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www.ildialogo.org IL SILENZIO DELLO XILOFONO,di Ernesto Miragoli

Preti sposati
IL SILENZIO DELLO XILOFONO

Mauro Delnevo è morto


di Ernesto Miragoli

Embè? Ogni giorno muoiono tante persone!
E' vero. E un giorno moriremo anche noi.
Ci sono morti, però, che ti lasciano il segno non solo perché hai conosciuto il defunto, hai conosciuto i parenti, ma soprattutto perché con il defunto hai avuto modo di percorrere un breve ma significativo tratto della vita.
Chi è Mauro Delnevo?
E' stato per anni il presidente di Vocatio, una delle associazioni italiane di preti che hanno lasciato il ministero e si sono sposati. Per anni ha rappresentato l'associazione nei convegni internazionali e per anni ha cercato di comporre le varie anime che hanno vissuto il movimento più rappresentativo dei preti sposati italiani.
Era un prete di Livorno e non ha mai smesso di essere prete. Quando ha lasciato il ministero per sposarsi con Pina ha continuato a vivere in modo diverso il proprio sacerdozio fondando una comunità di base a Coteto, in Livorno e non ha mai abbandonato il rapporto con il mondo ecclesiale avendo avuto da una parte la fortuna di poter interloquire ( a volte anche vivacemente) con il suo vescovo di allora, Mons. Ablondi, ma dall'altra - e qui sta il suo vero pregio - il carattere al contempo forte e mite che gli ha consentito di proporsi in modo determinato, ma mai aggressivo. Non ebbe vita facile, come nessuno di noi l'ha avuta. A quei tempi lasciare il ministero era roba da matti, sposarsi era peccato mortale e le conseguenze del caso erano pesanti per quanto riguarda la nuova vita che s'apriva e che significava trovare una casa, un lavoro, una nuova realtà sociale.
Mauro, in compagnia di Pina, affrontò tutto con serenità. Entrambi si regalarono Miriam con la quale Mauro amò immortalarsi in una fotografia mentre l'accarezzava con infinita dolcezza.
Conobbi Mauro per la prima volta in occasione di un raduno di preti sposati a Roma. Eravamo in tanti e non ebbi modo di trascorrere del tempo con lui. Ma qualche anno dopo, a Napoli, passammo una serata piacevole in cui non parlammo solo del movimento, ma del nostro modo di essere profezia in una comunità ecclesiale ancora troppo cristallizzata su posizioni conservatrici.
Egli mi parlò di Vocatio, dei travagli del movimento, della federazione internazionale dei preti sposati e delle sue posizioni.
E fu lì che pensai che era lo xilofono di Dio.
A me piace pensare la comunità ecclesiale come una grande, immensa orchestra in cui ognuno suona un proprio strumento. Non sempre la sinfonia esce orecchiabile e perfetta perché la partitura è sempre in fieri in quanto l'Autore lascia libertà di azione creativa ai musici.
Mauro, in questa orchestra, è stato lo xilofono.
Lo strumento, si sa, copre quattro ottave. E' poco impiegato, ma quando lo è, svolge un ruolo da solista.
Mauro, da presidente del movimento Vocatio, ha saputo spaziare dal "do" più grave fino al "si" più acuto facendo ascoltare il suo tintinnìo al momento opportuno, come l'orchestrale esperto che rispetta il tempo d'intervento e misura il colpo del martelletto.
Nell'orchestra del Paradiso è già lì, pronto a dare il colpo giusto al momento giusto con l'intensità giusta quando il Direttore indica il momento dell'intervento.
E sarà, questa volta sì, una perfetta sinfonia.
Grazie, Mauro.
Nella pace di Dio ogni cosa trova il proprio senso e la propria misura.
Ernesto Miragoli
Como
www.webalice.it/miragoli
La redazione del nostro giornale si associa al dolore della famiglia, degli amici delle comunità di base italiane e di tutti i preti sposati per la perdita di Mauro DelNevo.


Giovedì 15 Maggio,2014 Ore: 18:10
 
 
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