PEDAGOGIA TRA SOCIALE E TERRITORIO.
di LAURA TUSSI
R. FRANCHINI. COSTRUIRE LA COMUNITA CHE CURA, F. ANGELI 2007.
I luoghi delleducazione sono sempre più le istituzioni, le aziende, le associazioni, le istituzioni e gli enti del tempo libero, mentre la scuola non è più matrice di agenzie formative. Il Long Life Education e lextrascolastico convivono in una relazione transattiva di istruzione, educazione e formazione. Pertanto sussistono due semiosi, il territorio e il sociale, nel cui ambito si assiste allimpellente disagio della famiglia, del nucleo famigliare, quale ambiente socioaffettivo dove la socializzazione primaria attribuisce allindividuo stabilità emotiva e sicurezza relazionale. Si vive la crisi dellistituzione famiglia in uneclissi valoriale nel degrado dei contesti urbani, dove pullulano interventi di affido e gestioni educative e famigliari, nonché adozioni. Limperativo della deistituzionalizzazione per le persone in condizioni di disagio suscita la cultura della domiciliarità e dellintegrazione, che invalida listituzione resa più flessibile e aperta ai contesti territoriali. Negli anni 70 si assiste allo sviluppo degli aiuti domiciliari, nella cornice del welfare con connotati assistenziali e positivistici e che contiene incertezze professionali e di aiuto alla persona. Nellazione di aiuto alla persona in disagio subentra la relazione educativa, per cui in assenza di una razionalità pedagogica i servizi declinano in assistenzialismo e sanitarismo. Lassistenzialismo comporta lo sbilanciamento dellazione di assistenza, per cui lassistente risulta al centro dellazione daiuto, nellatto di soccorrere il disagio invece, lassistenzialismo lo amplia, relegando il disagiato nel ruolo di impotente ed elemosinato. Con lassistenzialismo laiuto perde il connotato relazionale della reciprocità per unevidente asimmetria. Lassistenzialismo si traduce in istituzionalismo con processi di separazione dal contesto ambiente, di spogliazione della personalità, di ritualismo nella comunicazione interpersonale. Il sanitarismo rappresenta un altro aspetto dei servizi alla persona. Il pedagogista è un professionista che salvaguarda lunità di senso, la mission dellistituzione e del servizio. Leducatore professionale è un operatore educativo che utilizza la relazione educativa e i suoi strumenti, tra cui il progetto educativo che rappresenta la diade più fondata del manuale di qualità, quale documento dove il servizio accreditato dichiara le metodologie e gli strumenti di individualizzazione e di prestazione. Dunque il progetto educativo prevede una mission (bildung e paideia), degli obiettivi, degli utenti e dei metodi come risorse umane e strumentali, momenti di differenziazione e integrazione, attività e sistemi di valutazione. Leducatore professionale è il soggetto della relazione educativa, come reciprocità, continuità, intenzionalità e progettualità. Il mondo delleducazione extrascolastica tende a una situazione di stasi ed equilibrio, dove la pedagogia dovrebbe avvicinarsi al mondo delleducazione territoriale e comunitaria e al terzo settore riappropriandosi della sua vera origine sociale e pedagogica, eclissando laspetto clinico e sanitario. Lavvicinamento tra sociale e sanitario deve essere distinto, in quanto, diversamente, la sua crasi genererebbe confusione, mentre si auspica un maggiore contributo delleducativo che genera cambiamento, bellezza, forza del domani. LAURA TUSSI Domenica, 20 gennaio 2008 |