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www.ildialogo.org Mo vene Natale!,di Nino Lanzetta

Mo vene Natale!

di Nino Lanzetta

“ Mo vene Natale, non tengo denare, me fumo ‘na pippa e me vago a corcà” canticchiavano i vecchi della civiltà contadina di una volta! Loro, però, ai sacrifici ci erano abituati: erano parchi e sobri ed avevano imparato ad andar aventi con lo stretto necessario. Troppo numerosi sono stati i Natali di guerra e del dopo guerra. Poi, fortunatamente le cose sono cambiate: è venuto il boom economico e la civiltà dei consumi! “Il Natale non sia ricordato come una variazione di menù” ammoniva il giovane don Borrelli, uno dei primi preti di strada, quello che fondò la Casa degli scugnizzi, togliendoli dai vicoli di Napoli. Le sue parole risuonavano nella chiesa dei Gerolamini, nell’omelia della Messa di Natale degli anni sessanta. Poi aggiungeva un altro motto che è anche oggi di stretta attualità: “ Chiacchiere e tabacchere ‘e legno ‘o banch’ e Napule nun ‘e mpegna!”. La storia sembra tornare indietro di mezzo secolo! E’ tornata alle cronache la famosa biblioteca dei Gerolamini da cui sono stati trafugati preziosissimi libri antichi da rampanti ed improvvisati manager della seconda Repubblica; i redditi sono tornati quelli del 1996, la disoccupazione è cresciuta e non tende a fermarsi e la povertà avanza e le spese per consumi alimentari calano anche in queste settimane di Natale! Le mense dei poveri sono aumentate e coloro che vi si rivolgono non sono più solo stranieri ma italiani: pensionati, anziani, single, ex ceto medio. Non basta la Chiesa ed i suoi preti di frontiera ad arginare il fenomeno che trova sempre meno spazio in televisione e sui media, dove si tacciono perfino i suicidi, come se si volesse evitare fastidiose notizie che fanno cambiare canale.

La politica, quella deteriore, rappresentata nei talk show televisivi, impazza senza freni e pudori, esibita con presunta professionalità da servizievoli presentatori televisivi e giornalisti di parte. Le inchieste della magistratura sull’assalto al bene pubblico e sulle ruberie dei politici si susseguono a ritmo ferrato: da Lusi a Fiorito, da Belsito a Maruccio, la corruzione avanza. Non si sottrae la regione Lombardia, portata ad esempio di efficienza e di correttezza. Altri trentasette consiglieri della maggioranza indagati: perfino le creme della Minetti e i video giochi del Trota, pare siano stati acquistati con i soldi del finanziamento pubblico. In Campania, tanto per non farsi invidiare il primato, un altro consigliere regionale è stato arrestato. In questo contesto, purtroppo, si assiste, ancora una volta, alla discesa in campo di maghi e guaritori, che impudenti e sorridenti, tornano a vendere favole e ad offrire paradisi artificiali e l’uscita dalla crisi che loro stessi hanno provocato! Nonni ultrasettantenni “ fidanzati in casa”, esperti di economia che vogliono ridurci le tasse e toglierci l’Imu; che vogliono combattere l’evasione fiscale con i condoni e gli scudi; che ci vogliono far passare i pensieri cattivi con gli spettacoli ed il varietà e … la pubblicità.

C’è ancora qualcuno che è disposto a credere che si possano ancora impegnare le chiacchiere e le tabacchiere di legno? Non resta che sperare che, dopo la scampata fine del mondo prevista dai Maya, ci si possa scampare, e definitivamente, da questi falsi profeti e guaritori e che possa riprendere, in un Paese ritornato normale, la buona politica che fortunatamente ancora c’è, anche se avanza lentamente e faticosamente! “Chiacchiere e tabacchere ‘ e legno ‘o Banch’ e Napule non ‘e ‘mpegna! Speriamo sia vero! Buon Natale a tutti!

NINO LANZETTA




Lunedì 24 Dicembre,2012 Ore: 14:06
 
 
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