- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (359) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Resoconto incontro associazione Vocatio del 20/5/2018,

Resoconto incontro associazione Vocatio del 20/5/2018

ASSEMBLEA dell’ASSOCIAZIONE VOCATIO
Sede C.d.B. S. Paolo – Via Ostiense, 152B - ROMA
Data. 20.05.2018.
(testo copiato da “Frammenti ed interventi dell’incontro”a cura di Alessandro Manfridi con piccole integrazioni)
Partecipanti:
Mons. Pietro Meloni, vescovo emerito di Nuoro; Giovanni Monteasi; Rosario Mocciaro; Pina Lupo; Giovanni Sommario; Samuele Ciambriello; Grazia Platarota; Annamaria Tufano; Rosita Di Michele; Francesca d’Elia; Alessandro Manfridi; Maria Pia Scala; Ernesto Miragoli; Mauro Castagnaro; Paolo Falcone; Maria Canzano; Gianfranco Calcagno; Francesco Brescia; Gianni Gennari; Annamaria Fiengo; Antonio Silvestri
L’incontro inizia alle ore 10:15
Per la Pentecoste, lo Spirito ci ha riservato una sorpresa: oltre i cari saluti giunti da Mons. D’Ercole tramite Ernesto Miragoli, la presenza di mons. Pietro Meloni, vescovo emerito di Nuoro presente a Roma per l’Assemblea della CEI i cui lavori si svolgeranno in settimana, che, saputo del nostro incontro, ha voluto presenziare.
Il vescovo non ha preso subito la parola ma ha ascoltato tutti gli interventi con molta attenzione.
All’inizio sono stati letti i messaggi inviati da Pietro Taffari ed Anna e Natale Mele e sono state menzionate le adesioni di molti soci e/o simpatizzanti impossibilitati a partecipare di persona all’incontro.
Il presidente dell’Associazione, Giovanni Monteasi, ha relazionato sul cammino svolto nell’ultimo anno e ha letto il testo di una lettera da lui inviata al presidente della CEI Gualtiero Bassetti.
Franco Brescia ha tenuto a sottolineare un “distinguo” per quel che riguarda il tema “cardine” della nostra Associazione: è necessario parlare di presbiterato uxorato piuttosto che di sacerdozio uxorato, proprio per non confondere il dibattito sul sacerdozio battesimale con quello del sacerdozio ministeriale.
Rosario Mocciaro ha chiamato all’apertura ad energie nuove e ad uno sforzo di diffusione delle adesioni all’Associazione stessa. Poi ha accennato alla prossima uscita di un servizio giornalistico con una intervista televisiva che uscirà sul tema dei figli dei preti. Ha ribadito che il direttivo ha messo l’anima e che tutti dobbiamo essere contenti di aver mantenuto la fiammella accesa sul dibattito sui nostri temi.
Paolo Falcone ha ringraziato l’associazione nella quale milita da alcuni anni. Ha detto che ritiene importante definire un obiettivo per scenari di diffusione e promozione delle nostre istanze. Necessario un obiettivo che sia raggiungibile ma anche ambizioso. Bisogna riflettere sullo scenario. Un obiettivo da solo non serve se non è declinato da uno scenario in cui ci si muove. Poi ha dato una serie di suggerimenti, sempre interessanti e importanti, sui quali poter lavorare, come la possibilità di fondare una cooperativa o arrivare ad inquadrare la nostra realtà tra le Associazioni che hanno accesso al 5 per mille. Ultima e importante osservazione: la necessità di sviluppare una rete. Vocatio è una realtà necessaria, ha detto Falcone, per fare rete e fare sistema. In tutta la comunità cristiana. Se Vocatio ha un interlocutore per parlare con la gerarchia questo è ancora meglio.
Infine lui, Ernesto e Gianni Gennari hanno sottolineato che ogni presbitero che ha lasciato il ministero ha diritto a ricevere i soldi versati dal Fondo Clero all’INPS. e gli interessati dovrebbero mettersi in moto per esigere ciò che è e sarà loro dovuto nei tempi in cui maturerà la pensione.
