LEuropa viene sempre più a confrontarsi con le problematiche che segnano larea mediterranea in modo particolare: il Mediterraneo costituisce una linea di confine e di frattura ma anche di incontro tra culture orientali, slave e occidentali, tra le religioni ebraica, cristiana e islamica, tra diversi popoli, tra aree della ricchezza e mondi della povertà. Sul Mediterraneo si affacciano i paesi dellEuropa del Sud, i Balcani, la Turchia, i paesi dellAfrica del Nord, il Medio Oriente segnato dal conflitto israelo-palestinese. Il Mediterraneo ha visto negli ultimi anni lo sviluppo della seconda Intifada, la guerra di Israele contro gli Hezbollah del Libano, la costruzione del muro da parte di Israele nei territori palestinesi occupati, lo sviluppo del terrorismo in vari paesi della sponda sud, la divisione dei palestinesi e la tragedia di Gaza. È il luogo di passaggio delle migrazioni da Est e da Sud verso lEuropa ed è unarea in cui si evidenzia con più forza la disuguaglianza economica e di opportunità sociali che divide il Nord e il Sud del mondo, in particolare i paesi dellAfrica, segnati dalla fame e dalla guerra. La questione ancora aperta del possibile ingresso, per ora bloccato, della Turchia nella Unione Europea pone in rilievo i problemi culturali, religiosi e sociali ma anche le sfide per una convivenza pacifica in questarea del mondo. La sfida di un rapporto di collaborazione e di sviluppo tra i paesi che si affacciano sul Mediterraneo, progetto perseguito dalla Unione Europea, passa attraverso la costruzione di percorsi di pace e di riconciliazione. A partire da queste sfide, il Centro Espaces Giorgio La Pira di Pistoia, con fr. Claudio Monge, referente Espaces per la Provincia san Domenico e con i promotori di Giustizia e pace dei domenicani italiani (fr. Domenico Cremona, fr. Aldo Tarquini, fr. Giovanni Calcara), ha organizzato ed animato dal 30 giugno al 6 luglio 2008, una settimana di studi a Pozzallo, città della Sicilia sud-orientale. La scelta della città di Pozzallo come luogo di incontro è dovuta alla sua importanza non solo geografica ma simbolica, in quanto città natale di Giorgio La Pira. Sindaco di Firenze e ideatore dei Colloqui mediterranei, egli ebbe profonde intuizioni proprio sulla vocazione storica dello spazio del Mediterraneo come spazio di pace e grande lago di Tiberiade allargato in cui sono chiamate a incontrarsi grandi civiltà teologali, che hanno nellesperienza e nel cammino di Abramo la loro comune radice
La settimana prevedeva lelaborazione di una riflessione condivisa a partire dalla lettura della realtà socio-politica in rapporto al Vangelo e dal contatto con lesperienza di chi lavora in un contesto di immigrazione e di dialogo interculturale ed è stata condotta con la partecipazione attiva di tutti i partecipanti secondo un metodo interdisciplinare arricchito dallapporto della ricerca intellettuale di ciascuno. Liniziativa ha visto inoltre la collaborazione e la partecipazione della Chiesa locale, diocesana come anche delle istituzioni amministrative locali. Come frati dellOrdine dei predicatori eravamo e restiamo convinti che uno dei modi di vivere oggi la compassione per lumanità sia il farsi carico delle domande del nostro tempo, soprattutto nellorizzonte della pace, favorendo una conoscenza il più possibile diretta dei problemi e dei movimenti in atto. Lesito dei lavori può essere riassunto in quattro orientamenti che costituiscono un invito ed un impegno nelle sfide che il Mediterraneo oggi pone:
1. promuovere lattenzione al Mediterraneo come luogo centrale e laboratorio privilegiato per la costruzione di una pace basata sullincontro e sulla conoscenza tra popoli e culture differenti;
2. In un tempo caratterizzato da profonde contrapposizioni, da paure, da pregiudizi razziali, diventa urgente esprimere una solidarietà, fatta di gesti concreti, con le vittime dellingiustizia e della povertà e manifestare in progetti ed azioni di sensibilizzazione la nostra solidarietà con i più emarginati e le vittime dellingiustizia e delliniqua divisione ed utilizzo dei beni che sono la causa dei flussi migratori;
3. ricercare nuove possibilità ed occasioni di dialogo (religioso, sociale, politico) e di incontro a partire dal quotidiano come via della pace vissuta alla luce del Cristo umile;
4. elaborare un approfondimento teologico che si ponga in ascolto del grido dei poveri e sia un contributo al dialogo tra culture, tra cristiani ebrei e musulmani e alle sfide di solidarietà e accoglienza che il Mediterraneo oggi pone
fr. Daniele Aucone op, Pistoia-Parigi fr. Vincenzo Avvinti op, Catania- Il Cairo fr. Giovani Calcara op, Catania promotore Giustizia e pace provincia san Tommaso fr. Vincenzo Caprara op, Fiesole Centro Espaces Giorgio La Pira fr. Alessandro Cortesi op, Pistoia Centro Espaces Giorgio La Pira fr. Domenico Cremona op, Agognate (No), promotore Giustizia e pace provincia san Domenico fr. Claudio Monge op, Istanbul, referente Espaces provincia san Domenico Salvatore Scaglia op, Palermo, priore fraternita laica domenicana Palermo fr. Alberto Simoni op, Pistoia, Centro Espaces Giorgio La Pira fr. Aldo Tarquini op, Fiesole, promotore Giustizia e pace provincia romana di santa Caterina
Pozzallo, 6 luglio 2008
Giovedì, 21 agosto 2008
|