Dialogo
Conclusa a Madrid la conferenza sul dialogo della Lega musulmana mondiale

di Agenzia NEV del 23-7-2008

Presente anche una delegazione del Consiglio ecumenico delle chiese


Roma (NEV), 23 luglio 2008 - “Il dialogo è uno degli elementi essenziali della vita”. È quanto si afferma nel documento finale della Conferenza mondiale sul dialogo tenutasi a Madrid dal 16 al 18 luglio scorso, per iniziativa della Lega musulmana mondiale e su convocazione del re dell’Arabia Saudita Abdullah Ibn Abdul Aziz Al-Saud. “Il dialogo - prosegue il documento - è uno dei più importanti mezzi di conoscenza reciproca, di cooperazione, di scambio e coesistenza pacifica tra le nazioni”. Per questo, esso deve continuare ad ogni livello tra religioni, civiltà e culture.
All’incontro hanno partecipato, oltre a esponenti del mondo islamico, numerosi rappresentanti di altre fedi. A nome del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) erano presenti il metropolita Emmanuel di Francia, e il patriarca Abune Paulos della chiesa ortodossa etiope. “Sebbene le nostre differenze non possano essere negate - ha detto Emmanuel nel suo intervento alla Conferenza - non possiamo nemmeno negare il nostro bisogno di allearci e di lavorare insieme per far uscire il mondo dagli abissi dell’intolleranza e del nazionalismo”.
Secondo il pastore Shanta Premawardhana, direttore del Dipartimento per il dialogo interreligioso del CEC, anch’egli presente alla Conferenza, l’incontro di Madrid può definirsi “un evento storico. Non solo perché è stato convocato da esponenti musulmani, ma anche perché, oltre a cristiani ed ebrei, tra gli invitati erano presenti induisti, buddisti e sikh, le cui comunità non sono considerate dai musulmani più conservatori delle vere e proprie religioni”. Sul fatto che l’incontro fosse convocato dal re dell’Arabia Saudita, Premawardhana ha commentato: “Ogni volta che un leader politico convoca una conferenza come questa, è bene che i rappresentanti religiosi siano prudenti per non avallare dei progetti politici. Tuttavia, il fatto che così tanti religiosi abbiano risposto all’invito del re saudita è un elmento positivo che non deve essere sottovalutato”.



Mercoledì, 30 luglio 2008