www.ildialogo.org A DON ANDREA GALLO, fratello maggiore,di Guglielmo Loffredi

La prossima settimana ricorderemo don Andrea Gallo ad un anno dalla scomparsa, Genova, 22 maggio 2013. Quante supposizioni e mistificazioni si sono costruite su don Andrea. Penso che molti personaggi divisi tra: colori, consorterie, fedi e ortodossie abbiano cucito addosso al sacerdote stendardi ed etichette, mentre non pochi si sono soffermati, pesantemente, sulla sua sciarpa rossa come simbolo di un’appartenenza esclusiva.

Che mistero la percezione delle cose! Ognuno vede ciò che vuole vedere, come nella vignetta “dove il dito punta la luna”. Guardiamo il prete, lo cataloghiamo, e non vediamo l’uomo che testimonia un Vangelo possibile, quotidiano, accessibile, che diventa nutrimento per noi e forse per coloro che approssimiamo, se riusciamo ad essere autentici. Mentre abbiamo bisogno di parole semplici e testimonianze coerenti con la “Parola”, altrimenti affondiamo dentro il marasma di intellettualismi faziosi che ci assediano e non ci giustificano mai.

Credo invece che don Gallo, che è stato un vero dono, abbia contribuito fortemente a smontare le categorie mentali sulle cosiddette “diversità”, costruite su etiche schizofreniche che impediscono un incontro umano autentico.

A DON ANDREA GALLO, fratello maggiore

Le tue parole ossute
sono state lievito e tormento
per le coscienze assopite
nell’abitudine e nel pregiudizio.
Guida ancora i nostri passi incerti
nei vicoli della vita
negli slanci tiepidi
nelle carezze mancate
nei bisogni inespressi.
Aiutaci a riconoscere nell’altro
il dono atteso che ci rende migliori.

Guglielmo Loffredi

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Lunedì 12 Maggio,2014 Ore: 17:06