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Scuola
SCEGLIERE L'ORA DI RELIGIONE

di Agostino Bonassi

Da questo mese di febbraio si sono aperte le iscrizioni alle scuole dell'infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2014/2015.
Alle famiglie verrà anche chiesto se avvalersi – o non avvalersi – dell'Insegnamento della Religione Cattolica comunemente nota come ora di religione. Questo insegnamento è stato introdotto a seguito dell'Accordo del 1984 tra Repubblica Italiana e Santa Sede (correntemente detto Vaticano).
È opinione diffusa pensare che l'ora di religione sia un momento leggero, di poco conto. Al contrario, dalla scuola dell'infanzia ai licei ed istituti tecnici e professionali, sono previsti obiettivi di apprendimento ed indicazioni specifiche.
Ad esempio, nella scuola dell'infanzia il bambino “scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome”.
Nel Primo ciclo (le vecchie elementari) “L’alunno riflette su Dio Creatore e Padre” ed ha l'obiettivo di “scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e che fin dalle origini ha voluto stabilire un’alleanza con l’uomo”.
Nella scuola secondaria di primo grado (già scuole medie inferiori) lo studente conoscerà “L'identità storica di Gesù e il riconoscimento di lui come Figlio di Dio fatto uomo, Salvatore del mondo”.
Per finire, al liceo “distingue la concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della famiglia: istituzione, sacramento, indissolubilità, fedeltà, fecondità, relazioni familiari ed educative, soggettività sociale”.
Le famiglie valuteranno se scegliere questo insegnamento.
Ci preme ricordare alle stesse famiglie che è possibile decidere altrimenti, indicando che si intende non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica. Infatti, come ricorda la circolare ministeriale numero 28 del 10 gennaio 2014, chi non sceglie l'ora di religione può optare tra:
A) Attività didattiche e formative;
B) Attività di studio e/o di ricerca individuali con assistenza di personale docente
C) Libera attività di studio e/o di ricerca individuali senza assistenza di personale docente (solo per gli studenti degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado)
D) Non frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica
In particolare, le Attività didattiche e formative sono conosciute come l'Ora alternativa e prevedono lo svolgimento di altre attività culturali e di studio. Le scuole di ogni ordine e grado – a fronte di questa richiesta – sono tenute ad attivarla. L'Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia-Romagna ha quindi ribadito l'obbligatorietà dell'ora alternativa nella circolare del 29 settembre 2010 determinandone le modalità pratiche di attuazione.
Tutto ciò premesso, occore però descrivere e chiarire alcune situazioni sottolineate dagli stessi genitori:
1) Scarsa è stata 'informazione in proposito negli open day che si sono svolti tra i mesi di dicembre e gennaio.
2) A volte è stato spiegato che a fronte di pochi alunni non avvalentesi dell'ora di religione si provvederà a spostare gli stessi nelle classi parallele, una soluzione non prevista né dalla circolare ministeriale né dalla normativa e che è stata anzi sanzionata dal Tribunale di Padova nel 2010.
3) All'open day di una scuola di paese, un genitore ha riferito della distribuzione di un pieghevole a firma della Diocesi dal titolo “L'ora di religione”:se ciò fosse confermato, da parte della scuola sarebbe una condotta discriminatoria, per il tentativo di indirizzare le famiglie e quindi il venire meno di una scelta pienamente libera da parte delle stesse.
4) Infine, non può corrispondere al vero, l’intenzione di alcune scuole di creare classi parallele, in maniera non prevista dalla normativa vigente, discriminando coloro che non desiderano l’insegnamento della religione cattolica.
BUON LAVORO E BUONA SCELTA A TUTTI!
Agostino Bonassi.



Mercoledì 12 Febbraio,2014 Ore: 19:37
 
 
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