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www.ildialogo.org IRLANDA: PRIMA NOMINA EPISCOPALE DOPO LA BUFERA PEDOFILIA,di Adista Notizie n. 44 del 08/12/2012

IRLANDA: PRIMA NOMINA EPISCOPALE DOPO LA BUFERA PEDOFILIA

di Adista Notizie n. 44 del 08/12/2012

36955. DUBLINO-ADISTA. È stata la Chiesa locale più colpita, proporzionalmente, dallo scandalo degli abusi sessuali, diffusi a livello endemico nelle istituzioni cattoliche. La Chiesa irlandese, sconquassata e stravolta da un fenomeno di ampiezza gravissima, ha visto uno dopo l’altro cadere come birilli i vescovi di diverse diocesi, molte delle quali tuttora vacanti. Il primo vescovo a dimettersi fu, nel 2010, mons. John Magee di Cloyne (nella contea di Cork), segretario di papa Paolo VI, di Giovanni Paolo I e di Giovanni Paolo II, accusato di aver insabbiato i casi di alcuni suoi preti colpevoli di abusi. Ora, a distanza di due anni, dopo il governo “ad interim” di un amministratore apostolico, Benedetto XVI ha provveduto a ridare un pastore alla diocesi nella persona di mons. William Crean. Si tratta della prima nomina episcopale dopo la visita apostolica nel Paese svoltasi tra la fine del 2010 e i primi mesi del 2011, che aveva toccato le quattro diocesi metropolitane (Armagh, Dublino, Cashel e Emly e Tuam), una trentina di istituti religiosi e cinque seminari. Nel report successivo alla visita (v. Adista n. 86/11), il Vaticano ravvisava la necessità di una ristrutturazione radicale dell’organizzazione amministrativa della Chiesa irlandese, attualmente suddivisa in un numero di diocesi giudicato eccessivo in proporzione al numero di abitanti. A fronte di una popolazione totale di 6 milioni di persone, infatti, l’Irlanda conta ben 26 diocesi. Un cambiamento difficile, dal momento che le resistenze a “cancellare” alcune diocesi storiche sono forti tra gli stessi vescovi. I possibili aggiustamenti individuati da una commissione ad hoc contemplerebbero l’eliminazione delle diocesi con meno di 100mila cattolici, spazzando via così circa un terzo delle diocesi totali (Cashel e Emly, Achonry, Ardagh e Clonmacnoise, Clogher, Clonfert, Dromore, Elphin, Killala, Kilmore, Ossory e Raphoe). Gli incaricati della visita apostolica, tuttavia, avrebbero pensato per le diocesi ad un limite minimo di 300mila cattolici, giudicato più confacente alle esigenze di una Chiesa moderna.

 

Sta di fatto che nulla di tutto ciò è ancora stato concretizzato. E il vertice della Chiesa irlandese continua ad essere decapitato. Tolta Cloyne infatti, vi sono ancora diverse diocesi vacanti: Derry, il cui vescovo mons. Seamus Hegarty ha lasciato, ufficialmente per motivi di salute, Limerick, Kildare e Leighlin. A queste andranno aggiunte a breve Ardagh e Clonmacnoise e Elphin, i cui vescovi, rispettivamente mons. Colm O’Reilly e mons. Christopher Jones, hanno già superato l’età del pensionamento, ma sono ancora al loro posto.(ludovica eugenio)

Articolo tratto da
ADISTA
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Sabato 08 Dicembre,2012 Ore: 17:54
 
 
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La questione dei preti pedofili

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