Samuele Ciambriello ha sottolineato l’intervento del cardinal Stella, in merito alla questione dei “viri probati”.
Gianni Gennari osserva che oggi Francesco dice cose che per anni noi abbiamo detto andando controcorrente. Oggi noi non dobbiamo pretendere nulla, ma essere disponibili.
Samuele Ciambriello ritiene che sia importante innalzare il dibattito con una riflessione teologica. Ricominciare a dire che ci sono dei valori. Riprendere questi temi ad un certo livello.
Franco Brescia ricorda che ci sono studi teologici già su questi temi.
Paolo Falcone invita ad un obiettivo di arrivare a raggiungere almeno il 10% dei preti sposati in Italia.
Annamaria Tufano ritiene che non conti il numero ma la testimonianza e la voce. Oggi dobbiamo trovare chi porta avanti questa fiammella.
Gianni Gennari sottolinea che noi siamo una realtà. Dobbiamo riconoscere le lacrime e il sangue, le speranze e le gioie senza nostalgie dei presbiteri uxorati che dobbiamo impegnarci a raggiungere. Ha detto a Stella che è vergognoso il formulario della dispensa. Uscirà un libro a settembre che ci riguarda personalmente su Carlo Travaglino fatto molto bene. Ripercorre cosa è successo al Concilio sul celibato. Ho fatto amicizia con Beniamino Placido. Come la goccia è importante far presente ai vescovi la nostra disponibilità.
Annamaria Fiengo aggiunge che molti di noi già fanno tante cose. Non vogliamo entrare in questa nostra Chiesa dalla porta principale: nessuna rivendicazione Ci sono famiglie sfasciate e preti celibi che non sanno che dire, chiusi nel proprio mondo che non esiste più. Cosa ci manca ? Fare sapere quello che si fa: la nostra testimonianza. Se questo Papa dà dei segnali molto forti, come sposare in aereo i due assistenti di volo, dobbiamo seguire il suo esempio.
Noi all’interno di una crisi antropologica che stiamo vivendo dobbiamo chiederci come possiamo essere al servizio degli altri. Stiamo testimoniando il battesimo e il matrimonio, dobbiamo avere il coraggio di fare e anche di dire quello che facciamo.
Ernesto Miragoli sostiene:
  1. La cosa più importante è la comunicazione. Qui ci sono risorse giovani, sarebbe bene che ci fosse qualcuno che dia la disponibilità. Rosario ha parlato della rivista. È importantissima la comunicazione che significa anche raccogliere qualche soldo materiale.
  2. E’ importante il fatto che, fin da quest’oggi, l’assemblea di Vocatio sia una fucina pentecostale. A partire da quello che è stato: una storia che è rappresentata da chi ha i capelli bianchi e si è adoperato a tenere viva l’attenzione sulla nostra la realtà. Oggi serve una presidenza che sia attenta alle istanze della realtà ecclesiale contemporanea. Un nuovo modo di comunicare. La comunicazione deve avere dei contenuti. Occorre chiarirsi su cosa possiamo fare, su cosa vogliamo comunicare.
Paolo Falcone suggerisce un modello di diarchia: responsabile e vice responsabile. Come i Gesuiti: chi si espone non governa e chi governa non si espone.
Mauro Castagnaro dichiara:
  1. In primo luogo di aver molto apprezzato l’intervento di Ernesto su Facebook, con l’attenzione alle emergenze. Bisogna capire se c’è qualcuno disponibile ad occuparsi di questo.
  2. La seconda questione è quella organizzativa. Se facciamo un tentativo motivato di raggiungere i lontani si potrebbero riavvicinare con la fase diversa che stiamo vivendo. Il modello che abbiamo di fronte di Chiesa non funziona più ma un’istituzione non cambia dall’oggi al domani.
