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ISSN 2420-997X

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www.ildialogo.org Non FU male assoluto. Il MALE è assoluto,di Giampiero Monaca

Giornata della memoria
Non FU male assoluto. Il MALE è assoluto

di Giampiero Monaca


Ecco il testo che , in occasione della giornata della memoria , diffonderò tra i colleghi delle nostre scuole.
Una provocazione, uno stimolo a riflettere e domandarci cosa avremmo fatto , e cosa faremmo .  ricevendo una circolare come questa:

Presidenza del Consiglio dei Ministri
Ministero per l’educazione nazionale

A tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado
Disposizioni in diffusione urgente ad ogni docente

Premesso
l'art. 3, n.2, della legge 31 gennaio 1926-IV, n.100;
Ritenuta
la necessità assoluta ed urgente di dettare disposizioni per protezione
e la difesa del patrimonio genetico locale nella scuola italiana;
Udito
il Consiglio dei Ministri;
Sulla proposta del Nostro Ministro Segretario di Stato per l'educazione nazionale,
di concerto con quello per le finanze;
si decreta;
Art. 1. All'ufficio di insegnante nelle scuole statali o parastatali di qualsiasi ordine e grado e nelle scuole non governative, ai cui studi sia riconosciuto effetto legale, non potranno essere ammesse persone di nascita entro il secondo grado parentale esterna ai confini del territorio comunale, anche se siano state comprese in graduatorie di concorso anteriormente al presente decreto; nè potranno essere ammesse all'assistentato universitario, nè al conseguimento dell'abilitazione alla libera docenza.
Art. 2. Alle scuole di qualsiasi ordine e grado, ai cui studi sia riconosciuto effetto legale, non potranno essere iscritti alunni alloctoni
Art. 3. A datare dal 16 ottobre 1938-XVI tutti gli insegnanti non conformi al presente decreto che appartengano ai ruoli per le scuole di cui al precedente art. 1, saranno sospesi dal servizio; sono a tal fine equiparati al personale insegnante i presidi e direttori delle scuole anzidette, gli aiuti e assistenti universitari, il personale di vigilanza delle scuole elementari. Analogamente i liberi docenti difformi dal presente regolamento saranno sospesi dall'esercizio della libera docenza.
Art. 4. I membri non locali delle Accademie, degli Istituti e delle Associazioni di scienze, lettere ed arti, cesseranno di far parte delle dette istituzioni a datare dal 16 ottobre 1938-XVI. Art. 5. In deroga al precedente art. 2 potranno in via transitoria essere ammessi a proseguire gli studi universitari studenti fuori sede, già iscritti a istituti di istruzione superiore nei passati anni accademici. Art. 6. Agli effetti del presente decreto-legge è considerato alloctono colui che non sia nato entro il territorio comunale e i cui genitori non lo siano a loro volta e vi fossero residenti al momento della nascita del figlio.
Art. 7. Il presente decreto-legge, che entrerà in vigore alla data della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del Regno, sarà presentato al Parlamento per la sua conversione in legge. Il Ministro per l'educazione nazionale è autorizzato a presentare il relativo disegno di legge.
Pertanto si comunica che in base alle nuove Disposizioni Nazionali di tutela e protezione della purezza del patrimonio genetico locale (31/1/26 1926-IV, n.100), in data 27 gennaio 2012, si procederà alla selezione dei soggetti da indirizzare a nuova sede.
In tale data gli incaricati che si identificheranno presso la vostra segreteria, procederanno alla presa in carico degli elementi indicati, si prega pertanto di voler prestare massima collaborazione.
Si rammenta che per garantire il celere svolgimento dell' attività, dovrà essere vostra cura identificare previamente i soggetti in base alla discriminante di purezza genetica. L'orario approssimativo di arrivo degli incaricati presso il Vostro Istituto è previsto non oltre le 12,30.
Certi della buona riuscita del programma, Vi ringraziamo anticipatamente per la collaborazione.
Dato a San Rossore, addì 5/9/38
Care colleghe, cari colleghi
Certo si tratta di una forte provocazione, rileggere le disposizioni sulla Razza alla Scuola, rese con un linguaggio più attualizzato: come se entrassero in vigore  oggi.
L’idea mi è nata da uno stimolo ancora più forte offertomi da uno dei bambini di quarta elementare ai quali insegno, o meglio che affianco nel loro processo di auto-formazione e di presa di coscienza del mondo in cui tutti viviamo.
Ciclicamente, solitamente quando i bambini fanno terza elementare, il 27 gennaio, Giorno della Memoria, leggo in classe le disposizioni razziali e insieme alle bambine ed i bambini riflettiamo sull’assurdità di quella situazione. Ipotizziamo i nostri stati d’animo se queste leggi abominevoli dovessero entrare in vigore oggi e per noi. Non ci fermiamo però “soltanto” alla discriminante ebraica o  per luna appartenenza etnica particolare o per un credo…  Così scegliamo una categoria a caso: quelli non nati ad Asti, oppure tutti quelli il cui cognome contiene la lettera R, perchè il razzismo non ha MAI ragione di essere, è sempre una assurda porcata, non esistono “categorie” che meritino oggettivamente di essere discriminate, quindi non aveva ragion d’essere contro un ebreo ieri, ma rimane una assurda porcata se  attuato contro un Rom o un albanese, un Palestinese o un omosessuale, un Siriano o un islamico oggi!
