- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (469) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Perché la Chiesa non vuole abolire la legge del celibato,di Leonardo Boff - teologo, filosofo e scrittore

Perché la Chiesa non vuole abolire la legge del celibato

di Leonardo Boff - teologo, filosofo e scrittore

Traduzione di Stefania Salomone


20.04.10 - MUNDO
Adital -
L’emergere dei casi dei preti pedofili in quasi tutti i paesi cattolici è ancora in corso, rivelando la portata di questi crimini che tanto danno hanno causato alle loro vittime.
E’ troppo poco affermare che la pedofilia è la vergogna della chiesa, o chiedere scusa e pregare. E’ peggio. Rappresenta un debito inestinguibile a quei minori che furono abusati sotto il mantello della credibilità e della confidenza che la funzione presbiterale incarna.
La tesi principale di papa Ratzinger, che mi sono scocciato di ascoltare nelle sue conferenze e lezioni, si smentisce da sé. Per lui, l’importante non è cha la chiesa sia grande. Basta che  sia un “piccolo gregge”, costituito di persone altamente spirituali.
E’ un piccolo “mondo riconciliato” che rappresenta gli altri e l’intera umanità. Accade che in questo piccolo branco ci siano peccatori criminali e che sia tutt’altro che un “mondo riconciliato”. Bisogna accettare umilmente quello che dice la tradizione: la Chiesa è santa e peccatrice, una “prostituta casta”, come dicevano alcuni antichi Padri.
Non è sufficiente che sia Chiesa; ma deve perseguire, come tutti, il cammino del bene, e integrare le pulsioni della sessualità, che già hanno mille milioni di anni di memoria biologica, per diventare espressione di tenerezza e di amore e non di ossessione e di violenza sui minori.
Lo scandalo della pedofilia diventa un segno dei tempi. Dal Vaticano II abbiamo appreso che bisogna scoprire nei segni dei tempi il messaggio che Dio ci vuole trasmettere. Mi sembra che il messaggio vada in questa direzione: è il momento che la chiesa cattolico-romana faccia quello che le altre chiese hanno già fatto: abolire il celibato imposto per legge ecclesiastica, e renderlo facoltativo affinché coloro che vogliono abbracciarlo possano viverlo con gioia e freschezza di spirito. Ma questa lezione non viene considerata dalle autorità romane. Al contrario, nonostante gli scandali, riaffermano il celibato con maggior forza. Sappiamo che  l’educazione per l’integrazione della sessualità nel processo di formazione dei preti è insufficiente. Li si tiene lontani dal normale contatto con le donne, cosa che provoca una sorta di atrofia nella formazione identitaria.
Le scienze della psiche hanno chiarito che gli uomini maturano solo sotto lo sguardo delle donne, e le donne sotto lo sguardo degli uomini. Uomini e donne sono reciproci e complementari. Il sesso genetico delle cellule ha dimostrato che la differenza tra un uomo e una donna, in termini di cromosomi, è ridotto a un solo cromosoma. La donna ha due cromosomi XX e il nome di un cromosoma X e un Y. Ne consegue che il sesso-base è il sesso femminile (XX), essendo il sesso maschile (XY) una differenziazione dello stesso.
No vi è quindi un sesso assoluto, ma solo uno dominante. In ogni essere umano, uomo e donna, esiste un “secondo sesso”. Nell’integrazione di “animus” e “anima”, vale a dire delle due dimensioni del femminile e maschile presenti in ogni essere umano, si manifesta la maturità sessuale.
Questa integrazione è ostacolata dalla assenza di una delle due parti, la donna, che viene sostituita dalla immaginazione e dai fantasmi,  che, se non soggetti alla disciplina, possono degenerare in distorsioni. Ciò che veniva insegnato nei seminari non era privo di una qualche saggezza: chi controlla l’immaginazione, controlla la sessualità. E in parte è vero.
Ma la sessualità è una forza vulcanica. Paul Ricoeur, che ha dato vita a profonde riflessioni filosofiche sulla teoria psicanalitica di Freud, afferma che la sessualità è al di là di ogni controllo della ragione, delle norme morali o delle leggi. Vive nella legge del giorno, dove valgono regole e comportamenti stabiliti, e in quella della notte, nella quale dominano le pulsioni, la forza vitale della spontaneità.
Solo un progetto di vita etico e umanistico (quello che vogliamo avere) può dare senso alla sessualità, trasformandolo in forza per l’umanizzazione e la costruzione di relazioni feconde. Questo processo non esclude il celibato. E’ una delle opzioni possibili, che io difendo. Ma il celibato non può derivare da una carenza d’amore; al contrario, deve risultare da una sovrabbondanza di amore a Dio che trabocca verso coloro che ci circondano.
Perché la chiesa cattolica romana non fa un passo verso l’abolizione della legge del celibato? Perché è in contrasto con la sua struttura. E’ una istituzione totalitaria, autoritaria, patriarcale, fortemente gerarchica, uno degli ultimi bastioni del conservatorismo mondiale. Sovrasta una persona dalla sua nascita alla sua morte. Secondo un minimo di consapevolezza pubblica, il potere conferito al papa è pura tirannia. Il canone 331 è chiaro: si tratta di un potere “ordinario, supremo, pieno, immediato ed universale”. Se togliamo la parola “papa” e la sostituiamo con “Dio”, funziona lo stesso.
Per questo si usava dire: “Il papa è il dio minore sulla terra”, come hanno affermato anche molti canonisti. Una chiesa che mette il potere al suo centro, chiude porte e finestre  all’amore, alla tenerezza e alla compassione. La persona celibe è funzionale a questo tipo di chiesa, poiché questa nega al celibe quello che esiste di più profondamente umano, amore, tenerezza, incontro affettivo con le persone, maggiormente favorito se i preti fossero sposati.
Essi diventano completamente disponibili per l’istituzione, che può mandarli a Parigi o in Corea del Sud. Il celibato implica cooptare il prete interamente non al servizio dell’umanità, ma a questo tipo di chiesa. Dovrà amare solo la chiesa. Quando scopre che questa non è solo “la santa madre chiesa” ma che può essere una matrigna che usa i suoi ministri per la logica del potere, si disaffeziona, lascia il ministero col suo celibato obbligatorio e si sposa.
Finché perdura questa logica di potere assolutista e centralizzatore, non aspettiamoci che la legge del celibato venga abolita, per quanti scandali possano esserci. Il celibato è troppo comodo e utile per l’istituzione ecclesiastica. Ma dov’è allora il sogno di Gesù di una comunità fraterna e egualitaria? Beh, questo è un altro problema, forse il principale.  Con questo presupposto si porrebbe diversamente la questione del celibato e dello stile di chiesa che sarebbe più adeguato al messaggio liberatore di Gesù.

