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Perchè vogliono il celibato?

Scritto da redazione
La curia non riesce a impedire  il dibattito sul celibato. Questa volta è stato l’arcivescovo di Vienna, Christoph Schoenborn, a riproporre la necessità di discuterne, e il nuovo prefetto della congregazione per il clero, il cardinale Piacenza, gli ha subito chiuso la porta in faccia. Ma anche Shoenborn è un principe della chiesa. Abbiamo così voluto sentire l’opinione di uno dei teologi moralisti più apprezzati in Italia, il professor Giannino Piana. Partendo da una domanda molto semplce: 
il celibato dei sacerdoti ha un fondamento teologico?
“Assolutamente no, per il semplice fatto che il celibato è stato introdotto nella chiesa catolica latina esclusivamente per motivi pastorali e giuridici, non ha mai comportato un problema teologico il fatto che ci fossero preti sposati nelle chiese cattoliche orientali e che a loro fossero affidate le loro comunità.”
Si potrebbe pensare a un celibato opzionale?
“Sì, certamente. Si potrebbe pensare di cominciare ordinando persone sposate, persone che hanno dimostrato nella loro vita e con la loro vita una capacità di guida e attaccamento ai valori cristiani. Ma poi si dovrebbe passare necessariamente ad un sistema simile a quello che vige nelle chiese cattoliche orientali, dove i preti che vivono a contatto con la comunità cristiana sono sposati, mentre quelli che scelgono liberamente il celibato possono essere assegnati ad altri compiti, chiamiamoli più profetici, comunque non  esclusivamente di servizio all’interno della comunità.”
Perchè la resistenza a superare il celibato è così forte?
” Si può facilmente pensare che cambiare dopo tanti secoli può preoccupare, magari qualcuno teme problemi di rapporto con la comunità dei fedeli, ma io credo che il problema principale sia un altro: il clero sposato sarebbe più autonomo, più vicino al sentire comune diffuso nella comunità e questo potrebbe portarlo a dissentire dalle posizioni dottrinali espresse dalla gerarchia.”


Mercoledì 30 Marzo,2011 Ore: 16:06
 
 
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