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www.ildialogo.org Dall’Alpe alle Piramidi, 4 SÌ,di don Paolo Farinella

Referendum
Dall’Alpe alle Piramidi, 4 SÌ

di don Paolo Farinella

[pubblicato su la Repubblica/Il Lavoro di Genova di domenica 5 giugno 2011, p. IX con il titolo: «La sinistra dimentichi i vertici e pensi solo a vincere i referendum»]

«Sulla lezione di Milano» non mi attardo molto perché ne ha parlato su questa Repubblica (2-6-2011) da par suo Don Andrea Gallo, «lo mio maestro da cui io tolsi lo bello stile che m’ha fatto onore» (Dante, Inf. I,46- 48). Eppure bisogna riprendere gli esiti delle elezioni amministrative che Berlusconi ha trasformato in un referendum su di lui e che, come è suo costume, ha tradito in corso d’opera. Se avesse vinto, avrebbe urlato l’unzione popolare/divina vita natural durante e la sua inamovibilità dal letto di Putin da cui dirige il traffico di prostituzione.
Siccome ha perso, continua a navigare nella melma come se niente fosse. Spetta a noi, ancora una volta, dargli l’urto finale, a cominciare da Genova. In vista delle prossime elezioni, la sindaco Marta Vincenzi ha scritto al Pd loczale e nazionale per chiedere una riflessione sui quattro anni del suo governo della città, nemmeno fosse un papato. Richiesta improvvida nel clima del successo della sinistra e in vista dei referendum su acqua, nucleare e legittimo impedimento. Poteva soprassedere un par di settimane. I saggi segretari, regionale e provinciale, hanno 4 rimandato a dopo le votazioni, perché si profila già il peccato originale della vecchia ex sinistra: litigare sui posti personalizzati.
La via maestra, dopo Milano, Napoli, Cagliari, Trieste, Torino, Arcore etc. etc. sono le primarie che mi pare siano anche nello statuto del Pd. Se in questo partito fossero savi, ma dubito, non scriverebbero lettere, né farebbero analisi di partito, né cercherebbero soluzioni estemporanee. Se fossero savi e imparassero dalla storia, farebbero semplicemente le primarie come metodo costante, continuo, pacato, efficace. Marta Vincenzi vuole partecipare alle prossime elezioni? Invece di farsi legittimare dagli apparati, si presenti alle primarie, compèta con gli altri e si lasci giudicare dai cittadini, gli unici abilitati a dire come ha governato nei primi quattro anni. Da quello che sento in giro, in centro storico Marta Vincenza non passa: ha promesso, non ha mantenuto; ha ripromesso e non ha mantenuto di nuovo. Ora può promettere la vodka corrente nelle case, qui nessuno le crede più.
Senza dire delle novità prospettate, di cui la più significativa sarà la presenza del Movimento a Cinque Stelle, uno spadone nel costato di chiunque: Piemonte Regione docet! Mi dispiace che Grillo abbia insultato volgarmente Pisapia con la conseguenza delle reazioni risentite dei suoi estimatori. Staremo a vedere. Se il Paese perde Genova, si oscureranno le vittorie di Napoli, Milano, Triste, Novara, Cagliari e Arcore. Il Pd vuole correre questo rischio? Libero di farlo. Noi no!
Il popolo si aspetta che in questa ultima settimana prima dei referendum, invece di fare camarille e intrallazzi di potere con scambio di promesse di posti, incorporate tra le varie anime della ex sinistra, sindaci, assessori, candidati, politici, preti, vescovi, frati, suore, chierichetti bambini e chierichetti cresciuti, strutture di partito e singoli cittadini s’impegnino fino allo sfinimento per informare la gente ed invitare al voto del 12/13 giugno contro la privatizzazione dell’acqua, contro il nucleare che la Cassazione ha restituito alla democrazia diretta, abortendo il tentativo brigante del fascista Berlusconi di scipparlo al giudizio dei cittadini. Infine il quarto referendum che non è meno importante degli altri, ma forse il più qualificante per la dignità giuridica e democratica di una nazione: la legge è e deve restare sempre uguale per tutti, di giorno e di notte, da mane a sera, a cominciare dal capo del governo che dovrebbe dare l’esempio, invece di fomentare divisione, seminare odio, denigrare le Istituzioni che egli dovrebbe rappresentare. Sì, dalle Alpi alla Sicilia un nuovo vento di dignità sembra soffiare «per l’aere a volo» (Dante, Inf. XXIX, 113) che diventerà tempesta su Berlusconi con quattro solenni «SÌ» il 12 e 13 giugno. IO VOTO 4 «SÌ»!



Giovedì 09 Giugno,2011 Ore: 12:32
 
 
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