Campagne: no armi
Finmeccanica vola

di Luciano Bertozzi

Diffuso l’ultimo bilancio trimestrale


www.nigrizia.it

19/11/2007

Crescita costante per la principale società militare italiana: oltre 9 miliardi nei primi nove mesi del 2007, incremento del 7% rispetto al 2006. Rosee le prospettive per il futuro, anche grazie alla finanziaria 2008.

Bilancio in crescita per Finmeccanica, la principale società italiana del settore militare e che ha quale azionista di riferimento il Ministero dell’economia. Nei primi nove mesi del 2007 rispetto al medesimo periodo 2006, i ricavi sono aumentati di quasi 600 milioni di euro ( 7% ) superando la soglia dei nove miliardi di euro. L’utile netto dei primi nove mesi 2007 è cresciuto del 51%, salendo a 294 milioni rispetto ai 195 milioni dell’esercizio precedente, escludendo gli effetti di operazioni straordinarie (plusvalenze). Il portafoglio ordini, oltre 36 miliardi di euro, equivale a tre anni di produzione, con nuovi importanti contratti attesi per la seconda parte dell’anno. Gli investimenti per ricerca e sviluppo sono stati pari ad oltre 1,3 miliardi (+3%). Anche il numero dei lavoratori è cresciuto, fino a sfiorare i 60.000 addetti (+3%). I mercati finanziari hanno reagito positivamente alla diffusione della trimestrale della società e le azioni sono risalite in borsa di oltre il 3%.

Le componenti del Gruppo che più hanno contribuito ai risultati positivi sono strate l’elicotteristica , l’aeronautica e l’energia. Al primo posto Agusta Westland, azienda leader mondiale degli elicotteri, con più di due miliardi di ricavi e 200 milioni di utili (+16%). La società ha vinto una commessa nel mese di settembre per la fornitura di 51 elicotteri all’esercito turco, un affare da 1,2 miliardi di euro. Una commessa che dovrebbe essere bloccata, visti i venti guerra che soffiano sul confine fra Turchia e Iraq, almeno secondo le associazioni aderenti al cartello Rete Italiana Disarmo e Rifondazione Comunista. Ma dal Governo non è arrivato nessuno stop, nonostante la legge 185 che disciplina il commercio delle armi vieti tali vendite.

Per l’aeronautica, Alenia ha registrato 1,5 miliardi di ricavi (+13%) e 106 milioni di utili (-8%). Nel settore militare è da evidenziare che Selex, la società che si occupa di elettronica ha visto una contrazione degli utili (-5%) ed una sostanziale conferma dei ricavi a 2,5 miliardi circa (+1%). Per Finmeccanica Selex ha avuto risultati inferiori alle aspettative. Positivo invece l’andamento di Ansaldo energia, con un utile di 46 milioni ( +21%).

Una crescita che deve ringraziare anche la politica: nella finanziaria approvata pochi giorni fa dal Senato le spese per la difesa aumentano, ma non c’è traccia della volontà di concretizzare il principio della riconversione, previsto dalla legge 185. La proposta di tagliare le spese per gli investimenti militari e destinarli alla costituzione dell’Agenzia della riconversione produttiva dal militare al civile non è stata ascoltata.



Luned́, 26 novembre 2007