- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (258) - Visite oggi : (2)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Leucemia,a cura di Mimmia Fresu

Dalla parte dei deboli
Leucemia

a cura di Mimmia Fresu

“Ho bisogno di mia madre: lo scriva, dottore”. La madre era con lui, in una stanza d'ospedale di Cagliari, fino al giorno prima. Poi sono arrivati i carabinieri e l'hanno arrestata perchè deve scontare quasi cinque anni di reclusione per traffico di droga. Ora, un ragazzino quindicenne malato di leucemia, si trova affidato ad una zia: vedova, malata, disoccupata con due figli a carico. Giustizia è fatta! Quella madre è l'unica persona capace di rassicurarlo, che sa come intervenire quando il ragazzino cade preda delle convulsioni e rischia la vita, che gli somministra i 15 farmaci giornalieri e gestisce con perizia i macchinari che alleviano i dolori causati dalle necrosi alle spalle e alle anche. Proprio come sa fare una madre. Quella madre sola, anche il marito paga un conto con la giustizia, che dormiva col figlio o trascorreva ore fuori dalla scuola mentre il ragazzino era a lezione, pronta ad intervenire se stava male. Quante volte l'ho visto arrivare a scuola con grande fatica perchè l'osteoporosi gli ha colpito il 90% delle ossa, o divenire cianotico e cadere svenuto per via delle convulsioni, senza mai un lamento. e mai ha lucrato sui suoi mali, racconta la sua insegnante. Nella prova scritta, all'esame di fine anno scolastico, non ha cercato la pietà verso se stesso, ma ha parlato con sorprendente competenza, della malattia e di colorio che a causa di questo male non ce l'hanno fatta. Il 6 luglio prossimo, il tribunale si esprimerà sulla richiesta di pena alternativa per questa madre, per consentirle di stare accanto al figlio. Occorrerà un atto di giustizia importante, giacché i provvedimenti alternativi sono previsti per i minori fino a dieci anni. Per quelli di quindici anni, gravemente malati, No. Anche se è alto come un bambino di nove anni, e pesa 25 chili. Questo è il Paese dove la giustizia è ogni giorno vituperata dai potenti, quando è in opera la legge, quella “uguale per tutti”. Giustizia da riformare affinchè sia “più uguale” per qualcuno. Giustizia vilipesa perchè non genuflessa al potere. In questa giustizia noi confidiamo, certi che saprà rispondere con saggezza all'invocazione di aiuto di un ragazzino malato. 
Mimmia Fresu


Giovedì 24 Giugno,2010 Ore: 15:18
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Volontariato

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info