Recensione - Il libro di Brunetto Salvarani sui personaggi dei celebri cartoon
La teologia che circola nella città dei «Simpson»

di ROBERTO DAVIDE PAPINI

QUANDO la paziente mo­glie Marge cerca di con­vincerlo ad andare in chiesa la domenica, dicendogli che «il Signore chiede soltanto un’ora alla settimana» l’inef­fabile Homer Simpson ri­sponde: «In questo caso avrebbe dovuto allungare di un’ora la settimana. Ma Dio è paziente e capisce». Già, par­la molto di Dio e della Fede la serie a cartoni animati più popolare del piccolo scher­mo, i Simpson appunto, e parla del rapporto tra il po­polo dei credenti (o più o meno credenti) e Dio in un modo che sembra grottesco e caricaturale, ma lo è fino a un certo punto. «Non sono un cattivo uomo - aggiunge Homer - Lavoro sodo e amo i miei figli. Perciò, perché do­vrei trascorrere metà della mia domenica ascoltando come finirò all’Inferno?».
La logica con cui Homer difende la sua scelta di non andare più in chiesa non de­ve piacere molto alle varie confessioni sempre in cerca di adepti. Soprattutto per la risposta che Homer riceve da Dio in sogno: «Uhm... non hai tutti i torti, vecchio mio... Sai, anche io a volte preferirei guardare il football...». D’altronde, se è vero che «ridere ci avvicina alla grazia di Dio», come diceva il grande teolo­go e pastore protestante Karl Barth, di certo una serie tele­visiva come quella dei Simpson fa un ottimo lavoro in questo senso. Anzi, lo fa mol­to più di quanto possa sem­brare, visto che i riferimenti a Dio, alle religioni, al senso della vita e della morte sono estremamente presenti. Così, il lavoro fatto da Brunetto Salvarani con il suo libro* edito dalla casa editrice Clau­diana, non è per nulla stram­palato e va oltre il gioco di parole tra il nome del monel­lo di casa Simpson e il cogno­me del fondatore della «teo­logia dialettica», del quale proprio nel 2008 ricorrono i quarant’anni dalla morte. Anche perché, probabilmen­te, lo stesso Barth riderebbe, magari di nascosto, di fronte al dialogo iniziale, lui che po­se l’accento sul valore della fede rispetto all’idolatria del­le religioni. Il che rende sem­pre più interessante il paral­lelo (un po’avventuroso a pri­ma vista) tra Bart e Barth.
Nel suo libro divertente e brillante (con ottimi contri­buti di Gioele Dix e Paolo Na­so), Salvarani si muove sulla scia del famoso lavoro fatto dall’ex pastore presbiteriano
Robert L. Short sul mondo dei Peanuts con Il Vangelo secon­do Charlie Brown, che coglie­va i tanti spunti evangelici nelle divertenti e geniali stri­sce di Charles M. Schulz. In­teressante notare che Schulz era un evangelico penteco­stale e Matt Groening (creato­re dei Simpson) è nato da una famiglia mennonita (quindi in ambito anabattista) ed è cresciuto in ambienti metodi­sti, anche se c’è chi parla di una sua origine ebraica. Pur definendosi agnostico (o for­se proprio per questo), Groening infarcisce la serie dei Simpson di riferimenti reli­giosi, con l’ironia che mette a nudo difetti e distorsioni del­le chiese cristiane (e non so­lo) senza astio distruttivo, ma offrendo ai fedeli delle varie confessioni spunti di rifles­sione sulle dinamiche interne delle varie chiese. Il panora­ma di Springfield, la città dei Simpson, è comunque molto variegato e interreligioso, ri­specchiando a pieno l’evolu­zione dei tempi e il modello di società multiculturale americana. A maggioranza protestante, guidata spiritual­mente (si fa per dire) dal reverendo Timothy Lovejoy, pastore di una chiesa evan­gelica del Ramo occidentale della Riforma americana presbiterian-luterana, Springfield riunisce la picco­la, ma motivata buddista Li­sa Simpson e Ned Flanders, cristiano evangelico integra­lista, creazionista e contrario a ogni violenza; l’ebreo Krusty e l’induista Apu. In mez­zo c’è la fede piuttosto scar­sa e opportunista di Bart e soprattutto di Homer Simpson, sempre intento a pie­gare alle sue convenienze il rapporto con Dio. E forse, in questo, più vicino di quanto sembri a tanti cristiani.
* B. Salvarani, Da Bart a Barth. Per una teologia all’altezza dei Simpson. Torino, Claudiana, 2008, pp. 160, euro 12,50.

Il presente articolo è tratto da Riforma - SETTIMANALE DELLE CHIESE EVANGELICHE BATTISTE, METODISTE, VALDESI Anno 144 - numero 29 - 18 luglio 2008. Ringraziamo la redazione di Riforma (per contatti: www.riforma.it) per averci messo a disposizione questo testo



Martedì, 15 luglio 2008