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www.ildialogo.org Un sito Internet con i testi di Amilcare Giudici,di CDB-Italia

Un sito Internet con i testi di Amilcare Giudici

di CDB-Italia

Il Collegamento della Comunità cristiane di base in Italia e il movimento “Noi Siamo Chiesa” oltre ad altri amici di diversa provenienza che, per tanti anni, hanno seguito e voluto bene ad Amilcare Giudici, dopo che egli è andato alla casa del Padre, nell’aprile del 2008, si sono trovati a ricordare la sua personalità umana e cristiana. Si sono chiesti come potevano impedire che la ricchezza della sua ricerca in campo biblico, teologico e pastorale rimanesse dispersa. Amilcare, infatti, ha detto e scritto molto, soprattutto nel suo periodo più fertile (1975-1985).Hanno quindi  deciso di aprire un sito Internet : www.amilcaregiudici.it che raccoglie una gran parte dei suoi testi.  Non è stato facile raccoglierli, erano sparsi soprattutto in tanti articoli e ciclostilati, spesso occasionati da incontri nell’ambito delle Comunità cristiane di base e da conferenze. La loro rilettura  conferma  la loro grande importanza e attualità. Essi trattano in modo approfondito  tutte le grandi tematiche della riflessione cristiana, in particolare quelle che si presentavano alla cristianità nel postconcilio; sono stati prima divisi per tematiche (per quanto possibile) e poi, all’interno di queste ultime, sono leggibili in ordine cronologico. Essi sono, ovviamente, copiabili e diffondibili liberamente. Sono stati collocati online proprio per questo scopo. Amilcare ha collaborato a   “Massa e Meriba, Itinerari di fede nella storia delle comunità di Base” (Claudiana – Tempi di Fraternità, 1980) e “Una Chiesa senza preti” ( Freeman editrice, 1981), “Radicalità di una fede povera” (Tempi di Fraternità, 1981), “Credere nel Tempo del silenzio” (Tempi di Fraternità, 1984). Ha scritto i seguenti libri :Peccato e riconciliazione (Torino, Cooperativa Edizioni Tempi di Fraternità, 1977) Religioni e salvezza (Roma, Boria, 1978); Processo alla religione, discorso ad un compagno (editore Mazzotta di Milano).  Ha curato le voci Morte ed Escatologia per il Nuovo Dizionario teologico delle Paoline.
Gli amici di Amilcare sono convinti che non tutti i suoi testi siano stati raccolti ed invitano tutti a farli pervenire al info@amilcaregiudici.it (o di telefonare a Franco Lacchini allo 029842732) quanto non sia ancora contenuto in questo sito perché vi sia aggiunto.
Note biografiche su Amilcare
Nasce a Schilpario, in Val di Scalve, nel 1941. Ricordare le sue origini montanare non è un dato secondario. Dalla montagna porterà sempre con sé la tenacia, la resistenza, l’ostinazione nella ricerca della via per raggiungere la vetta…
Infaticabile camminatore in montagna. Provocatore irriducibile nelle discussioni. Sottile dialettico. Allegro, divertente e chiassoso compagno a tavola. Resta un mistero come uno così potesse subire il fascino di una centrale telefonica: c’è chi per sognare ascolta Beethoven o i Beatles, lui si rilassava nella ricerca di un falso contatto dentro una matassa di migliaia di fili tutti uguali…Tutti lo ricordiamo come pensatore e teologo; forse pochi sanno che riparare centrali telefoniche era la professione che gli permetteva di campare, soprattutto negli ultimi anni.
Studia nel seminario teologico del Pontificio Missioni Estere di Milano dove diventa prete nel 1968. Consegue il dottorato in Teologia e in Filosofia. I suoi rapporti con l’istituzione non saranno mai facili. L’istituzione non si fida di lui: teme le sue parole ma anche il suo silenzio. La rinuncia al sacerdozio ministeriale sarà una scelta dolorosissima, una ferita mai rimarginata. Il coinvolgimento nella nascita delle comunità di base fu da lui vissuto molto intensamente e continuò in piccoli gruppi o comunità che nell’interrogarsi continuo sul senso del loro essere chiesa impararono da luiuna fedeltà ostinata alla ricerca di Dio, finalmente liberata dalla logica perversa dello scambio religioso.
Studioso e insegnante di teologia, uno dei teologi della «Nuova Corsia» di Milano negli anni 70. Per anni strettamente legato all'esperienza delle comunità di base e al lavoro collettivo di riflessione e ricerca teologica che si svolgeva in questo ambito
Nell’anno accademico 74-75 inizia a Milano laScuola di teologia per laici con una quindicina di professori. Il progetto è quello di fare teologia con la base, superando il monopolio ecclesiastico, nel tentativo di fare del laico un maggiorenne, responsabile nella comunità.
Dirigente scolastico presso la Scuola di Educazione Permanente per adulti del Comune di Milano (CEP) dal 1983 fino al 1996 . Amilcare ha un’idea “alta” dell’insegnamento, offerto in una struttura efficiente, tirata a specchio, piena di fiori e colori, accogliente verso le persone che cercano un titolo, anche minimo, di studio. Accanto ai corsi di italiano o di cucito, essi troveranno la possibilità di accedere anche alla musica classica, alle lingue straniere, alla storia dell’arte e - perché no - anche allo studio di Freud o di Nietzsche…
Amilcare non aveva alcuna preoccupazione di sistematicità del suo pensiero né alcun impegno nel raccogliere i suoi scritti che sono perlopiù occasionali, legati alla vita delle Comunità, dispersi e affidati alle persone che egli di volta in volta incontrava.
Gli scritti degli ultimi anni raccontano la sua instancabile ricerca del volto di Dio. Sono spesso scritti provocatori, nei quali lascia ampi spazi su pagine bianche… si interroga, e interroga il lettore, forse vorrebbe un libro scritto a più mani. Procede per ipotesi, per prove ed errori, storie e racconti di tentativi e con riedizioni continue. C’è uno sguardo in movimento, un passo, una fatica, un fiato corto, ansimante di chi cerca per davvero una direzione. Non gli interessano più esegesi trapassate o chiacchiere scolastiche. Guarda avanti, oltre le macerie del potere e della religione. Di nuovo: quale Dio?
Muore nell’aprile del 2008. Troppo presto.
A un amico che lo incontrò poco prima della morte sussurrò:
“Se Dio c’è, - e c’è - mi verrà incontro e mi abbraccerà…”.

 
 



Giovedì 09 Dicembre,2010 Ore: 17:07
 
 
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