Pianeta Carcere - L’eremita racconta
Cartelli 441 e 442

di Mario Dumini

1) Chi per comportarsi “bene” ha bisogno di credere all’immagine (anche solo mentale) di una Divinità, è uno che è ancora all’inizio della propria evoluzione, non importa se è un Papa. Anche se l’illusione in cui vive lo aiuta a comportarsi “bene”, è sempre meglio evitarlo. Quelli come i preti, si fanno un dio a propria immagine e somiglianza e promettono il Paradiso a chiunque li serve. I loro scaltri insegnanti gli hanno fatto capire che salvando qualche brava persona, lui si guadagna la “salvezza”, così lui si dà da fare, altrimenti non gli importerebbe nulla di voi e vi lascerebbe in pace.
L’eremita - 441 a

2) Il gioco mentale nel quale cade il bramoso di salvezza, è il frutto dell’egoismo. Vuole salvare se stesso e lo fa sfruttando qualcun altro che anche se si comporta bene, non la pensa come lui; da qui la necessità di “convertirlo”, spesso facendosi aiutare dalle leggi proibizioniste dello Stato, diventando così un persecutore del proprio prossimo “a fin di bene”. Il prete potrà riprendere ad evolversi solo quando la smetterà di sfruttare il suo prossimo più debole, cessando di praticare l’egoismo per cominciare quindi a praticare l’altruismo.
L’eremita - 442 b



Sabato, 16 febbraio 2008