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www.ildialogo.org Le donne italiane dei preti chiedono al papa di eliminare la disciplina del celibato,di John Hooper Roma

Le donne italiane dei preti chiedono al papa di eliminare la disciplina del celibato

di John Hooper Roma

Articolo del Guardian sulla Lettera a Benedetto XVI sul celibato. Nostra traduzione


Quaranta donne hanno inviato una lettera senza precedenti al papa dichiarando che i preti hanno bisogno di ‘provare sentimenti, amare ed essere amati”.
Thursday 27 May 2010 19.41 BST
Siamo abituate a vivere nell’anonimato quei pochi momenti che il prete riesce a concedere e viviamo giornalmente i dubbi, le paure e le insicurezze dei nostri uomini, supplendo alle loro carenze affettive e subendo le conseguenze dell’obbligo al celibato.
Decine di donne italiane che hanno avuto relazioni con preti cattolici o frati hanno scritto una lettera aperta al papa per chiedere l’abolizione della disciplina del celibato. La lettera, che una firmataria definisce ‘senza precedenti’, afferma che un prete “deve vivere con gli altri esseri umani, provare sentimenti, amare ed essere amato”.
Inoltre chiede comprensione per coloro che “vivono nell’anonimato quei pochi momenti che il prete riesce a conceder(ci) e viviamo giornalmente i dubbi, le paure e le insicurezze dei nostri uomini” .
Il tema è stato messo di nuovo nell’agenda Vaticana in marzo quando uno dei consiglieri più anziani di papa Benedetto, il Cardinale Christop Schönborn, arcivescovo di Vienna, ha detto che l’abolizione della norma del celibato potrebbe tenere a freno gli abusi sessuali dei preti, suggerimento subito riconsiderato dopo che Benedetto ha confermato “il principio del sacro celibato”.
Le autrici della lettera dicono di essere uscite allo scoperto dopo aver ascoltato questo ritornello, che loro definiscono la “riaffermazione di sacralità di ciò che sacro non è”, ma una legge umana. Ci sono molti esempi di preti sposati nei primi secoli del cristianesimo. Oggi, i preti cattolici di rito orientale possono essere sposati, così come possono esserlo quelli che si convertono al cattolicesimo romano dall’anglicanesimo.
Una tra le firmatarie, Stefania Salomone, 42 anni, office manager, riferisce che il messaggio al papa è stato promosso da circa 40 donne iscritte in un forum sul sito Il Dialogo. Ma il tema è talmente delicato che solo 3 hanno reso noti i propri nomi.
La lettera è stata pubblicata in rete il 28 di marzo, ma è stata riportata solo mercoledì dall’agenzia di stampa internazionale global Post.
La Salomone afferma che, poiché ai cattolici è stato sempre insegnato a guardare il prete in alto, le donne la cui relazione col prete viene interrotta “spesso perdono la fede nel genere maschile in generale”. La sua stessa relazione di cinque anni è stata platonica, ma Antonella Carisio, una delle altre firmatarie, dice di aver avuto una relazione con un prete brasiliano che spesso dormiva a casa sua.
Quando la relazione è stata scoperta da un altro prete, egli è stato trasferito a Roma. “Quando partì mi regalò perfino un anello di fidanzamento”.
Ma poi tornò in Brasile e in questa settimana ha detto al globalPost: “Era una cara amica, una confidente, ma non sono mai stato innamorato di lei”.
Testo originale
Italian priests' secret mistresses ask pope to scrap celibacy rule
Forty women send unprecedented letter to pontiff saying priests need to 'experience feelings, love and be loved'
Pope Benedict XVI deliver a speech at the conference of Italian bishops at the Vatican.
The pope delivers a speech at the conference of Italian bishops at the Vatican. Photograph: Pier Paolo Cito/AP
Dozens of Italian women who have had relationships with Roman Catholic priests or lay monks have endorsed an open letter to the pope that calls for the abolition of the celibacy rule. The letter, thought by one signatory to be unprecedented, argues that a priest "needs to live with his fellow human beings, experience feelings, love and be loved".
It also pleads for understanding of those who "live out in secrecy those few moments the priest manages to grant [us] and experience on a daily basis the doubts, fears and insecurities of our men".
The issue was put back on the Vatican's agenda in March when one of Pope Benedict's senior advisers, Cardinal Christoph Schönborn, the archbishop of Vienna, said the abolition of the celibacy rule might curb sex abuse by priests, a suggestion he hastily withdrew after Benedict spoke up for "the principle of holy celibacy".
The authors of the letter said they decided to come into the open after hearing his retort, which they said was an affirmation of "the holiness of something that is not holy" but a man-made rule. There are many instances of married priests in the early centuries of Christianity. Today, priests who follow the eastern Catholic rites can be married, as can those who married before converting to Roman Catholicism from Anglicanism.
One signatory, Stefania Salomone, 42, an office manager, said the message to the pope had been endorsed by nearly 40 women registered with an online forum linked to Il Dialogo website. But such was the sensitivity of the issue that only three had published their names.
The letter was posted on the internet on 28 March. But it was only reported on Wednesday by the online international news agency, globalPost.
Salomone said that because Catholics were taught to look up to priests, women dropped by their priest-lovers "often lose their faith in men altogether". Her own five-year relationship had been platonic, but Antonella Carisio, one of the other signatories, said she had an affair with a Brazilian priest who frequently slept at her house.
When their relationship was discovered by another priest, he was transferred to Rome. "When he left, he even gave me an engagement ring," she said.
But he subsequently returned to Brazil and this week told the globalPost news agency: "She was a friend and a confidante, but I was never in love with her."


Venerd́ 28 Maggio,2010 Ore: 12:37
 
 
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