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www.ildialogo.org Problemi linguistici al MIUR,di Augusta De Piero

Problemi linguistici al MIUR

di Augusta De Piero

Lo sappiamo, la maturità è da sempre un incubo. Ma gli anni scorsi l’incubo era per gli studenti, alle prese con un esame lungo e spaventoso che fa battere la testa al muro. Ma quest’anno a finire sotto accusa è il Ministero dell’Istruzione, che tra tracce che lasciano perplessi ed errori di italiano è finito dietro la lavagna.
Così, dopo la gaffe sulle “traccie”,ora a far finire nel mirino dei social il Ministro Fedeli ci si mettono i batteri.
Tutto avviene nella seconda prova agli esami di maturità per l’indirizzo alberghiero ed enogastronomico. La terza domanda posta agli studenti suona così: “Con riferimento alle buone pratiche di produzione e igiene, il candidato spieghi un comportamento non corretto che può causare la contaminazione batterica di un alimento e un altro comportamento che può favorire la riproduzione di un battere”. Sì, di un “battere”, singolare di “batteri”. Qualcosa stona?
Certo, perché il singolare di batteri è “batterio” e non certo “battere”. A dirlo è addirittura l’Accademia della Crusca, che ha affrontato in passato l’argomento. “La risposta alle numerose domande circa il singolare di batteri è che la forma corretta è batterio e non battère, senza alcun dubbio” scrive l’Accademia della Crusca, che specifica come “l’etimologia parla chiaro: l’italiano batterio proviene dal latino scientifico Bacterium (XIX secolo), che a sua volta deriva dal greco βακτήριον, ovvero ‘bastoncino’, visto che i batteri, microrganismi unicellulari, hanno la forma simile a un minuscolo bastoncello”.
Perché, allora, la gaffe del Miur? Perché, purtroppo, molto spesso si sente il termine battere. Anche qui ci aiuta l’Accademia della Crusca, che spiega da dove potrebbe nascere l’errore. “Si può pensare che vi sia l’influsso di altri termini medici e scientifici in -ere: sfintere, mesentere, uretere, per non dire del meno nobile clistere. Quindi, per analogia, come da sfinteri si ricava il singolare sfintere, da ureteri si ha uretere, da clisteri si ha clistere, da batteri si può ricostruire un inesistente battère”. Che, però, è sbagliato. E al Ministero dell’Istruzione si dovrebbe sapere. Che, a quanto pare, non sa più dove battere la testa.



Sabato 24 Giugno,2017 Ore: 20:56
 
 
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