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www.ildialogo.org NATALE NELLA COMUNITÀ,a cura di Beppe Manni

NATALE NELLA COMUNITÀ

a cura di Beppe Manni

La Comunità del Villaggio Artigiano, si è incontrata alle ore 22,30 del 24 dicembre nella sala del Centro Civico in via Curie.
Abbiamo ascoltato le letture privilegiando il racconto 'lungo' del vangelo dell'infanzia di Luca: tutto il capitolo 2. Sul tavolo era stato allestito un presepe essenziale. Erano evidenziati i “soggetti” principali ricordati nel vangelo: una capanna, una mangiatoia, il bambino, Maria e Giuseppe; i pastori, il gregge, l'angelo. Non c'era Gerusalemme con il suo tempio, il palazzo di Erode, la torre Antonia dei romani. Neppure il bue e l'asino, che non sono presenti in Luca. Gesù è nato fuori dai luoghi di potere, in un rifugio provvisorio (“Non c'era un posto per loro”, è anche la citazione intorno alla quale ha tenuto la sua riflessione il Vescovo Erio). Non ci sono porte, lo vanno ad incontrare i pastori, informati da Dio (gli angeli) che gioiscono insieme ai poveri di quella terra.
Questo è il messaggio del presepe: una sacra rappresentazione diretta e comprensibile per tutti. Dio manda la sua salvezza agli uomini privilegiando gli ultimi della terra come Luca stesso ricorda subito dopo il battesimo di Gesù adulto, all'inizio della sua predicazione (Lc 4).
“Maria da parte sua custodiva tutte queste cose e vi rifletteva in cuor suo” Luca cita due volte questo atteggiamento di Maria, dopo la visita dei pastori e dopo la visita al tempio. Sono parole rivolte anche a noi che siamo chiamati a fare tesoro nel nostro cuore degli avvenimenti e delle parole che ascoltiamo per una nostra comprensione sempre più completa e per riviverle nella vita quotidiana.
Abbiamo chiesto a Paola di fare un suo commento legato alla sua esperienza insieme a Pier nelle carceri di S. Anna. Luogo che ci ha particolarmente coinvolto quest'anno per la vicenda Henrique, nostro amico brasiliano per il quale abbiamo lottato, inutilmente per un processo giusto e se fosse stato possibile per la sua liberazione.
“Parto dal Carcere che è il luogo che io e Pier frequentiamo quasi quotidianamente.
Una giornata qualunque. Lungo il corridoio dove si aprono le porte delle celle, incontro Daniele un italiano ragazzo di 30 anni. Sta passando il quarto natale in carcere. E' molto triste. Non ha speranze. “Dai, il Natale prossimo lo passi fuori...” gli dico per fargli coraggio. Risponde “Ma poi cosa faccio, non ho prospettive”. Proviamo a sognare insieme, ma l'orizzonte rimane carico di insicurezze, incertezze e tristezza. Il carcere e non solo è pieno di persone senza prospettiva, come facciamo a dare loro un po' di speranza e di gioia che sono anche le parole legate al Natale?
In carcere entrano molti volontari cristiani: cattolici tradizionalisti, Testimoni di Geova, pastori evangelici...tutti parlano della bontà di Dio. Dio è grande dicono. Lo gridano con enfasi.
Anche Henrique diceva “Dio è grande”. Ma a ragione. Abbiamo potuto vedere che Dio era grande non nel “pastore” che lo predicava, ma proprio in lui, in Henrique. Nella sua sofferenza ha dato sempre un messaggio di speranza sopportando il disagio della mancanza di libertà. Come abbiamo letto nella lettera dal suo carcere in Brasile.
Sappiamo da un suo amico brasiliano, che Henrique è diventato un punto di riferimento tra i suoi compagni di carcere leggendo insieme la Bibbia, aiutando chi ha bisogno. Creando anche fuori dalla cella una rete di volontari, di aiuto per i famigliari dei carcerati
Henrique testimonia che Dio è grande.
Anche a noi è chiesto di avere occhi e orecchie per ascoltare la sofferenza e specialmente braccia per abbracciare chi è solo, e trasmettere la gioia e la speranza del Natale.
Mi hanno aperto il cuore i biglietti che alunni di una scuola media di Castelnuovo hanno scritto ai carcerati e le risposte toccanti che gli internati hanno mandato ai ragazzi.
I panettoni, le altre cose e le offerte che con l'aiuto di Pier e di tutti voi, insieme abbiamo raccolto, dimostrano che il cuore della gente si apre”.
DOMENICA DOPO NATALE
Ha celebrato il gruppo di Cicci.
Bepi ha introdotto fermandosi in particolare sul racconto di Gesù adolescente al tempio che 'disobbedisce' ai genitori per obbedire al Padre suo...'
Due riflessioni di Bepi e una di Enrica.
  1. Gesù disobbedisce in nome di un'obbedienza superiore. La sua trasgressione sembra invitarci a saper scegliere, a un certo punto della nostra vita, in nome di Dio o seguendo i propri talenti, altre strade che non sempre coincidono con l'aspettativa della famiglia o della società. Obbedienza nella trasgressione.