  3. La terza questione riguarda quel che dice Samuele sul libro di Mons. Stella (che sembra che conosca le problematiche): in realtà quel che è vero è che il tema sarà al centro del Sinodo pan amazzonico del 2019 sui “viri probati”. Questo Sinodo si farà a Roma e ci sarà una eco non regionale ma universale. Sarà importante fare una riflessione, proseguire, approfondire nell’oggi questo tema (Vocatio può fare qualcosa? Quali ministeri per una Chiesa nuova?).
  4. A fine agosto a San Salvador ci sarà il Terzo Congresso Panamericano di Teologia. Praticamente gli “eredi” della “Teologia della Liberazione”. Ci sarà una Tavola rotonda con la partecipazione della nostra teologa Serena Noceti su i nuovi ministeri per una nuova Chiesa. Vocatio dovrebbe lavorare nell’Associazione in parte sull’idea di patronato, in parte sulla ridefinizione organizzativa, in parte su come si possa inserire in questo attuale momento ecclesiale. Ci sono a livello nazionale ed internazionale reti che si stanno costituendo per un cammino di riforma. A novembre ad Aparecida ci sarà un convegno di questi delegati da tutto il mondo. La funzione di Vocatio è ancora attuale.
Paolo Falcone sostiene che bisognerebbe fondare una cooperativa.
Interviene Mons. Melloni e dichiara di aver sentito parlare di Vocatio e di aver appreso che oggi ci sarebbe stato questo incontro: perciò si è permesso di avvicinarsi per l’ascolto. E’ contento della serenità, fiducia e disponibilità verso la Madre Chiesa che riscontra. La sua presenza non rappresenta nessuno, ma, avendo sentito del Convegno svoltosi l’anno scorso, nell’assemblea della CEI, fece una domanda sui presbiteri sposati e Papa Francesco rispose “Che facciano i buoni laici!” Forse i tempi stanno per maturare come appare dalla testimonianza di oggi e dal numero di Adista che lascia intravedere qualche speranza per il futuro. Vorrebbe incoraggiare i presenti ed invitarli a potenziare con la presenza dei giovani insieme con coloro che sono militanti da una vita. Come laici si può fare tanto del bene ma se ci fosse un riconoscimento pastorale e teologico sarebbe una risorsa.
Ernesto Miragoli chiede: “Secondo lei è possibile nella Commissione CEI per il Clero in maniera non conclamata dire che noi siamo qua per questo servizio?”
Paolo Falcone aggiunge: “Quando il Papa ci invita a fare i buoni laici, c’è da ricordare che anche i laici hanno dei ministeri riconosciuti all’interno della Chiesa.”
Gianni Gennari ricorda: “Il Papa ha anche detto che la questione è nella sua agenda, non dimentichiamolo!”
Mons. Melloni risponde che può dare solo la risposta dell’Angelo Gabriele: “Nulla è impossibile a Dio”. Conosce tanti preti uxorati ma raramente ha sentito parlare di Vocatio. Già dopo il Concilio ci furono tanti abbandoni del ministero. Il celibato è un dono. San Pietro era sposato. E’ bene che diate una mano a questa Chiesa. Papa Francesco si espone e va seguito.
Annamaria Fiengo interviene ringraziando per le cose che dette. Ricorda che recentemente don Ettore Cannavera è stato ospite a casa sua ed era rimasto addolorato per la morte recente di un prete sposato in Sardegna e perché al funerale c’erano “quattro gatti”. I vescovi sensibili devono essere aperti alla disponibilità dello Spirito. Tutti dobbiamo aiutare i fratelli preti celibi che hanno le loro sofferenze legate al rispetto del celibato. Cercare di collegarci con le persone che hanno lasciato.
Mons. Meloni suggerisce che l’Associazione potrebbe contribuire a far conoscere i sacerdoti che hanno lasciato. Lui sta curando una storia di sacerdoti e si è permesso di ricordare la storia di qualche sacerdote che si è sposato.
Franco Brescia dice che ci sono preti sposati invitati da gruppi a celebrare l’eucarestia (e già lo fanno), un vescovo emerito ha imposto la stola a due fra i preti sposati presenti a questo incontro. Così come il Papa ha sposato i due sull’aereo andando oltre il Diritto Canonico...
