Roma (NEV), 26 gennaio 2011 – “In occasione della ricorrenza del Giorno della Memoria, a nome della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, desidero esprimere a Lei personalmente e all'Unione delle Comunità ebraiche italiane la profonda vicinanza spirituale per questa Giornata” è quanto si legge in una lettera inviata oggi dal presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), pastore Massimo Aquilante, al presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane (UCEI), Renzo Gattegna.

“Le nostre rispettive comunità hanno intrapreso, ormai da decenni, un cammino di amicizia e di collaborazione fonte di arricchimento reciproco sia sul piano della fede che culturale, che è anche, e lo dico con profonda convinzione, una testimonianza importante resa al nostro paese - prosegue Aquilante -. Sono proprio le scritture che condividiamo, e che i cristiani hanno ricevuto per il tramite del popolo ebraico, che ci sollecitano alla centralità del tema e a chiamarci al costante 'ritorno' a un serio e personale esame di coscienza e di attenzione critica al mondo in cui viviamo. La memoria della Shoah è certamente l'elemento primario. Tale esercizio di memoria è tanto più urgente e necessario in questa nostra Italia che, come sappiamo, preferisce evitare di misurarsi con il proprio passato per non dover incorrere in un serio esame di coscienza. Tanto più attuale è dunque il richiamo alla centralità della Memoria nell'anno in cui l'Italia vede celebrare i propri 150 anni della sua Unità. L'augurio che formulo è che il Giorno della Memoria sia sempre più uno stimolo alla sfida del cambiamento, anche quando i testimoni diretti della tragedia non saranno più tra di noi”.