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www.ildialogo.org Il giudice Antonino Caponnetto, maestro inattuale di un’etica rimossa,di Mauro Matteucci

Il giudice Antonino Caponnetto, maestro inattuale di un’etica rimossa

di Mauro Matteucci

Sabato 6 dicembre, nella Sala Maggiore del Palazzo Comunale di Pistoia è stato assegnato il quarto Premio Nazionale Antonino Caponnetto per la Cultura della Legalità al parroco di Caivano (NA) da anni in prima linea contro lo sversamento dei rifiuti in Campania, Padre Maurizio Patriciello, ed al giornalista di Catania esperto di Intelligence, ex investigatore dei corpi speciali della Guardia di Finanza, Massimo Scuderi, autore di inchieste di grande impegno civile e sociale in una terra martoriata dalle mafie. Il Premio è stato promosso dalla Fondazione Un Raggio di Luce Onlus, dalla Fondazione Antonino Caponnetto e Centro di Documentazione e di Progetto Don Lorenzo Milani per onorare la memoria del giudice Caponnetto che fece di Pistoia la sua città di adozione dove ha vissuto trent’anni, si è sposato con Elisabetta Baldi e dove è sepolto nel cimitero della Misericordia.
La cerimonia, anche al di fuori dell’aspetto istituzionale ha avuto momenti di alta tensione ideale e emotiva soprattutto quando padre Maurizio Patriciello che – accanto a due meravigliose madri di bambini morti per lo sversamento dei rifiuti tossici nel territorio - non solo ha raccontato l'esperienza tremenda che vive la sua gente su una terra ormai "maledetta", ma  soprattutto ha accusato con passione e fermezza le istituzioni, i politici, che niente hanno fatto in questi anni, dopo che altri politici in complicità con la camorra e gli industriali, soprattutto del Nord, hanno riversato la morte e la distruzione sui territori campani. Ha concluso dicendo che i politici dovrebbero chiedere perdono al popolo italiano, ma non lo faranno mai.
Il pensiero dei presenti è andato inevitabilmente a quanto sta succedendo a Roma, dove un’intera classe dirigente del comune sta precipitando nella melma del malaffare, complice di accordi inconfessabili con personaggi come Massimo Carminati (banda della Magliana, movimenti eversivi di estrema destra) ormai anche “maitre a penser” e Salvatore Buzzi, un assassino divenuto responsabile di una cosiddetta “cooperativa rossa” (ma in questi rei tempi “pecunia non olet”), in nome di una “redenzione” che lo ha portato ad avere un potere nefasto.
Così sono risuonate alte le parole del giudice Caponnetto, che offrono una lucida e puntuale analisi del fenomeno della mafia, di straordinaria attualità, fornendo le coordinate necessarie per comprenderlo e sviscerando impietosamente i legami che essa intrattiene col mondo politico. Senza mezzi termini, il Giudice afferma che “a differenza delle organizzazioni puramente criminali, o del terrorismo, la mafia ha come sua specificità un rapporto privilegiato con le élites dominanti e le istituzioni, che le permettono una presenza stabile nella struttura stessa dello Stato”.
Ho avuto la fortuna di conoscere personalmente, con i miei studenti negli anni tremendi di Tangentopoli, questo vecchio giudice apparentemente fragile, ma degli ideali saldissimi, che sapeva rivolgere ai giovani parole, allo stesso tempo di speranza e di altissimo contenuto etico: Rifiutate i compromessi. Siate intransigenti sui valori. Convincete chi sbaglia. Rifiutate il metodo del "saperci fare", questo vezzo italiano della furbizia. Non chiedete mai favori o raccomandazioni. La Costituzione e le leggi vi accordano dei diritti, sappiateli esigere, Chiedeteli, esigeteli con fermezza, con dignità, senza piegare la schiena, senza abbassarvi al più forte, al più potente, al politico di turno. Dovete esigerli! Questo è un imperativo che deve sorreggere tutta la vostra vita. Abbiate sempre rispetto della vostra dignità e difendetela.".
Sono fermamente convinto che il messaggio di Antonino Caponnetto può dare oggi un notevole contributo alla riaffermazione dell’etica nella nostra società, che sembra averla rimossa da tempo.
Mauro Matteucci – Centro di documentazione e di progetto “don Lorenzo Milani” di Pistoia

 



Mercoledì 10 Dicembre,2014 Ore: 16:16
 
 
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