 Testo originale

 

20.04.10 - MUNDO
 

Por qué la Iglesia no quiere y no puede abolir la ley del celibato
Leonardo Boff *

Adital -
El surgimiento de casos de sacerdotes pedófilos en casi todos los países católicos está todavía en curso, revelando la extensión de este crimen que tantos daños se ha visto que causa en sus víctimas.
Es poco decir que la pedofilia avergüenza a la Iglesia, o pedir disculpas y rezar. Es peor. Representa una deuda impagable a aquellos menores que fueron abusados bajo el manto de la credibilidad y de la confianza que la función de sacerdote encarna.
La tesis central del Papa Ratzinger, que me cansé de escuchar en sus conferencias y clases, se invalida por sí misma. Para él, lo importante no es que la Iglesia sea numerosa. Basta que sea un "pequeño rebaño", constituido por personas altamente espirituales.
Es un pequeño "mundo reconciliado" que representa a los otros y a toda la humanidad. Ocurre que dentro de este pequeño rebaño hay pecadores criminales y es todo menos un "mundo reconciliado". Tiene que aceptar humildemente lo que decía la tradición: la Iglesia es santa y pecadora, una "casta prostituta", como decían algunos Padres antiguos.
No es suficiente que sea Iglesia; tiene que recorrer, como todos, el camino del bien, e integrar las pulsiones de la sexualidad -que ya tiene mil millones de años de memoria biológica, para que sea expresión de ternura y de amor, y no de obsesión y de violencia contra menores.
El escándalo de la pedofilia se constituye en un signo de los tiempos actuales. Del Vaticano II (1962-1965) aprendemos que hay que descubrir en los signos la interpelación que Dios nos quiere transmitir. Me parece que la interpelación va en esta línea: es el momento de que la Iglesia católico-romana haga lo que todas las demás Iglesias ya hicieron: abolir el celibato impuesto por ley eclesiástica, y liberarlo para aquellos que ven sentido en él y consiguen vivirlo con jovialidad y frescura de espíritu. Pero esta lección no está siendo tomada por las autoridades romanas. Al contrario, a pesar de los escándalos, reafirman el celibato con más fuerza. Sabemos lo insuficiente que es la educación para la integración de la sexualidad en el proceso de formación de los sacerdotes. Se lleva acabo lejos del contacto normal con las mujeres, lo que produce una cierta atrofia en la construcción de la identidad. Las ciencias de la psiqué han dejado claro que el varón sólo madura bajo la mirada de la mujer, y la mujer bajo la mirada del varón. Hombre y mujer son recíprocos y complementarios.
El sexo genético-celular ha demostrado que la diferencia entre un hombre y una mujer, en términos de cromosomas, se reduce apenas a un cromosoma. La mujer posee dos cromosomas XX y el nombre un cromosoma X y otro Y. De donde se desprende que el sexo-base es el femenino (XX), siendo el masculino (XY) una diferenciación del mismo. No hay pues un sexo absoluto, sino sólo uno dominante. En cada ser humano, hombre y mujer, existe "un segundo sexo". En la integración del "ánimus" y del "ánima", o sea, de las dos dimensiones de lo femenino y lo masculino presente en cada ser humano, se gesta la madurez sexual.
Esta integración viene dificultada por la ausencia de una de las partes, de la mujer, que es sustituida por la imaginación y los fantasmas, que si no son sometidos a disciplina pueden generar distorsiones. Lo que se enseñaba en los seminarios no está exento de sabiduría: quien controla la imaginación, controla la sexualidad. En gran parte, así es.
