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www.ildialogo.org CHI INSEGNA A CHI, CHE COSA? Linee per un P.O.F. di una Scuola Pubblica all'altezza della nostra Costituzione,di Federico La Sala

SCUOLA E COSTITUZIONE. CHI siamo noi in realtà? Qual è íl fondamento della nostra vita? Quali saperi? Quale formazione?
CHI INSEGNA A CHI, CHE COSA? Linee per un P.O.F. di una Scuola Pubblica all'altezza della nostra Costituzione

"Avere il coraggo di dire ai nostri giovani che sono tutti sovrani": don Lorenzo Milani; "Per rispondere ai requisiti sottesi alla libertà repubblicana una persona deve essere un uomo o una donna indipendente e questo presuppone che essi non abbiano un padrone o dominus, che li tenga sotto il suo potere, in relazione ad alcun aspetto della loro vita. [...] La libertà richiede una sorta di immunità da interferenze che diano la possibilità di [...] tenere la propria testa alta, poter guardare gli altri dritto negli occhi e rapportarsi con chiunque senza timore o deferenza": Philippe Pettit


di Federico La Sala

COSA SIGNIFICA ESSERE ITALIANI ED ITALIANE. LA LEZIONE DEI NOSTRI PADRI E DELLE NOSTRE MADRI - di Piero Calamandrei.

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CHI INSEGNA A CHI, CHE COSA?

Una dichiarazione di indipendenza e un appello - 2001*

PER IL DIALOGO E LA PACE TRA LE GENERAZIONI E I POPOLI: Apriamo gli occhi, saniarno le ferite dei bambíni (deí ragazzi) e delle bambine (delle ragazze), dentro di noí e fuori di noí...Riannodiamo i fili della nostra rnemoria e della nostra dignità di esseri umani. Fermiamo la strage...

Linee per un Piano di Offerta Formativa della SCUOLA dell’AUTONOMIA, DEMOCRATICA E REPUBBLICANA.

***

CHI siamo noi in realtà? Qual è íl fondamento della nostra vita? Quali saperi? Quale formazione?

SCUOLA, STATO, E CHIESA: CHI INSEGNA A CHI, CHE COSA?!

-  IL "DIO" DEI NOSTRI PADRI E DELLE NOSTRE MADRI... 
-  E IL "DIO" ZOPPO E CIECO DELLA GERARCHIA DELLA CHIESA CATTOLICA, EDIPICO-ROMANA.

-  Alla LUCE, e a difesa, DELLA NOSTRA DIGNITA DI CITTADINI SOVRANI E DI CITTADINE SOVRANE E 
-  DI LAVORATORI E LAVORATRICI DELLA SCUOLA PUBBLICA (campo di RELAZIONE educativa, che basa il suo PROGETTO e la sua AZIONE sullaRELAZIONE FONDANTE - il patto costituzionale 
-  sia la vita personale di tutti e di tutte sia la vita politica di tutta la nostra società),

-  Per PROMUOVERE LA CONSAPEVOLEZZA (PERSONALE, STORlCO-CULTURALE) E 
-  L’ESERCIZIO DELLA SOVRANITA’ DEMOCRATICA 
-  RISPETTO A SE STESSI E A SE STESSE, RISPETTO AGLI ALTRI E ALLE ALTRE, E RISPETTO ALLE ISTITUZIONI 
-  ("Avere il coraggo di dire ai nostri giovani che sono tutti sovrani"don Lorenzo Milani; "Per rispondere ai requisiti sottesi alla libertà repubblicana una persona deve essere un uomo o una donna indipendente e questo presuppone che essi non abbiano un padrone o dominus, che li tenga sotto il suo potere, in relazione ad alcun aspetto della loro vita. [...] La libertà richiede una sorta di immunità da interferenze che diano la possibilità di [...] tenere la propria testa alta, poter guardare gli altri dritto negli occhi e rapportarsi con chiunque senza timore o deferenza":Philippe Pettit)

-  e un LAVORO DI RETTIFICAZIONE E DI ORIENTAMENTO CULTURALE, CIVILE, POLITICO e religioso (art.7 della Costituzione e Concordato), 
-  per evitare di ricadere nella tentazione dell’accecante e pestifera IDEOLOGIA deII’INFALLIBILITA e deII’ANTISEMITISMO (cfr. la beatificazione di PIO IX) e di un ECUMENISMO furbo e prepotente, intollerante e fondamentalista (cfr. il documento Dominus Jesus di Ratzinger, le dichiarazioni anti- islamiche di Biffi, e il rinvio sine die dell’incontro fissato per il 3.10.2000 tra ebrei e cattolici) e di perdere la nostra lucidità e sovranita politica,

-  e per INSTAURARE un vero RAPPORTO DIALOGICO e DEMOCRATICO, tra ESSERI UMANI, POPOLI e CULTURE, non solo d’Italia, ma dell’Europa e del Pianeta TERRA (e di tutto I’universo, cfr. Giordano Bruno),

-  IO, cittadino italiano,figlío di Due IO, dell’UNiOne di due esseri umani sovrani, un uomoj ’Giuseppe’, e una donna:’Maria’ (e, in quanto tale, ’cristiano’ - ricordiamoci di Benedetto Croce; non cattolico edipico-romano! - ricordiamoci, anche e soprattutto, di Sigmund Freud),

