- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (422) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Le molestie del prete "delle donne" giungono in tribunale,di Joseph A. Slobodzian e John P. Martin

Le molestie del prete "delle donne" giungono in tribunale

di Joseph A. Slobodzian e John P. Martin

2 maggio 2012
Uscito dal seminario da appena quattro anni, il Rev. Sylwester Wiejata ha fatto subito parlare di sé.
Purtroppo per i rappresentanti dell'Arcidiocesi di Philadephia la reputazione dell'affabile ragazzo di colore Wiejata lo definiva l'uomo "delle donne", con un occhio speciale per quelle sposate.
Martedì scorso, la giuria della Common Pleas Court di Philadelphia ha ascoltato la testimonianza di Mons. William J. Lynn che giustificava il proprio immobilismo nei confronti delle azioni di Wiejata con donne sposate o ventenni single, l'ultima delle quali nell'agosto del 2000 con la figlia tredicenne di una donna con la quale aveva avuto una precedente relazione.
In qualità di segretario per il clero dal 1992 al 2004, il sessantunenne Lynn, era responsabile per le indagini di abusi sessuali commessi dai preti.
Accusato di complicità e di aver messo in pericolo dei minori, Lynn è il primo funzionario della Chiesa Cattolica ad essere penalmente perseguito nell'ambito di un processo per abusi sessuali del clero nell'arcidiocesi di Philadelphia.
Lynn ha negato il fatto che la sua inazione possa aver consentito ai preti di abusare di bambini, e i suoi avvocati hanno testimoniato che egli è stato il primo ufficiale ecclesiastico a fare qualcosa contro i preti accusati di molestie sessuali.
L'assistente del Pubblico Ministero Patrick Blessington ha letto alla giuria la testimonianza di Lynn che risale al 2002, di fronte al grand jury sul caso Wiejata.
La testimonianza di Lynn durante un processo, giunta ora alla sesta settimana, è parte del tentativo dell'accusa di dimostrare che Lynn è più interessato alla reputazione della chiesa che al benessere delle vittime dei preti.
Incalzato dall'accusa di fronte al grand jury, Lynn ha spiegato di aver discretamente indagato sulla condotta di Wiejata per stabilire se il caso stesse diventando di dominio pubblico.
Lynn ha affermato di aver chiesto a Mons. John Gillespie, responsabile di Wiejata presso la Parrocchia di Nostra Signora del Calvaria nel nord-est se secondo lui la donna fosse in cerca di notorietà e Gillespie aveva risposto che certamente la donna non avrebbe reso pubblico il fatto.
Wiejata, ora quarantaduenne, è stato ridotto allo stato laicale nel marzo 2002, sei anni dopo la sua ordinazione. Secondo la testimonianza processuale Wiejata ha incominciato la relazione con una donna sposata nella sua prima parrocchia di assegnazione, Nostra Signora del Calvario. Spostato poi presso la parrocchia dell'Assunzione della Beata Vergine Maria a West Grove nella Contea di Chester, il giovane prete ha iniziato presto una nuova relazione con un'altra parrocchiana sposata.
Lynn ha dichiarato al grand jury che Wiejata è stato trasferito dalla chiesa dell'Assunzione nel 1999 e fatto seguire dall'Ospedale St. John Vianney di Downingtown, la struttura per i religiosi che hanno problemi di dipendenza da sostanze o da sesso.
Dopo otto mesi di trattamento Lynn rivela di aver ricevuto nuove lamentele sull'attività sessuale di Wiejata. Nel maggio 2000 ha ricevuto una telefonata da una docente di teologia che accusava Wiejata di aver agito inappropriatamente con le sue figlie ventenni durante una cena a casa sua.
Nell'agosto del 2000 Lynn ha ricevuto una telefonata anonima da una donna che affermava di conoscere la storia di Wiejata poiché aveva avuto una relazione con lui. Aggiunse anche di essere tornata a casa un giorno e aver trovato Wiejata intento ad accarezzare e baciare sua figlia tredicenne.
Nella sua testimonianza di fronte al grand jury Lynn non è riuscito a spiegare le ragioni per cui non avesse tentato di conoscere l'identità della ragazza o non avesse chiamato la polizia. Sebbene nella sua rubrica telefonica comparisse il nome di "Pat", Lynn ha affermato di non sapere se quello fosse il nome dell'anonima voce al telefono.
Lynn ha inoltre dichiarato di non aver chiamato la parrocchia di West Grove per verificare se il nome coincodesse con qualcuno che frequentasse la chiesa dell'Assunzionie. E di non aver neanche chiamato la polizia. Lynn ha aggiunto di avere dubbi sulla credibilità della persone poiché aveva ammesso di avere avuto una storia con Wiejata.
Comunque Lynn aveva ordinato Wiejata e sempre Lynn lo aveva sospeso dal ministero. Il 4 agosto 2000 lo ha convocato nel suo ufficio e, di fronte ad un segretario che prendeva appunti, ha affrontato Wiejata che alla fine ha ammesso di aver molestato la tredicenne.
Dopo l'ammissione di Wiejata Lynn gli ha lasciato la scelta: carcere o programma sanitario.
"Che ne pensa di spostarmi in un altro stato" ha chiesto Wiajata stando agli appunti del segretario.
"Non saprei", ha replicato Lynn.
Wiejata ha potuto usufruire di un ricovero in una casa di cura di Larchmont, N.Y. E l'arcidiocesi ha pagato il conto.