Mas la sexualidad posee un vigor volcánico. Paul Ricoeur, que mucho reflexionó filosóficamente sobre la teoría psicoanalítica de Freud, reconoce que la sexualidad escapa al control de la razón, de las normas morales y de las leyes. Vive entre la ley del día, en la que valen las reglas y los comportamientos establecidos, y la ley de la noche, en la que funciona la pulsión, la fuerza de la vitalidad espontánea.
Sólo un proyecto ético y humanístico de vida (lo que queremos ser) puede dar dirección a la sexualidad, y transformarla en fuerza de humanización y de relaciones fecundas. En este proceso no queda excluido el celibato. Es una de las opciones posibles, que yo defiendo. Pero el celibato no puede nacer de una carencia de amor, al contrario, debe resultar de una sobreabundancia de amor a Dios que se desborda hacia los que están a su alrededor.
¿Por qué la Iglesia católico-romana no da un paso y suprime la ley del celibato? Porque es contradictorio con su estructura. Es una institución total, autoritaria, patriarcal, altamente jerarquizada, y uno de los últimos bastiones de conservadurismo en el mundo. Abarca a la persona desde el nacimiento a la muerte. Para una conciencia ciudadana mínima, el poder conferido al Papa es sencillamente tiránico. El canon 331 es claro: se trata de un poder "ordinario, supremo, pleno, inmediato y universal". Si quitamos la palabra "Papa" y ponemos "Dios", funciona igualmente. Por eso se decía: "el Papa es el dios menor en la tierra", como muchos canonistas afirmaron.
Una Iglesia que pone el poder en su centro, cierra las puertas y las ventanas al amor, a la ternura y la compasión. La persona célibe es funcional a este tipo de Iglesia, porque ésta niega al celibatario aquello que le hace más profundamente humano, el amor, la ternura, el encuentro afectivo con las personas, lo que sería más fácilmente propiciado si los sacerdotes estuviesen casados. Se vuelven totalmente disponibles a la institución, que tanto puede enviarlos a París como a Corea del Sur.
El celibato implica cooptar al sacerdote totalmente al servicio no de la humanidad, sino de este tipo de Iglesia. Sólo deberá amar a la Iglesia. Cuando descubre que ésta no es sólo "la santa madre Iglesia" sino que puede ser madrastra que usa sus ministros para la lógica del poder, se decepciona, deja el ministerio con el celibato obligatorio y se casa.
Mientras perdure esta lógica de poder absolutista y centralizador, no esperemos que la ley del celibato sea abolida, por más escándalos que ocurran. El celibato es demasiado cómodo y útil para la institución eclesiástica. Pero, ¿cómo queda entonces el sueño de Jesús de una comunidad fraterna e igualitaria? Bueno, eso es otro problema, tal vez el principal. Desde ahí plantearíamos diferentemente la cuestión del celibato y del estilo de Iglesia que sería más adecuado a su mensaje libertador.
[Publicado y enviado por Agencia de Noticias Prensa Ecuménica. 54  291 4526309. Belgrano 367.
Cel. 2914191623. Bahía Blanca. Argentina
. www.ecupres.com.ar  - asicardi@ecupres.com.ar]

* Teólogo, filósofo e escritor


Giovedì 29 Aprile,2010 Ore: 16:09
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
Pretisposati si' grazie!

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info