-  ESPRIMO tutta la mia SOLIDARIETA a tutti i cittadini e a tutte le cittadine della Comunità EBRAICA e a tutti i cittadini e a tutte lecittadine della comunità ISLAMICA della REPUBBLICA DEMOCRATICA ITALIANA,

-  e

-  PROPONGO di riprendere e rilanciare (in molteplici forme e iniziative) la riflessione e la discussione sul PATTO di ALLEANZA con il qúale tutti i nostri padri (nonni...) e tutte le nostre madri (nonne...) hanno dato vita a quell’UNO, che è il Testo della COSTITUZIONE, e il ’vecchio’ invito dell’Assemblea costituente (come don Lorenzo Milani ci sollecitava nella sUa Lettera ai giudici, cfr. L’obbedienza non è più una virtù) a "rendere consapevoli le nuove generazioni delle raggiunte conquiste morali e sociali" e a riattivare la memoria dell’origine dell’uno, che noi stessi e noi stesse siamo e che ci costituisce 
-  in quanto esseri umani e cittadini - sovraní, sla rispetto a noi stessi e a noi stesse sia rispetto agli altri e alle altre, e sui piano personale e sul piano politico,

-  e di RAFFORZARE E VALoRIZZARE, in TUTTA la sua fondamentale e specifica portata, IL RUOLo e LA FUNZIONE deila SCUOLA DELLA nostra REPUBBLICA DEMOCRATICA.

P.S.

NESSuNO E’ STRANIERO SULLA TERRA

-  "A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere, più o meno consapevolmente, che ogni straniero è nemico. Per lo più questa convinzione giace in fondo agli animi come una infezione laiente, si manifesta solo in atti saltuari e incoordinati, e non sta all’origine di un sistema di pensiero. Ma quando questo avviene, quando il dogma inespresso diventa premessa maggiore di un sillogismo*, 
-  allora, al termine della catena, sta il lager
-  Esso è il prodotto di una concezione del mondo portata alle sue conseguenze con rigorosa coerenza: finché la concezione sussiste, le conseguenze ci minacciano"

*

-  "Tutti gli stranieri sono nemici. 
-  I nemici devono essere soppressi. 
-  Tutti gli stranieri devono essere soppressi".

-  Primo LeviSe questo è un uomo, Prefazione, Torino, Einaudi, 1973, pp. I 3-14.

-  Andiamo alla radice dei problemi. Perfezioniamo la conoscenza di noi stessi e di noi stesse. Riattiviamo la memoria dell’Unita, apriamo e riequilibriamo il campo della nosha, personale e collettiva, coscienza umana e politica.

-  Sigmund Freud aveva colto chiaramente la tragica confusione in cui la Chiesa cattolico-romana si era cacciata (cfr. L’uomo Mosè e la religione monoteistica): "scaturito da una religione del padre, il cristianesimo divenne una religione del figlio. Non sfuggì alla fatalità di doversi sbarazzare del padre" ... Giuseppe (gettato per la seconda volta nel pozzo) e di dover teorizzare, per il figlio, il ’matrimonio’ con la madre e, nello stesso tempo,la sua trasformazione in ’donna’ e ’sposa’ del Padre e Spirito Santo, che ’generano’ il figlio!

Karol Wojtyla, nonostante tutto il suo coraggio e tutta la sua sapienza, fa finta di niente e, nonostante il ’muro’ sia crollato e lo ’spettacolo’ sia finito, continua a fare l’attore e a interpretare il ruolo di Edipo, Re e Papa.

QUIS UT DEUS? Nessuno può occupare il posto dell’UNO. Non è meglio deporre le ’armi’ della cecità e della follia e, insieme e in pace, cercare di guarire le ferite nostre e della nostra Terra?

"GUARIAMO LA NOSTRA TERRA": è il motto della "Commissione per la verità e la riconciliazione" voluta da Nelson Mandela (nel 1995 e presieduta da Desmond Tutu). In segno di attiva solidarietà, raccogliamo il Suo invito... 
-  "La realtà è una passione. La cosa più cara" (Fulvio Papi). Cerchiamo di liberare ii nostro cielo dalle vecchie idee. Benché diversi, i suoi problemi sono anche i nostri, e i nostri sono anche i suoi... 
-  E le ombre, se si allungano su tutta la Terra, nascondono la luce e portano il buio, da lui come da noi... "nell’attuale momento focale della storia- come scriveva e sottolineava con forza Enzo Paci già nel 1954 (cfr. E. PaciTempo e relazione, Milano, Il Saggiatore, 1965 - Il ed., p. 184) - la massima permanenza possibile della libertà democratica coincide con la massina metamorfosí verso un più giusto equilibrio sociale, non solo per un popolo ma per tutti i popoli del mondo".

* Cfr. Federico La SalaL’enigma della Sfinge e il segreto della Piramide. Considerazioni attuali sulla fine della preistoria ..., Edizioni Ripostes, Roma-Salerno, Febbraio 2001, pp. 49-53.

 

 

 

 



Giovedì 24 Febbraio,2011 Ore: 21:36
 
 
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