Quale assistenza ? Quale accoglienza ?

di Giuseppe Zanon

Riprendiamo questo articolo dal sito www.chiesaincammino.org


Quella che possiamo dare noi del sito Chiesaincammino, con i nostri iscritti, con i nostri simpatizzanti, con i nostri amici sparsi un pò dovunque.

Senza grosse pretese, senza programmi troppi grandi, però con la voglia di fare qualcosa per i nostri fratelli in difficoltà, dando seguito alle impegnative idee espresse negli articoli, alle istanze evangeliche che sentiamo.

Assistenza e accoglienza nel saper ascoltare, nel consigliare qualcosa di concreto, nel fare incontrare la persona giusta, nel trovare insieme la soluzione più opportuna.

Per tre categorie di persone in particolare: sacerdoti che hanno lasciato il ministero, suore che hanno lasciato il convento, donne con relazione problematica con un prete.

Sacerdoti che hanno lasciato il ministero: fatto il passo, se ne esce con le ossa rotte, in tutti i sensi. Prima ti aiutano: il vescovo con amorevoli e illuminati consigli e con la concessione dell’anno sabbatico, i Padri Venturini di Trento con P. Franco Fornari in testa, padre Teobaldo de Filippo, francescano di Genova, con la sua iniziativa ad hoc ’Aiuto al sacerdote’.

Ma quando hai lasciato, tutti i problemi sono sulle tue spalle, quelli economici, sociali, umani, psicologici, spirituali... E hai bisogno di parlare con qualcuno che ti capisce, che ha fatto la tua stessa strada, che intuisce già prima che tu parli. Per questa strada ci siamo passati tutti noi preti sposati e sappiamo che è così, senza dubbio.

E solo parlando si può trovare fiducia, si può passare da uno stato di prostrazione ad uno di sufficiente sicurezza, addirittura ad uno  di serena autostima, nella convinzione che nella società e nel popolo di Dio possiamo avere una marcia in più per i doni ricevuti dal Signore, nella convinzione che Cristo,nostro fratello maggiore, è quello di sempre, che nell’oceano della vita c’è possibilità di navigazione per tutti, peccato solo fermarsi sul molo !

Nella mia esperienza personale, devo ringraziare quelli di Vocatio che mi hanno aiutato a capire tutte queste cose.

Suore che lasciano il convento: sono tante, più di quello che si pensi. Alla condizione penosa di ex, si aggiunge quella di essere donne, spesso tagliate fuori anche dall’età quando tentano di farsi una famiglia e di trovare un lavoro. Se poi sono extracomunitarie, le difficoltà e i rischi aumentano.

Donne con relazione problematica con un prete: che difficilmente escono allo scoperto e chiedono aiuto solo quando non ne possono più. Quello che porta alla ribalta la cronaca quotidiana è solo la punta di un iceberg e a pagare la relazione sbagliata sono soprattutto le donne, a volte ’sedotte e abbandonate’

e per di più costrette a tenersi tutto dentro.

Ognuna ha un caso personale, ognuna un percorso particolare, per ognuna ci vuole una parola adatta, agendo con umiltà, buonsenso e preparazione.

Questa la nostra assistenza, questa la nostra accoglienza !

Siamo rintracciabili con i recapiti della redazione e del webmaster e con i miei

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Giuseppe Zanon



Giovedì, 23 ottobre 2008