"Anche di notte il mio cuore mi istruisce...". Buongiorno a tutti: "oves et boves, insuper, pecora campi!" PENSATE, FRATELLI: il mio carissimo amico, +don Giovanni D'Ercole (ci conosciamo da 35 anni) dichiarando che "per la Chiesa siamo una RISORSA e...UN'OPPORTUNITA'...", mi ha fatto pensare alla "parabola dei talenti". Se, come ha affermato il Concilio, il Popolo di Dio ha diritto ad aver spezzato il Pane della Parola ed il Pane dell'Eucarestia, affinche' si faccia Pane di condivisione con tutta l'umanita', di quale peccato di omissione ("servo malvagio e infingardo"!) si vengono a caricare responsabilmente i Vescovi per averci e continuato a sotterrarci ("talento" di grande risorsa ed opportunita') sotto "il dogma" del celibato, privando per tanto tempo intere comunita' cristiane del seme e del cibo da cui nascono e si alimentano!  Ed hanno solennemente scritto: "Ecclesia de Eucarestia;! Si sono autoaccusati da soli, "scartandoci" volutamente e alimentando nel Popolo di Dio il discredito e il disprezzo verso di noi per centinai di anni. L'Anno Santo della Misericordia deve continuare. Uniamoci all'unica vera "Porta delle pecore" che, abbracciati (noi preti uxorati e vescovi) dobbiamo al piu' presto attraversare. Anche loro sono "pecore": "con voi sono cristiano (pecora), per voi sono pastore". Credo che sia una riflessione che il mio carissimo amico d. Basilio Petra', come moralista non potra' non condividere e sviluppare, visto che migliaia (villaggi nel 3° mondo e quartieri periferici di citta' e paesini di montagna) comunita' cristiane  sono senza Eucarestia domenicale! E potrebbe essere una riflessione forte che +don Giovanni potrebbe proporre alla coscienza della CEI. "Avevo fame...sete...e NON MI AVETE DATO....".