Mons. Meloni ricorda che, quando era Patriarca di Venezia, il cardinal Roncalli impose la stola e chiese di essere confessato da un prete che aveva lasciato il ministero...
Anna Tufano invita a chiedere a Mons. D’Ercole di poter svolgere il prossimo Convegno ad Ascoli Piceno nella sua diocesi ad Ottobre...
Maria Pia Spalla interviene dicendo che il celibato è un dono ma può non esserlo per tutti i presbiteri. La dispensa permette al sacerdote di accedere, se lo desidera, al sacramento del matrimonio; anche se indirettamente si riconosce quindi che non tutti i presbiteri hanno il “dono” del celibato.
Mons. Melloni ricorda che ci sono preti sposati in Oriente …
Gianni Gennari aggiunge che nella messa crismale nessun papa ha mai parlato di celibato, perché non è essenziale nel sacerdozio. Non dobbiamo permettere a nessuno che venga sostenuto un legame assoluto tra celibato e sacerdozio, perché la tradizione della Chiesa dice altro.
Alessandro Manfridi ringrazia tutti i presenti per le loro riflessioni, Giovanni per la sua relazione, Paolo per le sue idee e i suoi suggerimenti, Mauro per la sua panoramica ecclesiale a livello intercontinentale, Ernesto per i suoi apporti. Sul tema della comunicazione c’è stato l’impegno nei mesi scorsi a diffondere il pensiero dell’Associazione cercando di raggiungere tanti amici attraverso lo strumento del gruppo Facebook con una notevole partecipazione. Senz’altro ci sono tanti margini di miglioramento e una bella sfida per tanto lavoro da svolgere.
Giovanni Sommario si dice contento di questa esperienza con Vocatio, che, con Grazia, segue dal Convegno dell’anno scorso. Pensa che sia importante dialogare con la gerarchia. Ci vorrebbe un Convegno annuale, non dobbiamo chiuderci ma andare oltre. Di vescovi sensibili ce ne sono tanti, ha parlato anche con Mons. Galantino e l’ha trovato accogliente e rispettoso della sua scelta.
Maria Pia Spalla aggiunge che ha potuto constatare, attraverso molte testimonianze di sacerdoti che lasciano il ministero, che un problema importante è il lavoro. Molti vengono abbandonati a se stessi, altri continuano a insegnare religione cattolica nelle scuole. Non c’è uniformità di trattamento. L’insegnamento della religione cattolica, in ogni caso, non deve essere considerato né come una limitazione né come un privilegio. È importante che la Chiesa non abbandoni a se stessi i sacerdoti che lasciano ma cerchi di aiutarli. Molti sacerdoti non abbandonano per motivi economici. La Chiesa deve essere Madre.
Annamaria Fiengo ricorda che il Papa ha detto che come si è accompagnato per l’ingresso, così si può accompagnare per l’uscita.
Si passa alle elezioni del nuovo direttivo.
Nove sono gli eletti nel Comitato Esecutivo (elezione all’unanimità): Giovanni MonteasI, Rosario Mocciaro, Franco Brescia, Samuele Ciambriello, Gianfranco Calcagno, Paolo Falcone, Alessandro Manfridi, Giovanni Sommario, Grazia Platarota.
Il comitato elegge, al suo interno:
Presidente dell’Associazione Rosario Mocciaro;
Direttore: Alessandro Manfridi
Segretario:Giovanni Sommario
Responsabile rapporti con la Stampa: Paolo Falcone
Responsabile rapporti internazionali con le Associazioni di presbiteri uxorati: Franco Brescia.
Viene deciso che per gli altri membri dell’esecutivo le responsabilità verranno in seguito definite.
I lavori si chiudono alle 13:30 e i presenti condividono il pranzo in fraternità.



Mercoledì 23 Maggio,2018 Ore: 18:55
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Pretisposati si' grazie!

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info