- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (259) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org E’ semplicemente inaudito,di Carlo Smuraglia

E’ semplicemente inaudito

di Carlo Smuraglia

Il Presidente Nazionale ANPI sul provvedimento di archiviazione della Strage di S.Anna di Stazzema.


Roma, 3 ottobre 2012

“E’ semplicemente inaudito e colpisce per la sua gravità, dimostrando che in Germania, insieme a persone che hanno “capito” ce ne sono altre che ancora non vogliono arrendersi di fronte alla durezza della storia e della realtà.
Il provvedimento di archiviazione di Stoccarda, nei confronti di alcuni residui imputati della strage di S. Anna di Stazzema, è semplicemente inaudito e colpisce per la sua gravità, dimostrando che in Germania, insieme a persone che hanno “capito” (vedi i discorsi di Schultz a Marzabotto e a Sant’Anna) ce ne sono altre che ancora non vogliono arrendersi di fronte alla durezza della storia e della realtà.
Possibile che la giurisdizione di un Paese prescinda del tutto da quanto si è accertato (e in modo definitivo) in un altro Paese? Certo, non esiste un obbligo di legge di conformazione a quanto altrove accertato, anche se nella sede più alta, ma che si possa addirittura archiviare “per mancanza di prove” per una vicenda storicamente accertata e per la quale dieci cittadini tedeschi sono stati condannati in Italia, in tutti i gradi del giudizio, all’ergastolo, è veramente inaudito e incredibile, perché significa che non ci si è resi conto della orrenda tragedia compiuta, per mano tedesca e fascista, nell’agosto 1944, e non si è pensato non solo alle ragioni imposte dal diritto ma neppure a quelle imposte dalla umanità.
Così le 560 vittime, i loro familiari, i loro figli e nipoti, restano sullo sfondo, come figure irrilevanti, perché non si è stati in grado di capire che così si rinnova il loro dolore, visto che da anni invocano verità e giustizia, senza successo, perché hanno ottenuto sentenze in Italia, che non sono state eseguite e perché quella di Stoccarda pretende oggi di chiudere anche l’ultimo sipario. C’è da restare attoniti e sgomenti a fronte di provvedimenti come questo, che si muovono – peraltro – su un filone mai estinto ed al quale non è mancato l’apporto della Corte dell’Aja, che ha dato più rilievo al ruolo diritto che non ai valori ed ai diritti umani.
Bisogna perseguire la verità ed affermare le ragioni della storia, contrapponendole ad ogni tentativo di ridurre la gravità estrema di quanto accaduto in Italia, tra il ‘43 e il ‘45, ad opera della barbarie di una parte dell’esercito tedesco, spesso con l’aiuto dei fascisti.
Bisogna terminare di costruire la mappa delle stragi, avvenute in tutta Italia, completare ed arricchire le ricerche storiche, condurre in porto i procedimenti penali ancora aperti davanti ai Tribunali militari di Verona e Roma. Ma bisogna anche ottenere una discussione parlamentare seria su tutta la vicenda delle stragi, sulle responsabilità tedesche e fasciste, ma anche sulle responsabilità collegate all’ignobile vicenda dell’armadio della vergogna; responsabilità che devono essere finalmente dichiarate e riconosciute a tutti i livelli, nella loro complessità non solo giuridica ma anche politica. Quindi, deve andare avanti la interrogazione presentata da un intero gruppo di Senatori e reiterata anche alla Camera e bisogna raccogliere tantissime firme sotto la petizione popolare lanciata a Marzabotto.
E infine, bisogna premere sul Governo perché si proceda nella “trattativa” con la Germania, che doveva avviarsi dopo la sentenza dell’Aja e di cui da mesi non si sa nulla. Anche sul punto risarcimento e riparazioni occorre raggiungere qualcosa di concreto e certo, mentre si sta sempre aspettando non si sa bene cosa.
Noi ci riteniamo impegnati a tutto questo e riteniamo che sia la migliore risposta ai Magistrati di Stoccarda, così come ai tanti tentativi di far cadere l’oblio su vicende imprescrittibili perché hanno oltrepassato ogni confine, abbattendosi su civili inermi, su persone ree solo di esistere, calpestando diritti umani che dovrebbero essere intangibili.
Ed è anche questo il modo migliore per esprimere la solidarietà più forte, affettuosa e sincera, alle vittime, ai sopravvissuti ed ai familiari della strage di S. Anna di Stazzema, così come a tutte le vittime ed i familiari della strage di Marzabotto e di tante altre terribili stragi.
Carlo Smuraglia
Presidente Nazionale ANPI

A.N.P.I.
ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA
COMITATO NAZIONALE
____
00192 Roma – Via degli Scipioni, 271 – Telefoni 06/3211949 – 3212345 –3212807 – Fax 06/3218495
Ente Morale Decreto Luogotenenziale n. 224 del 5 aprile 1945 – c/c p. 36053007 – Cod. Fisc. 00776550584
www.anpi.it - e-mail anpisegreteria@libero.it oppure anpi.naz@libero.it




Mercoledì 03 Ottobre,2012 Ore: 22:36
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Storia

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info