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www.ildialogo.org L’UMANITA’ DEL CARDINALE FRANCESCO LORIS CAPOVILLA,di Mario Pavan

Un mese fa si spegneva a 100 anni compiuti
L’UMANITA’ DEL CARDINALE FRANCESCO LORIS CAPOVILLA

di Mario Pavan

- Già segretario personale di papa San Giovanni XXIII e fedele custode della sua opera a Ca’ Maitino di Sotto il Monte-
Ricorre un mese esatto dalla morte del padovano cardinale mons. Loris Francesco Capovilla, scomparso a 100 anni compiuti e noto per essere stato, fino all’ultimo, a fianco del santo papa Giovanni XXIII e di averne fedelmente custodito e approfondito l’opera in numerosi suoi scritti e libri.
La figura di mons. Capovilla è sempre stata come una provvidenziale sveglia per la Chiesa e per l’umanità, con la sua visione ottimistica di un cristianesimo appena agli inizi dalla sua vera attuazione evangelica.
Non è stata un caso la scelta del suo motto sullo stemma cardinalizio: “Tantum aurora est”( siamo solo agli inizi). Per questo, nella sua casa di Ca’ Maitino di Sotto il Monte, mons.. Loris, meglio don Loris come si faceva chiamare , riceveva molti amici. Amici veri, che lo ascoltavano e intrattenevano con lui rapporti di quell’umanità schietta e sincera che oggi è perla rara.
Politici, uomini di cultura, preti, religiose e religiosi , coppie e famiglie , giovani (come il suo giovane segretario Ivan Bastoni) erano il suo uditorio in un cenacolo dal clima di confidenza paterna.
Capovilla, giornalista dal 1950, aveva raccolto le sue prediche tenute alla radio RAI di Venezia dal 1945 al 1946 e uscite, a cura di Ivan Bastoni, con il titolo: “Predicate il Vangelo ad ogni creatura”. Tale libro da amici vicentini, insieme con il vescovo, era stato presentato pure in città. Ma quello che resta e rimarrà di questo testimone della storia del 1900 sarà sempre il suo grande entusiasmo ottimista per vedere sempre il bene e nel saper scorgere in ogni evento la mano imperscrutabile di Dio nelle piccole-grandi cose di ogni giorno. Segno questo di una fede che ha trasmesso in continuazione nel corso della sua lunga vita. Adesso mancheranno le sue telefonate, i suoi incoraggiamenti e la tensione alla verità. Sempre senza alcun compromesso.
Una verità che rende liberi e da proclamare sempre, “dai tetti” come leggiamo nel Vangelo. Proprio come aveva fatto nella sua vita mons. Loris Francesco Capovilla, sempre deciso e senza paura, di fronte soprattutto ai “potenti”.
Mario Pavan



Lunedì 27 Giugno,2016 Ore: 21:59
 
 
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