiungere ai piu’, e quindi generatore di frustrazione, insicurezza, infelicita’, rabbia. Dovremmo cominciare a rigettarlo, se abbiamo a cuore i nostri bambini e le nostre bambine, se davvero speriamo e vogliamo il meglio per loro.

Le pesanti penalita’ poste sull’essere donna in termini economici tiene le donne "al loro posto", e cosi’ fanno il mutarne i corpi in pezzi di ricambio da consumo sessuale, il trasformare le bambine in donne con i reggiseni imbottiti, e incitare le adulte a buttare la loro vita nell’inutile tentativo di restare "ragazzine attraenti" con trucco, giarrettiere e chirurgia plastica. Inevitabilmente, cio’ contribuisce a deprivarle di quel rispetto che meritano come esseri umani, e rende molto piu’ semplice aggredire una bambina in pieno giorno nella metropolitana e tentare di stuprarla, perche’ di quella bambina e a quella bambina si continua a dire che non serve a nient’altro.

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Io trovo molto interessante la stampa estera, soprattutto quando scrive dell’Italia. E’ sempre utile considerare come gli altri ti vedono dal di fuori. Per cui vi regalo in finale questo commento britannico sulla televisione nostrana: "E’ impossibile guardare la tv in Italia e farsi l’idea che nel paese ci siano donne intelligenti".

Tratto da
Notizie minime de
La nonviolenza è in cammino


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Numero 430 del 19 aprile 2008



Sabato, 19 aprile 2008