Controcorrente
VENERABILE ITALIA

di Renzo Coletti

(Come si ritorna al fascismo)


Licio Gelli torna sul ring della politica. Una boccata di verità diventa scandalo e vergogna, ma la vergogna e lo scandalo esistono nella cultura popolare italiana ormai come Democrazia, Libertà, Fraternità che sono il pane quotidiano avariato e tossico di cui ci nutriamo. Questo articolo sarà poco apprezzato da chi ha ancora una verità ultima da proporre o difendere, come per chi vive nell’assoluta ignoranza del suo stadio di putrefazione psichica e sociale. Il Maestro Venerabile più famoso in Italia e non solo, vede in Berlusconi il suo erede politico più funzionale alle sue idee e alla situazione cultural politica e religiosa del paese Italia. Perché un fascista del calibro di Gelli predilige Berlusconi ad un Fini o altri eredi di un M.S.I., emblema della tradizione fascista italiana? Dalle sue parole emerge un tradimento strisciante dell’ideologia in questione, quindi l’appoggio al Cavalliere per eccellenza diventa scelta su cui meditare con attenzione. Se i valori borghesi, nati dalla rivoluzione francese, coincidono con valori massonici, ovvero della massoneria speculativa, cosa lega Licio Gelli, maestro Venerabile, al fascismo e al berlusconismo? Siamo certi che una parola evocativa come libertà si possa legare ad un concetto di egualianza? Libertà non implica un individualismo ed una ricerca di sé come aspirazione evolutiva e libera da ogni freno psichico e soprattutto culturale? Egualianza non evoca invece un assimilazione totale ad un credo comune, quindi un appiattimento e una concezione di popolo massa? Realisticamente si può parlare di pari opportunità, ma l’eguaglianza è qualcosa che ancora una volta è aspirazione indefinita ed indefinibile in una società basata sull’economia che è divenuta mercato e stratificazione di classe. Il termine mercato è la generalizzazione più ipocrita per definire un darwinismo sociale di fatto basato sulla ricchezza. Il mercato diventa necessariamente una serie infinita di obblighi che si richiamano al suo concetto e alla sua assenza specifica di significato. Resta da analizzare la fraternità e il suo valore simbolico e socialmente applicabile. Il Cattolicesimo è la forma più sperimentata in questa ricerca realizzatrice di amore fraterno, ma impossibile da realizzare se associata ad una presunzione di verità ed ad un asservimento a dogmi. Resta solo la possibilità di agevolare la comprensione che è altro dal capire, tollerare, pacificare espressioni di un sincretismo fittizio e finalizzato ad uno scopo comune di riconoscimento di un potere.
Tornando a un linguaggio più politico tradizionale, cosa caratterizza oggi la destra, il centro, la sinistra? Un sacerdote come pure un massone, come potrebbero appartenere a qualcosa che si identifichi con una storia di almeno un paio di secoli, definibile come destra, centro, sinistra? Dove collocare un lavoratore, una massaia, uno studente, un menbro classificabile come intoccabile in una realtà di casta induista? Un partito come la Rifondazione Comunista, o quello dei Comunisti italiani, a cosa fanno riferimento e come giustificano la loro realtà borghese e asservita al capitalismo o il post capitalismo? Quale partito è oggi identificabile con il fascismo se ha perso il concetto di nazionalità, gioca a rimpiattino con il potere anglo americano e israeliano? Perché dunque dovrei scandalizzarmi per la presenza in televisione del maestro Venerabile Licio Gelli fascista dichiarato? Meriterebbe un premio per l’onestà intellettuale e la sua figura induscutibilmente reazionaria e cospiratrice. Preferite ancora una farsa che rappresentanti di partiti come la Lega Nord, il Partito Democratico, gli estremisti dell’opportunismo di destra e sinistra possono offrirvi e vi offrono ogni giorno? Per quel che mi riguarda un goldman boy come Prodi, o Draghi, o un bilderberger come Veltroni o rappresentanti dell’Opus Dei e altre associazioni legate a filo doppio con tutto ciò che è il peggio del peggio della nostra società corrotta, responsabile di genocidi, torture, invasioni militari, stragi di civili innocenti e strafottenti nella loro ingordigia e trafficanti di ogni tipo di merce, ovviamente non direttamente, ma collusi da fine guerra ad oggi con mafia e poteri occulti, non meritano nulla di più di un giudizio impronunciabile per la sua volgarità perseguibile. Questo popolo di bottegai giunti con valigie di cartone legate con lo spago, questo popolo di cattolici fanatici e bigotti, questo popolo di servi del padrone e legato da interessi clientelari e da una ricchezza accumulata senza scrupoli, oggi accetta e privilegia la barbaria e il razzismo, sputa su tutto ciò che è dignità della persona, segue il leader come un branco di pecore, caldeggia l’ignoranza a partire dalla scolarizzazione sino alla ricerca, svende la propria libertà di pensiero ed azione, accetta ogni controllo e sopruso, ma ha un conto in banca che spero si prosciughi come una pozzanghera di pioggia radiattiva che il pianeta ci dona per riflettere e che tutti ignorano coltivando il loro orticello che sarà sterile come le anime dei venditori di speranza e Fedi di ogni tipo. Tutte le forme di oppressione e i fascismi, compreso lo stalinismo, sono caratterizzati da un leader che è altro dal partito che rappresenta e diventa così mito da seguire e per cui dare anche la vita. Per citare appunto la figura di Stalin, ricordiamoci che per vedere la salma del Dittatore padre, vi sono stati 1500 morti calpestati come vermi. Certo le motivazioni di Gelli per la scelta di un suo successore spirituale, non sono materia che possa conoscere con più che una approssimazione, ma è l’unico leader senza un partito che lo possa sostituire, come pure è impensabile Forza italia senza Berlusconi. Un uomo, un bersaglio, un fuoco di paglia, un mito che può crollare come un Tempio su una zolla tettonica che lo comprende.



Mercoledì, 05 novembre 2008