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www.ildialogo.org A mò di circolare natalizia,di Eugenio Scardaccione

A mò di circolare natalizia

di Eugenio Scardaccione

«La guerra è follia! Per tutti caduti della “Inutile strage” per tutte le vittime della follia della guerra. Mai più guerre! Da ogni terra si levi un’unica voce: no alla guerra e alla violenza e sì al dialogo e alla pace.» (Papa Francesco)
Gentilissimi docenti, personale A.T.A /di pulizia, alunni e genitori,
ho voluto iniziare questa circolare particolare con le parole eloquenti di una speciale “lapide ”posta a Monteleone di Puglia(Fg) accanto ai nomi dei caduti di guerra .Tale riflessione di determinato e condivisibile appello papale mi spinge a curvare gli auguri a tutti coloro che hanno a che fare con l’educazione e l’istruzione, perché ho intenzione di riempirli di un pieno di speranza e di passione che spinga ognuno di noi ad impegnarsi concretamente. Per bandire ogni forma di violenza e condannare atti terroristici come quelli avvenuti il 13 novembre a Parigi , senza dimenticare i morti a causa delle violenze e guerre nel Mali, nella Tunisia , nella Siria, nella Turchia, Egitto, Medioriente e…. dell’utilizzo dissennato delle armi negli U.S.A. È giunta l’ora di interpellare la propria coscienza, per dare un senso e un significato allo scandire delle giornate, senza farsi ingabbiare da ritmi frenetici, in modo da spingere ognuno di noi ad impegnarsi e a cambiare in meglio.
Con grande rispetto di ogni credo religioso, le festività natalizie ci ricordano che Gesù, figlio di un semplice falegname come Giuseppe e di una donna accogliente e determinata come Maria ha divulgato e praticato in maniera infaticabile, un messaggio evangelico scomodo ed impegnativo. In cima alla montagna , davanti ad una moltitudine di persone, ha reso beati i costruttori di pace e di giustizia. E ha testimoniato concretamente che le relazioni intrise di amore, passione, ascolto e spirito di inclusione possono cambiare e trasformare in meglio la nostra esistenza. A partire dai piccoli gesti come un sorriso, una stretta di mano, una pacca sulla spalla, una carezza, una parola gentile, un incoraggiamento, una cortesia solidale per consentire a chi è caduto di rialzarsi e continuare il cammino.
Il rancore, l’indifferenza, il tirare a campare, la delega in bianco e il disimpegno, ci rendono infelici, tristi , insoddisfatti, non ci accompagnano e non facilitano la realizzazione dei nostri sogni e delle legittime aspirazioni che desideriamo realizzare. Abbiamo bisogno, invece, di rallentare i ritmi di vita, fare delle salutari soste di riflessione e costruire tutti i giorni un mosaico di solidarietà, dignità, bellezza, sobrietà, e cura raffinata per i beni comuni, dove ciascuno da protagonista attivo , non da suddito, possa fare la propria parte. Prima di addormentarsi, dopo un’intensa giornata, M.Luther King, si chiedeva di cosa si era indignato ogni giorno.Tale da stimolare quella giusta indignazione che aiuta ciascuno ad avere mente e cuore aperti, forieri di larghi orizzonti per impegnarsi a costruire una società più giusta, nonviolenta, solidale, rispettosa delle diversità, in maniera tale da realizzare il sogno di una bella “convivialità delle differenze”, come amava ripetere il nostro vescovo Tonino Bello. Insomma, desidero porgere a tutti e tutte voi auguri profumati e ri-generanti, ri-lassanti, ri-flessivi in maniera tale che la speranza, la tenerezza possano diventare compagni di vita nell’ordinaria quotidianità, per intraprendere un soddisfacente, ritmico cammino di consapevolezza. E prendo in prestito le parole della giovane pakistana Malala Yousafzai insignita del premio Nobel per la Pace 2014 che ha scritto «Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo» ricordandoci anche di Claudio Abbado, quando ci invitava a riflettere che:« Il segreto della vita è trovare sempre qualcosa di meglio, avere nuove ispirazioni, nuovi entusiasmi. La cultura è un bene comune e primario, come la musica , l'acqua, la scuola, il teatro, la biblioteca, il museo, il cinema, che sono come tanti acquedotti.»
Che il Natale 2015 insieme al prossimo 2016 possano farci compiere passi in avanti e concepire pensieri liberanti, tanto da soddisfare la nostra “sete” per essere e diventare migliori. E suonare, insieme ad altri, una musica dell’anima e della mente.
Eugenio Scardaccione
Dicembre 2015



Lunedì 21 Dicembre,2015 Ore: 20:41
 
 
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