  2. E' stato letto e commentato un canto natalizio inglese che alleghiamo sotto.
  3. (Enrica) Gesù adolescente incontra al tempio i maestri della legge ”I genitori lo trovarono in mezzo ai maestri mentre li ascoltava e li interrogava (non “discuteva”, come dalla traduzione della Bibbia che leggiamo la domenica).Tutti erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte” (Lc 2,47) (Bibbia di Gerusalemme). Gesù è un ragazzo ebreo che cresce e fa le sue domande ai maestri ed essi gli rispondono. Anche oggi il ragazzo ebreo che arriva ai 13 anni partecipa al riti della Bar mitzvah che è un rito di iniziazione del ragazzo che diventa responsabile di fronte alla legge e può partecipare pienamente ai riti. Il giorno di questo rito di passaggio, il ragazzo interroga gli anziani e ne riceve delle risposte. La rappresentazione classica iconografica del ragazzo-Gesù in mezzo ai dottori della legge con il dito alzato che dimostra una scienza infusa e che umilia gli adulti non corrisponde al racconto lucano.
Ecco la "carola" inglese su cui ho imbastito la parte finale del mio sermone domenicale. La traduzione è letterale, con un paio di piccoli adattamenti e senza nessuna pretesa "letteraria", solo una rapida supervisione della Serena.
Ribadisco che il mio interesse è incentrato sulle due strofe centrali volte a coinvolgere i piccoli ascoltatori (o cantori) nella vicenda di Gesù, e a farli immedesimare in un bambino singolarmente buono”.
ONCE IN ROYAL DAVID'S CITY
Once in royal David's city Un tempo nella regale città di David
Stood a lowly cattle shed, c'era un'umile stalla,
Where a mother laid her baby dove una madre pose il suo bimbo
In a manger for his bed; in una mangiatoia come suo letto;
Mary was that mother mild, questa dolce madre era Maria,
Jesus Christ her little child. Gesù Cristo il suo figlioletto.
He came down to earth from heaven Egli scese in terra dal cielo
Who is God and Lord of all, lui che è Dio e Signore di tutti,
And his shelter was a stable, suo riparo fu una stalla,
And his cradle was a stall; sua culla fu una mangiatoia;
With the poor and mean and lowly coi poveri, i piccoli e gli umili
Lived on earth our Saviour holy. visse sulla terra il nostro santo Salvatore.
And through all his wondrous childhood E per tutta la sua meravigliosa
He would honour and obey, infanzia, onorava, obbediva,
Love and watch the lowly maiden, amava, ascoltava l'umile ragazza,
In whose gentle arms he lay; che l'aveva tenuto tra le sue braccia gentili;
Christian children all must be tutti i bambini cristiani devono essere
Mild, obedient, good as he. miti, obbedienti, buoni come lui.
For he is our childhood's pattern, Perchè lui è il modello della nostra infanzia,
Day by day like us he grew, giorno dopo giorno crebbe come noi,
He was little, weak, and helpless, era piccolo, debole e indifeso,
Tears and smiles like us he knew; come noi conobbe lacrime e sorrisi;
And he feeleth for our sadness, e lui sente la nostra tristezza
And he shareth in our gladness. e partecipa della nostra gioia.
And our eyes at last shall see him, E i nostri occhi infine lo vedranno,
Through his own redeeming love, grazie al suo amore redentore,
For that child so dear and gentle perchè quel bambino così caro e gentile
Is our Lord in heaven above; è il nostro Signore nell'alto dei cieli;
And he leads his children on e lui guida i suoi figli
To the place where he is gone. nel posto dove lui è andato.
Not in that poor lowly stable, Non in quella povera umile stalla,
With the oxen standing by, con i buoi accanto,
We shall see him, but in heaven, noi lo vedremo, ma in cielo,
Set at God's right hand on high; seduto alla destra di Dio;
When like stars his children crowned quando come stelle i suoi figli incoronati
All in white shall wait around. gli staranno tutti intorno vestiti di bianco.
RINGRAZIAMENTI
Alleghiamo i ringraziamenti del gruppo Carcere e Città per la generosità degli amici che hanno partecipato alla raccolta di panettoni (ca 120) e di altri generi di prima necessità.
Abbiamo ricevuto il vostro dono e a nome delle persone ristrette in carcere, soprattutto quelle più sole e abbandonate (sono quelle più povere, già fuori ai margini, ma ora più che mai senza niente) il nostro grazie di cuore e gli auguri di un Natale gioioso.
Per il Gruppo Carcere - Città
Pier



Martedì 29 Dicembre,2015 Ore: 17:57
 
 
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