|
Da: ANBAMED [ANBAMED@katamail.com]
Inviato: martedì 18 dicembre 2001 19.40
A: Ettore Masina; Fulvio Gardumi; Francesco Comina; ADISTA; Alessandro
Marescotti; ADESSO; NAMASTE; Emanuele Bellini; Gigi Buscaglia; Patrizia
Caiffa; Davide Nuovi Tempi; Marta Dante; IL DIALOGO; Enrico Piermattei; Fabrizio
Giuliani; Paolo Foglizzo; Giorgio Gallo; Giorgio Savona; Giulio Vittorangeli;
Il Grillo Parlante; IL FOGLIO; IL REGNO; IL SEGNO; Marco Giovannelli;
Misiano Barbieri; Agostino Letardi
Oggetto: per Safiya
A Tutti, Buone feste e felice anno nuovo!
Farid Adly
direttore ANBAMED, notizie dal Mediterraneo
Carissime e carissimi,
La scorsa settimana, abbiamo ricordato il 10 Dicembre, giornata mondiale
per i diritti umani (anniversario della Dichiarazione per i Diritti
Umani del 1948).
Un pensiero, quindi, va rivolto a Safya Hussaini Tudu, la donna nigeriana
condannata alla lapidazione per aver concepito un figlio fuori dal
matrimonio.
La campagna in Italia a suo favore, partita come giustamente dice
il collega ed amico Ettore Masina con mezzi e modalità artigianali,
sta ottenendo un grande successo, che speriamo porti alla sua liberazione.
La stampa ed i media in genere cominciano ad aver maggior interesse
al caso. La Gazzetta del Mezzogiorno ha pubblicato le nostre due lettere
precedenti. Il Manifesto di oggi pubblica in prima pagina un lungo
articolo. Mediaset, per iniziativa della collega Sabina Fedeli ha
messo in onda uno spot per chiedere la solidarietà con Safya.
Mi hanno informato che arrivano 40 e-mail al giorno. Le trasmissioni
televisive "Primo piano" del TG3 e "Chi l'ha visto?"
hanno parlato del caso. Si stanno interessando "Costanzo Show"
e "Harem". Mi hanno contattato giornalisti di L'Espresso
e Panorama. Le radio ne hanno parlato moltissimo.
Radio Vaticana ha dedicato una trasmissione intera con Ettore Masina
in studio.
Altre radio ci hanno contattato per avere informazioni. Sylvie Coyaud
ne ha parlato nella sua trasmissione di Radio Popolare.
Ci ha contattato la segreteria della Sottosegretaria agli esteri on.
Boniver chiedendo maggiori informazioni per compiere un passo presso
l'ambasciata nigeriana. Il ministero delle Pari Opportunità
ha assunto il caso e l'Ansa ci
informa che il presidente del Consiglio, on. Silvio Berlusconi si
interesserà del caso:
ROMA - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi chiederà
al governo
nigeriano la concessione della grazia per Safya Husseini Tungar
Tudu, la
donna nigeriana che è stata condannata a morte per lapidazione
da un
tribunale islamico per aver avuto un figlio fuori dal matrimonio.
Lo rende
noto un comunicato diffuso dal ministro per le Pari Opportunità.(ANSA).
2001-12- 6 - 20:17:00
Moltissime sono i siti che hanno ripreso le nostre lettere-appello.
Anche le liste di discussione che parlano di Safya si stanno moltiplicando.
Centinaia di e-mail al giorno arrivano per informarci di iniziative
e raccolte firme oppure per chiedere informazioni.
Il consiglio comunale di Cinisello Balsamo ha votato un ordine del
Giorno in solidarietà con Safya. Ecco cosa ci ha scritto Rosetta
Riboldi: "ieri sera il consiglio comunale di Cinisello balsamo
ha approvato l'ordine del giorno che ti allego. dato che è
stato approvato all'unanimità verrà fatto un manifesto
con l'invito a tutti i cittadini a scrivere. La mozione dovrebbe anche
essere pubblicata dai giornali locali."
Moltissimi studenti ci hanno scritto raccontando le mobilitazioni
per la raccolta di firme fatte nelle scuole, con il contributo di
insegnanti e dirigenti scolastici.
Nelle precedenti lettere abbiamo accennato all'impegno di Amnesty
International, ma senza entrare nei dettagli. Ecco cosa ci hanno scritto
gli amici del gruppo Africa Occidentale di AMnesty International sul
caso Safya: "Il Segretariato Internazionale in data 30 ottobre
2001 e con scadenza 30 dicembre 2001 ha istituito una RAN sulla pena
di morte in Nigeria, prendendo spunto dai casi di Safiya Yakubu Hussaini
e di Attahiru Umaru, 35enne presunto pedofilo, per condannare l'uso
della pena di morte in Nigeria come strumento di giustizia.
Forti preoccupazioni sulla trasparenza dei processi sono state anche
espresse.
Ettore Masina, il padre di questa campagna, ha avuto una bella idea.
Ecco cosa ha scritto nella sua LETTERA:
UN SOGNO
SE riusciremo a ottenere la grazia per Safiya (e ci riusciremo
soltanto se TU ci aiuti), quale sarà il suo destino. In quale
altra pena sarà convertita la condanna a morte? Vi confesso
che ho un sogno: che le parlamentari europee e quelle italiane e
le dirigenti delle associazioni femminili e le sindacaliste e le
signore del Soroptimist e le intellettuali riescano, attraverso
un intervento non formale del ministro degli esteri italiano, a
ottenere che la condanna si trasformi in decreto di espulsione e
che a Safiya e al suo bambino lItalia riconosca il diritto
dasilo. Cè nessuna che vuole far suo il mio sogno?
Mi associo all'appello.
Cordialmente
Farid Adly
direttore ANBAMED, notizie dal Mediterraneo.
|