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www.ildialogo.org Un punto di vista laico,di Antonia Sani

Un punto di vista laico

di Antonia Sani

da Adista Segni Nuovi n. 11 del 24/03/2012


Quello dell’Insegnamento della religione cattolica (Irc) è un annoso problema – compie ormai 27 anni – che dura da quando l’Intesa Falcucci-Poletti del 1985 (Franca Falcucci, allora ministro della Pubblica istruzione, e il card. Ugo Poletti, al tempo presidente della Conferenza episcopale italiana) diede il via al mantenimento della collocazione dell’Irc all’interno dell’orario scolastico obbligatorio, rendendo nuovamente curricolare questo insegnamento, pur divenuto «facoltativo» nel Nuovo Concordato.

Se ne è parlato anche durante un incontro, promosso dalla Consulta romana per la laicità delle istituzioni nella “decade laica” (9-19 febbraio), intrecciando l’esigenza contingente legata all’organizzazione delle richieste diversificate di chi non intende frequentare l’Irc, con il principio della laicità della scuola, che va ben oltre l’orizzonte di un’offerta didattico-formativa in cambio di un privilegio. Una questione che pare priva di soluzione e che comunque non viene più vissuta come un vulnus al diritto alla libertà di coscienza, al principio di eguaglianza nella scuola dello Stato. Nel baratro in cui la scuola è precipitata col precedente governo si sono perse le ragioni di fondo della lotta al privilegio di una sola religione, e comunque alla presenza di un insegnamento confessionale travestito da “culturale”, in contrasto con le finalità della scuola, a dispetto dell’art. 9 del Nuovo Concordato.

Le proteste dei genitori e degli studenti più volenterosi si concentrano, all’inizio di ogni anno scolastico, sulla rivendicazione di un’attività alternativa certa e valida, e sulla “concessione”, per altri, di non fare nulla o di uscire dalla scuola, usufruendo di un’altra importante sentenza della Corte Costituzionale (n. 13/1991). Manca però in loro la motivazione, autenticamente laica, di opposizione a un privilegio, che sta alla base di quella sentenza. Manca anche da parte di genitori e insegnanti la consapevolezza dei termini di una vera battaglia per l’eliminazione dall’orario obbligatorio di un’ora donata alle gerarchie cattoliche.

E poi c’è il nodo dell’attività alternativa all’Irc. È inevitabile organizzarla, visto l’incremento a macchia di leopardo (ma costante) di alunni/e che non si avvalgono, il disagio vissuto nelle scuole in cui a tutt’oggi non è prevista alcuna attività alternativa, l’impegno del Ministero dell’Economia e del Ministero dell’Istruzione a retribuire i docenti con disposizioni ben più esplicite degli stanziamenti – universalmente ignorati – in passato attribuiti agli Uffici scolastici regionali. La sentenza del Consiglio di Stato del maggio 2010, che assegna alle scuole il compito di predisporre tali attività per alunni/e interessati/e, onde evitare discriminazioni, ha in realtà sbloccato la situazione, fungendo addirittura da stimolo per docenti e precari che vi vedono una possibilità imprevista di assunzione a tempo determinato. Sono stati presentati programmi da parte di docenti che già li stanno svolgendo in istituti superiori, sono state espresse proteste da parte di genitori in ordine al ritardo con cui l’attività è stata avviata e a una sorta di falsa valutazione quadrimestrale di un’attività in effetti non ancora svolta, sono infine state espresse riflessioni sui cambiamenti intercorsi negli ultimi trent’anni nel sistema scolastico.

L’introduzione del Pof (Piano dell’offerta formativa) ha mutato i termini della questione. Prima, la scelta di un’attività alternativa andava concordata, nell’ambito dei consigli di entro il primo mese di lezione, tra studenti, genitori e insegnanti. Per alcuni quella condizione è più favorevole alla dimostrazione che l’alternativa è un semplice “riempitivo”, rendendo più evidente il confronto col privilegio goduto dalla cattedra dell’Irc. Altri, al contrario, ritengono positiva la presentazione nel Pof di uno o più programmi per un’attività didattica e formativa, l’indicazione di uno o più docenti interni disposti a svolgerla, o la determinazione di una richiesta all’Ufficio scolastico regionale per la copertura annuale sulla base delle opzioni espresse, in modo da offrire certezze ai non avvalentisi all’atto dell’iscrizione. C’è anche la proposta di un posto in organico per tale attività, come già avviene in alcuni istituti superiori. La ratio è la seguente: nell’immediato si avrebbe parità di trattamento tra le due cattedre, di Irc e attività alternativa: in seguito si potrebbe uscire dall’ottica “dell’ora di religione” per sostituirla con un’ora genericamente “facoltativa” in cui coesisterebbero attività facoltative di cui una è l’Irc. Ed è stata infine rilevata l’urgenza di dar vita a una rete di scuole (reti funzionanti sul tema della laicità della scuola esistono a Genova, Torino, Bologna, Firenze) per poter affrontare altri temi scottanti spesso ignorati o sottovalutati, come il voto degli insegnanti di religione allo scrutinio finale e i crediti scolastici, le cerimonie religiose in orario scolastico, le visite pastorali, l’Irc nella scuola dell’infanzia.

Il nostro impegno come associazioni laiche consisterà nel tentare di essere convincenti, di sgretolare il muro dell’indifferenza, della dominante corsa alla spettacolarità, per far comprendere l’importanza di lavorare in rete anche nelle piccole battaglie quotidiane all’interno delle scuole, portando informazioni corrette in grado di far percepire la violenza sui principi di eguaglianza, di libertà di coscienza, di laicità dell’istituzione scolastica esercitata dal Concordato, unendo la nostra battaglia per una scuola priva di condizionamenti religiosi a quella più generale per la difesa e l’affermazione dei diritti umani e civili contemplati nella nostra Costituzione.

* Coordinatrice associazione nazionale “Per la scuola della Repubblica”

Articolo tratto da
ADISTA
La redazione di ADISTA si trova in via Acciaioli n.7 - 00186 Roma Telefono +39 06 686.86.92 +39 06 688.019.24 Fax +39 06 686.58.98 E-mail info@adista.it Sito www.adista.it



Luned́ 19 Marzo,2012 Ore: 15:08
 
 
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