Testo Originale
Reperimento testi di Patrizia Vita
Traduzione di Stefania Salomone

Story of ‘ladies man’ priest turned molester unfolds in court
May 02, 2012|By Joseph A. Slobodzian, and John P. Martin
Share on emailShare on printShare on redditMore Sharing Services
Just four years out of seminary, the Rev. Sylwester Wiejata was rapidly making a name for himself.
Unfortunately for officials of the Roman Catholic Archdiocese of Philadelphia, the reputation of the young, darkly handsome Wiejata was as a ladies’ man — and one with an eye for married women.
On Tuesday, a Philadelphia Common Pleas Court jury listened to the grand jury testimony of Msgr. William J. Lynn as he tried to explain his alleged failure to act as Wiejata’s sexual overtures went from married women to single women in their 20s and, ultimately in August 2000, allegations that he had fondled the 13-year-old daughter of a woman with whom he had an affair.
Story continues below.
As secretary for clergy from 1992 to 2004, Lynn, 61, was the archdiocesan official responsible for investigating allegations of sexual abuse by priests.
Charged with conspiracy and endangering the welfare of children, Lynn is the first Catholic Church official to be criminally prosecuted, in a landmark trial focusing on the sexual abuse of children by priests in the Philadelphia archdiocese.
Lynn has denied that his alleged inaction let priests continue preying on children, and his lawyers have argued that he was often the first church official here to move against priests accused of sexual misconduct.
Assistant District Attorney Patrick Blessington read to the jury Lynn’s 2002 testimony before the county investigating grand jury about the Wiejata case.
The reading of Lynn’s testimony during the trial, now in its sixth week, is part of the prosecution’s attempt to portray Lynn as more interested in protecting the church’s reputation than the welfare of priests’ victims.
Under questioning by a city prosecutor before the grand jury, Lynn described his efforts to discreetly discover if Wiejata’s conduct was on the verge of becoming a public scandal.
Lynn said he asked Msgr. John Gillespie, Wiejata’s pastor at Our Lady of Calvary parish in the Far Northeast, to be “looking for gossip.”
“Gillespie did not feel the woman would make things public,” Lynn told the grand jury.
Wiejata, now 42, was defrocked by the church in March 2002, six years after his ordination. According to trial testimony, Wiejata began an affair with a married woman at his first parish assignment, Our Lady of Calvary. Moved to the Assumption of the Blessed Virgin Mary parish in West Grove in Chester County, the young priest promptly began a new affair with another married parishioner.


Giovedì 03 Maggio,2012 Ore: 17:10
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
La questione dei preti pedofili

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info