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www.ildialogo.org Mentre il popolo si “azzuffa”, si celebra il gerarca Graziani.,di Domenico Stimolo

Mentre il popolo si “azzuffa”, si celebra il gerarca Graziani.

di Domenico Stimolo

Chi non ha memoria non ha futuro. La memoria della Libertà, di ieri, oggi e domani, ovviamente.

Il nostro Paese è ormai irrimediabilmente condannato. Si “mischiano le carte”, giusto per confondere le idee, la storia, il valore vero della Patria, dei suoi valori etici e sociali.

Oggi, 12 agosto, è anniversario della strage di S. Anna di Stazzema; 560 persone, per lo più vecchi, donne , bambini, furono straziati e uccisi dal furore omicida dei nazifascisti. Una delle stragi più orribili commesse in Europa dai seguaci di Hitler-Mussolini contro gli inermi.

Ieri, nel comune di Affile - provincia di Roma -, 1600 abitanti, è stato inaugurato il mausoleo/”sacrario” dedicato a Rodolfo Graziani, tra l’altro, ministro della difesa della R.S.I., estensore operativo del bando che comandava la fucilazione dei cittadini che non volevano obbedire al reclutamento obbligatorio nelle bande fasciste. Comandante massimo della repressione contro i patrioti della libertà.

Fu uno dei maggiori rappresentanti militari della dittatura; particolarmente “distintosi” nella conquista dell’ “impero”, in Libia e in Etiopia, nominato viceré, dopo le imprese “eroiche” dedicate e sterminate le popolazioni locali; molti uccisi gasati con l’iprite. Fu particolarmente “famoso” per le stragi consumate ad Addis Abeba nel febbraio del 1937, migliaia gli etiopici ammazzati. Fu firmatario del “ Manifesto della razza”. Nel 1948 fu condannato a 19 anni di carcere come criminale di guerra, 17 condonati. Uscì dal carcere nel febbraio del 1950. Aderì all’Msi e nominato presidente onorario.

Il tutto non è avvenuto in un posto privato. Bensì in un luogo pubblico. È questo l’aspetto più sconcertante.

Il mausoleo/”sacrario” è stato realizzato in un parco appositamente finanziato dalla Regione Lazio, al costo, raccontano le cronache, di 180.000 euro.

Il programma ha previsto una conferenza dedicata a Graziani, corona sulla tomba, una messa, un buffet, intervento delle “autorità”, spettacolo musicale.

Affile, Valle dell’Aniene, dove morì’ Graziani, non dista moltissimo ( è l’area centrale dell’Italia) da Sant’Anna di Stazzema ( Lucca) dove gli sgherri nazifascisti nell’agosto del 1944 sfogarono i loro belluini istinti sui corpi delle loro 560 vittime.

Oggi, nell’anniversario della strage, il Presidente della Repubblica ha affermato: ” L’Italia civile e democratica rinacque nei gesti e nelle scelte di libertà che segnarono la resistenza alle forze nazifasciste nell’ultimo periodo del secondo conflitto mondiale….”

Come si può, quindi, considerare lecito, per l’etica democratica e civile, per l’insegnamento ai giovani, per la coerenza della vigenza delle leggi, a distanza di un solo giorno, commemorare le vittime, e contemporaneamente, chi guidò in posti di assoluto comando i nazifascisti in Italia?

Ma i rappresentanti del governo non hanno nulla da dire? Tacciono, silenti, come se un governo “tecnico” non fosse erede delle comuni memorie patrie che segnarono la riconquista della libertà.

E, perché, le forze politiche e sociali, tutte, quelle che ancora si definiscono democratiche, pur sapendo di ciò che si stava realizzando ad Affile, non hanno preventivamente operato per evitare quanto avvenuto?

E, le “Associazioni di Memoria” della Resistenza e dell’antifascismo, perché non hanno agito con l’energia necessaria?

Sì, viviamo tempi molto tristi, non solo per l’economia, la disoccupazione e gli squilibri sociali. La “cassaforte” dell’onore della Memoria è rotta, proprio scardinata.

domenico stimolo



Domenica 12 Agosto,2012 Ore: 21:00
 
 
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