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www.ildialogo.org CELIBI PER LEGGE (4),di Ernesto Miragoli

CELIBI PER LEGGE (4)

IL CORAGGIO DI COMINCIARE


di Ernesto Miragoli

(30-08-16)

Ho concluso una riflessione precedente sostenendo che "...bisogna solo avere il coraggio di cominciare".
Ho riflettuto e pregato prima di continuare queste riflessioni perchè sento che devo spiegare il significato della mia affermazione "il coraggio di cominciare".
Sembra una frase buttata lì, ma per me ha un significato particolare perchè chi come me porta avanti da tempo il discorso del celibato sacerdotale facoltativo ha scelto un metodo, quello di dialogare con i Pastori della chiesa.
Altri che intendono perseguire lo stesso obiettivo ne hanno scelto un altro: continuare il ministero in una comunità non curandosi della disciplina canonica che, com'è noto, sospende a divinis, scomunicandolo, ogni ministro in sacris che attenti matrimonio o convivenza.
Mi chiedo sempre quale dei due metodi sia valido, quale dei due metodi abbia portato più frutti.
E' doveroso precisare che quanto andrò scrivendo è frutto della mia sola esperienza in quanto, dopo una breve militanza in Vocatio, mia moglie ed io abbiamo continuato il percorso da soli cercando di dare una mano a preti e donne in crisi ma partecipando solo molto saltuariamente a riunioni nazionali.
Quale dei due metodi, dunque, seguire?
Quale dei due metodi si è rivelato più proficuo?
Non posso valutare il secondo perchè non ho esperienza diretta per cui mi fermo a valutare il primo.
Il percorso da me scelto - quello del dialogo con i Pastori - si è rivelato un vero fallimento.
A volte mi chiedo se sia tutta colpa mia.
Forse non so propormi bene, forse non so continuare un dialogo, forse non ho saputo essere capace di convincere...non so.
Sta di fatto che di strade ne ho tentate parecchie.
Non ricordo nemmeno più con quanti vescovi e cardinali ho parlato, a quanti ho scritto, con quanti ho intrattenuto rapporto anche solo occasione perchè insieme potessimo dare una mano ad un loro prete in crisi.
Porte chiuse?
Mai.
Scortesie, scorrettezze, maleducazioni palesi?
Quasi mai.
In genere quando scrivo quasi tutti rispondono e rispondono bene. Qualcuno si è spinto persino a congratularsi per il lavoro che facciamo.
Quando però si tratta di stringere le fila del discorso che sostanzialmente sono solo due: o dare una mano al proprio prete in crisi o impegnarsi a portare avanti i concetti a livello di conferenza episcopale, si defilano, spariscono, non rispondono più al cellulare che hanno dato e non ci vuole molto a capire che non è il caso di insistere.
Il coraggio di cominciare...
Penso ancora che il coraggio di cominciare debbano averlo i Pastori che continuano a ripeterci di aver ricevuto da Cristo la missione di pascere il gregge.
Non so se ne siano convinti fino in fondo, non posso giudicarlo. Mi limito a prendere atto che una parte del gregge (quello dei preti sposati) non solo non lo vanno a cercare, non solo non si prendono sulle spalle la pecora ferita e curano quella malata, ma proprio non la considerano. C'è un bel gregge di famiglie di preti sposati che hanno contratto matrimonio anche religioso che, fino a quando non danno fastidio, lo si lascia pascolare senza interessarsene.
Chissà perchè, ma succede quasi sempre che un vescovo cessa di essere vescovo del suo prete che si sposa.
Gli ha partecipato la pienezza del sacerdozio imponendogli le mani e poi lo lascia a se stesso, ai suoi problemi, non si interessa della sua famiglia, di cosa faccia, di come conduca la vita...
Ci sono vescovi che stanno in mezzo alla gente, vanno a trovare le famiglie, ma evitano accuratamente di suonare il campanello di quella di un loro prete sposato.
Il coraggio di cominciare deve venire da loro.
Noi ci siamo.
Quelli di noi che ritengono di poter mettere a disposizione la loro esperienza per poter contribuire a valutare una pastorale che comprenda anche il sacerdozio uxorato sono ancora lì, in attesa di un cenno.
Ma loro, i Pastori, ce l'hanno questo coraggio?
Non dimentico che scrivo sempre riferendomi alla mia esperienza personale, ma devo dire un bel NO grosso, tondo e chiaro.
Devo dire che a loro non interessa se un prete della loro diocesi è innamorato di una donna ed entrambi pensano di continuare a vivere una vita assieme. Prendono in mano il problema quando il prete se ne va. Allora pensano a come arginare lo scandalo, a come tacitare la cosa, a come mettere la sordina al fatto clamoroso.
Devo dire che a molti non interessa se un prete della loro diocesi è un vero e proprio sciupafemmine che illude una ragazza fino a quando, cambiando parrocchia, tutto si sistema e per lui.
E lei?
Lei se ne farà una ragione.
Chi ha avuto la pazienza di leggermi sin qui vorrà rassicurarmi: papa Francesco ha detto che la cosa è nella sua agenda. Mi rassicurerà ancor di più perchè mi dirà che lo scorso anno a santa Marta ha celebrato il 50esimo di sacerdozio di alcuni preti romani e ha invitato alla celebrazione anche qualche coppia di preti sposati.
Grazie per la rassicurazione, ma non ci credo.
Il papa ha ricevuto molte lettere di preti sposati. Non mi risulta che abbia risposto ad una. Non mi risulta neppure che abbia fatto una telefonata, come ha fatto altre volte per casi certamente più drammatici.
Il papa ha ricevuto molte lettere di donne in crisi perchè amano un prete e ne sono corrisposte oppure sono state lasciate senza una spiegazione. Non mi risulta che abbia risposto ad una di queste o abbia fatto la solita telefonata.
Si dice e si scrive che il papa si aspetta che siano le conferenze episcopali a prendere l'iniziativa.
Mi chiedo perchè non ha preso l'iniziativa quando era vescovo di Buenos Aires e cardinale di santa romana chiesa.
Non solo. Se quel che si dice e si scrive è vero, allora dico che mi sembra un bel modo di non risolvere il problema perchè non ho mai sentito di una conferenza episcopale che abbia deciso di mettere all'ordine del giorno questo argomento.
Il coraggio di cominciare...
Accetto altre idee che potrebbero venire dai Pastori, ma forse è meglio che vengano da popolo di Dio, posto che al popolo di Dio il tema interessi.
Ernesto Miragoli
e-mail miragoli@hotmail.it


Martedì 30 Agosto,2016 Ore: 19:35
 
 
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