- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (307) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org La magia della porta aperta,di Beppe Manni

Natale 2015
La magia della porta aperta

di Beppe Manni

(pubblicato sulla Gazzetta di sabato 19 dicembre)
Nelle case della nostra infanzia, le porte erano sempre aperte; entravi anche senza bussare per chiedere il sale o il lievito, ma anche solo per salutare. Le finestre erano gli occhi e le orecchie aperte all'esterno per ascoltare, per chiamare e salutare.
Poi le porte, le finestre e i cortili sono stati chiusi con cancellate, inferriate e serrature blindate, con alarm e telecamere.
Chi va a trovare un amico deve telefonare e sottoporsi all'occhio indagatore del video citofono. Se non sei conosciuto nessuno ti apre. Non si parla poi di ospitare sconosciuti che hanno bisogno.
Questi comportamenti sono motivati: paura dei ladri, dei venditori indesiderati, degli stranieri.
Il risultato però è che ci siamo trincerati in casa prigionieri di noi stessi.
Abbiamo privato noi, i nostri anziani e i nostri bambini della libertà e specialmente della bella e feconda possibilità di incontrare persone amiche e di fare nuovi incontri.
Sembra di essere regrediti ad un secondo medioevo quando le città non solo erano circondate da mura e fossati, ma le case dei nobili e dei mercanti erano torri fortificate con porte chiodate. Ma in quel tempo i poveri avevano le porte senza chiave e sempre aperte.
La porta nasce per aprirsi e accogliere, ma anche per chiudere un luogo e renderlo sicuro e intimo. E’ un equilibrio oggi difficile da mantenere in un mondo di paure, diffidenze.
Anche le porte delle chiese una volta sempre aperte per una visita e una preghiera, oggi sono spesso chiuse.
In questi giorni si parla di porte sante che si stanno aprendo in tutte le cattedrali.
Domenica 13 dicembre la gente si è accalcata per passare attraverso la Porta dei Principi in Pazza Grande di Modena. C'erano anche tutti i rappresentanti della politica e dell'economia.
Cosa cercavano? Il perdono, un'indulgenza, una benedizione? Volevano cambiare vita o partecipare ad una ritualità consolatoria?
Poi ognuno è tornato a casa-fortino 'protetto' da una porta blindata incapace di sentire anche le nocche del vicino di casa che bussa.
Proviamo una volta, almeno per l'anno santo, la gioia di aprire la “nostra porta” ed invitare a pranzo qualcuno non previsto nella vostra ristretta cerchia di intimi. Diventerà una porta santa.
Nella sala civica del Villaggio Giardino, domenica pomeriggio a Modena, due ore prima che si aprisse la porta santa, un gruppo di volontari ha cantato canti natalizi: tutti potevano entrare anziani, persone sole, qualche disabile. Sono stati accolti, hanno ascoltato, cantato, e dopo hanno condiviso panettoni e vino bianco.
Le cancellate con le punte come lance, magari con un cane urlante e le telecamere danno un messaggio chiaro: state lontani.
La porta socchiusa sul margine di una strada o di un cortile, la chiave lasciata inserita nella serratura di un pianerottolo, è un messaggio di speranza, è una mano tesa. Esprimono l’animo del padrone e della padrona di casa che desiderano incontrasi con la gente, dialogare con chi passa e ospitare un amico anche senza farsi annunciare.
La capanna del Presepe non ha porte o cancelli. Tutti potevano vedere e andare a salutare.



Martedì 22 Dicembre,2015 Ore: 17:33
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Primopiano

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info