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www.ildialogo.org FONDATORE DI SODALITIUM DENUNCIATO PER ABUSI SESSUALI. MA LA DIOCESI DI LIMA SMENTISCE,di Agenzia Adista n. 71

FONDATORE DI SODALITIUM DENUNCIATO PER ABUSI SESSUALI. MA LA DIOCESI DI LIMA SMENTISCE

di Agenzia Adista n. 71

36327. LIMA-ADISTA. Il fondatore di Sodalitium Christianae Vitae, Luis Fernando Figari, è stato denunciato presso l’arcidiocesi di Lima per «abusi sessuali gravi» e «maltrattamenti fisici, psicologici e spirituali» da un ex affiliato della “famiglia sodalite”. Tuttora consultore del Pontificio Consiglio dei Laici, su nomina di Giovanni Paolo II, membro del Sinodo sull’eucarestia nel 2005 per volere di Benedetto XVI, Figari, laico consacrato, ha dato vita a Sodalitium nel 1971 e ne è stato il Superiore Generale fino all’8 dicembre 2010. Le sue dimissioni hanno preceduto di poco più di un mese il comunicato (25/1/2011) con cui i membri di Sodalitium Christianae Vitae annunciavano di aver ritirato gli atti preliminari per la beatificazione dell’ex vicario generale morto nel 2001, German Doig, avendo scoperto che costui, tutt’altro che sulla via della santità, «conduceva una doppia vita», ed era «dominato da cattive condotte sessuali». Doig era stato posto alla guida del Movimento di Vita Cristiana (branca di Sodalitium approvata come Associazione di Diritto Pontificio nel 1994 dalla Santa Sede) proprio da Figari. Pare che i due fossero inseparabili. Secondo un ex membro di Sodalitium, il giornalista José Enrique Escardó, «non c’era nulla che faceva Doig di cui Figari non fosse a conoscenza, erano come una persona sola» (v. Adista n. 12/11). Oggi viene da chiedersi se Doig fosse a conoscenza di quello che faceva Figari, sempre che l’accusa di «gravi abusi» sia provata.

La notizia è stata pubblicata dal quotidiano peruviano Diario 16 (22 agosto) che informava di aver «avuto accesso a parte della denuncia presentata pochi mesi fa» da un uomo, di cui non fa il nome, che all’epoca dei presunti abusi (circa un trentennio fa) aveva 16 anni. Il giornale precisava di non aver trovato conferma diretta, nella sede arcivescovile, dell’esistenza della denuncia: «Fonti della Curia – scriveva – assicurano che non c’è un processo aperto relativamente alla questione, sebbene non abbiano scartato l’ipotesi che la denuncia si trovi ancora in una istanza inferiore, prima di essere portata al Tribunale ecclesiastico» diocesano. Aggiungeva tuttavia di aver cercato – invano – di parlare con il presidente del Tribunale diocesano, p. Victor Huapaya Quispe, affermando che egli «conosce pienamente la denuncia». È dunque probabile che la fonte del quotidiano sia la stessa vittima degli abusi che avrebbe detto loro in quali mani sia stato depositato l’atto. Diario 16 affermava ancora che «fonti degne di fede riferiscono che la denuncia è stata rimessa al Vaticano, perché dopo una rigorosa valutazione dei fatti si autorizzi l’inizio di un processo canonico» a carico di Figari. Il quotidiano ha provato ad incontrare il responsabile delle comunicazioni di Sodalitium Christianae Vitae per la regione peruviana, Andrés Tapia, per esporgli i dettagli della denuncia prima della pubblicazione. Tapia, secondo il quotidiano, ha prima chiesto di poter «valutare» tale eventualità con gli avvocati ecclesiastici e civili, riferendone poi la risposta: «Non possiamo pronunciarci né rilasciare dichiarazioni su qualcosa di cui non abbiamo ricevuto notifica e che ha carattere riservato». La via per fare una denuncia non è la stampa, ha aggiunto Tapia, ma «il canale competente», cioè l’arcivescovato (guidato dal card. Juan Luis Cipriani, membro dell’Opus Dei), con il quale «staremmo interferendo».

Diffusa la notizia, Tapia l’ha smentita con una lettera al quotidiano (pubblicata il 24/8). «Deploriamo la diffusione di una informazione – vi si legge – che l’arcivescovato di Lima non ha confermato e per la quale né il signor Figari, né Sodalitium hanno ricevuto notifica. Consultato su quanto affermato dalla notizia, il signor Figari ha dichiarato che i fatti lì menzionati sono falsi».

Tutte informazioni di cui sul sito peruviano di Sodalitium non c’è traccia. Finora inoltre nessun cambiamento si è registrato sulla figura e l’opera del fondatore Figari, come invece avvenuto per Doig, il cui ritratto è stato defenestrato tanto dai siti della Società, quanto dalle pareti di loro collegi e scuole. (eletta cucuzza)



Marted́ 04 Ottobre,2011 Ore: 15:05
 
 
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