Reintroduzione della pena di morte in europa

di Claudio Giusti

20 aprile 2008
20/04/1999 Columbine High School Massacre (Bowling for Columbine)

Corre su Internet la voce secondo cui l’Europa starebbe subdolamente reintroducendo la pena di morte. Secondo queste voci incontrollate una semplice nota al Trattato di Lisbona varrebbe più di tutti i protocolli europei, più di tutte le leggi nazionali e da sola basterebbe a fare tornare il boia nel Vecchio Continente.

Sono lieto di potervi rassicurare in proposito. In queste voci non c’è nulla di vero.

L’Europa è da lungo tempo contrarissima alla pena capitale e non esiste, nemmeno in teoria, la possibilità che essa consenta che uno stato membro, dell’Unione Europea o del Consiglio d’Europa, faccia tornare il boia.

Occorre però ricordare che, al contrario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo che non ne parla, la Convenzione Europea, nel suo Articolo 2, prevede espressamente la pena capitale, ma questa possibilità è stata sempre più limitata e ora, con il Tredicesimo Protocollo del 2002 e con l’esplicito divieto inserito nel progetto di Costituzione Europea, il nostro continente è “death penalty free”.

La stessa Convenzione prevede, nel secondo comma dello stesso Articolo 2, certe situazioni in cui l’uso della forza letale è legale e questo ha creato l’equivoco.

Ricordo infine che l’utilizzo delle armi da fuoco e della forza letale è regolato da chiare norme internazionali come il Basic Principles on the Use of Force and Firearms by Law Enforcement Officials ( Eighth United Nations Congress on the Prevention of Crime and the Treatment of Offenders, Havana, 27 August to 7 September 1990, U.N. Doc. A/CONF.144/28/Rev.1 at 112 1990). Che, al suo articolo 9 prevede

9. Law enforcement officials shall not use firearms against persons except in self-defence or defence of others against the imminent threat of death or serious injury, to prevent the perpetration of a particularly serious crime involving grave threat to life, to arrest a person presenting such a danger and resisting their authority, or to prevent his or her escape, and only when less extreme means are insufficient to achieve these objectives. In any event, intentional lethal use of firearms may only be made when strictly unavoidable in order to protect life.

Guardatevi dai falsi profeti, ma soprattutto dagli incompetenti.

Dott. Claudio Giusti

Via Don Minzoni 40, 47100 Forlì, Italia Tel. 39/0543/401562 39/340/4872522 e-mail giusticlaudio@aliceposta.it

Claudio Giusti ha avuto il privilegio e l’onore di partecipare al primo congresso della sezione italiana di Amnesty International e in seguito è stato uno dei fondatori della World Coalition Against The Death Penalty. Fa parte del Comitato Scientifico dell’Osservatorio sulla Legalità e i Diritti.



Lunedì, 21 aprile 2008