Umilmente. Un’esperienza che vi consiglio: nessun trauma, e grandi, enormi spunti di dibattito e riflessione: chi è il diverso? diverso da chi? Chi sono io? Chi siamo noi?
Si passa poi insieme ad analizzare la parte di scientifica organizzazione di segregazione, e distruzione  di un popolo, di un settore di umanità selezionato, moduli, segretari, conteggi, organizzazione di treni , vettovaglie, problemi di smaltimento rifiuti.
E’ stato , è successo, non succederà mai più?
Davvero?
Ma allora come  è potuto accadere?
“Tu maestro cosa avresti fatto se avessi ricevuto questa lettera?”
Ecco la domanda di Alberto che qualche anno, fa mi ha ispirato per questo piccolo esperimento sociale, approntato in collaborazione con alcuni docenti universitari e sentito il parere di altri colleghi, amici ex deportati ed attivisti del volontariato internazionale e soprattutto dei “miei ragazzi”.
E’ facile fare l’eroe in tempo di pace, ma è forte anche la consapevolezza che l’abominio della Shoah sia stato possibile anche dal silenzio collaborativo delle masse, dei singoli. I treni che portavano ad Aushwitz non erano guidati da SS ma da ferrovieri che non avevano trovato la forza  o il coraggio di disobbedire. (altro spunto didattico interessantissimo obbedienza: ciò che  è legale è sempre giusto? e viceversa) Eppure ogni treno fermato ogni ordine disobbedito avrebbe rappresentato la salvezza  di decine e centinaia di persone. Troppo pochi scelsero, quando ancora era possibile farlo, di mettersi di traverso, rifiutarsi, non collaborare, disobbedire.
Salvare una vita è salvare l’Umanità.
Chi di noi insegnanti, funzionari, segretarie, dirigenti, nel leggere la prima di queste pagine, chi di noi si è sentito fremere e ha pensato: io questa  porcata non la faccio, mi costasse anche la galera, o il punteggio o… la disapprovazione!
Oggi  Giornata della Memoria  ricordiamo dolorosamente  e con un pizzico di senso di colpa la deportazione del popolo Ebraico, dei Rom, degli omosessuali, dei Testimoni di Geova, dei Comunisti e Socialisti, di malati di mente e disabili e di tutti gli oppositori al Nazismo e Fascismo.
A partire da oggi, Giornata della Memoria, proviamo a fondare un futuro senza mai più segregazioni, deportazioni e stermini di massa: perchè ce ne sono ancora a centinaia e c’è bisogno di tutto il nostro coraggio e del nostro eroismo per metterci di traverso. Le migliaia di morti per stenti e fame nei paesi dai quali noi rapiniamo risorse sono uno sterminio calcolato scientificamente.
Per ottenere un profitto di pochi centesimi in più sul cobalto e sul coltan, minerale essenziale per I nostri cellulari, in Congo muoiono centinaia di migliaia di persone.
L’Afghanistan è teatro di guerra per accaparrarsene le risorse di litio, indispensabile per batterie ed accumulatori elettrici, in Palestina le risorse idriche e i campi fertili sono espropriati ai legittimi proprietari da annessioni illegittime perpetrate dal governo d’Israele e la segregazione dei cittadini Palestinesi è un dato di fatto.
Quante guerre per ottenere il controllo delle risorse energetiche (a Nassjriah ci sono I pozzi ptroliferi dell’italiana ENI) il macello in Siriaavviene perchè in gioco c’è il controllo del territorio che dovrà essere attraversato da gasdotti ed oleodotti .
Uno sterminio di massa perpetrato con scientifica precisione e puntuale prevedibilità, in base a un cinico clacolo di costi umani ed etici, profitti per le multinazionali e vantaggi effimeri per noi consumatori occidentali.
Oggi, quanti di noi sentono l’enorme potenzialità della propria posizione?
Siamo noi, ciascuno di noi con le nostre piccole scelte quotidiane a consentire  o a ostacolare  che certe disgrazie possano perpetuarsi.
 
Ricordo l’unico grandioso caso di disobbedienza civile del Re del Marocco e del popolo Danese: il giorno in cui l’occupante nazista emanò la disposizione per tutti i cittadini ebrei danesi di indossare la stella gialla, tutti, in primis la famiglia reale Danese, indossarono quel simbolo, rendendo così impossibile riconoscere il “diverso”.
Un piccolo pezzo di stoffa gialla, tanti piccoli pezzi di stoffa  , che però fecero la differenza
 per centinaia di migliaia di persone: per gli ebrei danesi che non furono così selezionati e per i danesi che non subirono il tragico senso di colpa per aver abbandonato e condannato i loro vicini di casa, i loro amici.
La vita o la morte… decisa da un pezzo di stoffa gialla… quasi uno straccetto.
Beato il mondo che non ha bisogno di eroi, ma quotidianamente, a noi semplici cittadini sono richieste piccole scelte che su scala globale rappresentano la differenza tra deportazione o libertà, vita o morte.
Nel ’38 è stato così, bastava che in tanti dicessero signornò!
A dirla con don Milani… oggi l’obbedienza non è più una virtù.
Buon lavoro a tutti 
Giampiero Monaca



Mercoledì 27 Gennaio,2016 Ore: 17:39
 
 
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